Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

VICOFORTE/ Pubblico numeroso per il convegno sul lungo regno di Vittorio Emanuele III

MONDOVì

  • Foto
  • Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - Nella splendida cornice del Santuario di Vicoforte (provincia di Cuneo) si è svolto il terzo convegno di studi su "Il lungo regno di Vittorio Emanuele III - Gli anni delle tempeste, 1938-1946”, organizzato dalla Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (ASSGG), con il concorso del Gruppo Croce Bianca e dell'Associazione di Studi sul Saluzzese, con l'egida della Consulta dei Senatori del Regno e di concerto con il Comando Militare Esercito Piemonte (presente il suo Comandante, Colonnello Andrea Mulciri), l'Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Centro Studi Piemontesi e il Premio Acqui Storia.

Aperti dal presidente della ASSGG, cav. Alessandro Mella, i lavori (ospitati nel teatro della Casa Regina Montis Regalis) sono iniziati con la lettura dei beneauspicanti Messaggi di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca di Savoia e Capo della Real Casa, letto dal segretario della Consulta, Gianni Stefano Cuttica, e di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, indirizzato al presidente di sessione, Giuseppe Catenacci, presidente della Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella.

Come da programma i lavori sono proseguiti la mattina con le relazioni dei professori Tito Lucrezio Rizzo (già Consigliere della Presidenza della Repubblica), GianPaolo Ferraioli (Un. della Campania “L. Vanvitelli”), Gianpaolo Romanato (Un. Padova), Luca G. Manenti (Un. Trieste); e il pomeriggio con quelle di colonnello Carlo Cadorna, del prof. Aldo G. Ricci (Consultore e già sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato), del generale Antonio Zerrillo, del filmografo Giorgio Sangiorgi, Consultore, e del prof. Aldo A. Mola, presidente della Consulta e coordinatore del convegno.

Il prof. Gianni Rabbia, Consultore, e Alessandro Mella hanno presentato il volume “Il lungo regno di Vittorio Emanuele III – Parte I- Dall'età giolittiana al consenso per il regime, 1900-1937” (ed. BastogiLibri, pp.440) che raccoglie gli Atti dei convegni organizzati dalla ASSGG nel 2017-2019. Infine il vicepresidente del Gruppo Croce Bianca, Carlo Maria Braghero, ha rievocato il conte Alessandro Cremonte Pastorello di Cornour, mecenate e filantropo, Consultore dal 1990 e vicepresidente anziano della Consulta dal 2003; la mazziniana prof. Cristina Vernizzi ha ripercorso l'opera di Romano Ugolini, già presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano e Premio Acqui Storia alla carriera (2019).

Nell'intervallo il Gruppo Croce Bianca e l'Associazione Italiani Monarchici, presieduta da Carlo G. Sangiorgi, presidente onorario Stefano Tarenghi, hanno recato corone di alloro alle Reali Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica, loro riservata dal vescovo di Mondovì, mons. Luciano Pacomio, che accolse l'istanza di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia e del presidente della Consulta (22 aprile 2013), come ricordato da Aldo A. Mola.

Ai lavori ha assistito un pubblico folto e partecipe. Dalle relazioni, che saranno pubblicate all'inizio del 2021 (alcune vengono anticipate nel sito della ASSGG: giovannigiolitticavour.it), è emerso che, all'opposto di quanto sostengono molte "narrazioni", anche negli anni più difficili, quelli della tracotanza estremista e dell'isolamento del sovrano, l'Italia non fu mai “diarchia”. Rimase monarchia. Il Re lo mostrò il 25 luglio 1943 quando, egli solo, decise la svolta che avviò dalle rovine alla ricostruzione. Vittorio Emanuele III – è stato sottolineato - il 9 maggio 1946 partì dall'Italia per l'estero cittadino di pieno diritto e tale rientrò in Patria il 17 dicembre 2017, con gli onori di Capo di Stato.

(Nelle foto: da sinistra il col. Carlo Cadorna ed il prof. Aldo A. Mola, direttore del convegno)

 

VIDEO