Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Deus vult: primo lungometraggio storico, di produzione indipendente, girato in Langa e Roero

BRA

  • Foto
  • Foto
  • Foto
Condividi FB

FIORELLA AVALLE NEMOLIS - “Deus Vult. Dio lo vuole”: il primo lungometraggio storico ambientato nel 1250 d.C, con riferimenti storici realmente accaduti, girato in provincia di Cuneo, nelle zone dell'Unesco.

Non è cosa da poco!

Gianluca Grosso, albese, anni 45, grafico pubblicitario, è tra gli ardimentosi dell'associazione culturale Compartiglio del Drago, che hanno prodotto il film e spiega: “La nostra associazione nasce nel 2013 dalla volontà di Sabrina Bertuol, Giovanni Andolina, Aldo Conti e la mia. Provenendo in parte dalla storia del Palio di Alba, abbiamo dato vita a un gruppo di rievocazione storica, con sede a Monticello d'Alba, in provincia di Cuneo, che vanta lo storico Castello medievale risalente ai primi del 400 dopo Cristo.”

“Qual è il vostro fine?” “Riproporre la quotidianità di un borgo medievale nel 1250 d.C in suo ogni aspetto e nel modo più filologico possibile, facendo riferimento al nostro territorio di Langa e Roero.

Siamo circa quindici persone a rievocare tutti i mestieri storici, dal mastro cottaro, alla sartoria che realizza i costumi, agli scrivani, oltre al suggestivo comparto bellico con duelli di scherma scenica, sempre utilizzando riproduzioni filologiche piemontesi del 1200/1250.

Abbiamo anche un gruppo di arceria storica che partecipa a tornei e manifestazioni storiche anche internazionali.

L'esperienza acquisita negli anni, come comparse e stuntman in vari film, web fiction, serie televisive, ci ha incoraggiati a realizzare il film Deus Vult., come produzione indipendente.”

“Immagino l'impegno di voi volontari e le difficoltà!”

“L'inserimento dei personaggi nel corretto contesto storico, gli studi approfonditi dei luoghi, usi e costumi del 1250 d.C, e le difficoltà economiche per una produzione indipendente, supportati solo da qualche sponsor, non sono uno scherzo!”

“Come rievocate le rappresentazioni storiche?”

“Si svolgono all'interno del nostro campo aleramico arredato: dalle tende, alle sedie, i tavoli. Tutta l'attrezzatura è riferita al 1200 d.C, compreso i costumi realizzati nella nostra sartoria interna. Rievochiamo le attività quotidiane dell'accampamento: mentre le donne preparano le pietanze medievali, a base di uova, selvaggina, verdura, gli uomini si addestrano alle armi, e si dedicano agli antichi mestieri. Tutto questo farà da sfondo al film: “Deus vult”.

Svolgiamo anche didattica nelle scuole, illustrando il periodo medievale con precisi riferimenti storici. L'età dei partecipanti al Compartiglio del Drago parte dai sei anni in su, non c'è limite d'età.”

“Dov'è ambientato il lungometraggio?”

“Nelle terre di Roddi, Monticello d'Alba, Verduno del 1250 d.C., tutti siti dell' Unesco.

I riferimenti storici sono reali, mentre i nomi dei personaggi sono di pura fantasia. Si fa un chiaro riferimento ai Catari, ordine cristiano ma gnostico, quindi eretico agli occhi della chiesa Cattolica, che lo vede protagonista in particolare a Monforte d'Alba. Altro riferimento riguarda la Santa Inquisizione, all'epoca capeggiata dal Vescovo di Asti, con sede proprio a Monticello d'Alba.

“La trama del film senza svelare troppo?”

“C'era una volta un castello con il suo conte e la figlia, e nel villaggio tutti vivevano in pace, poi la storia, quella scritta dagli uomini, cambiò. Potere e denaro, avidità e violenza distrussero le basi. Tutto crollò e tutto rinacque: Deus Vult.”

"Qual'è l'unicità del film?” “La multidisciplinarietà dei temi trattati, è un film storico che rappresenta in maniera disincantata la vita nella sua interezza. Tre i temi principali: l'uomo, con il bene e il male che si aggrovigliano nella loro essenza; la paura, quella atavica della morte e quella più subdola e ancestrale dell'ignoto; l'omosessualità, la voglia di vivere, lo sforzo per resistere a poteri superiori.”

Regia: Pierluigi Ferrero; soggetto: Compagnia dell'Artiglio del Drago di Monticello d'Alba; sceneggiatura: Sabrina Bertuol, Manuela Bertuol, Aldo Conti, Giovanni Andolina, Gianluca Grosso, Pierluigi Ferrero.

Attori professionisti Pierluigi Ferrero (conte Enrico); Cristiano Omedè (tiranno Geruzio); Carlo Costa (vescovo); la braidese Monica Martinelli (madre); Beppe Incarbona (capo dei Catari); Michele Ferrero (allievo cataro); con la partecipazione del giovanissimo e promettente braidese Giulio Cavaglià.

“A quando la prima?” “Prevista per fine 2021, inizio 2022, Covid permettendo.”

“A presto, Gianluca Grosso! Sarò in prima fila durante la proiezione sul grande schermo del vostro film “Deus vult”.

Fiorella Avalle Nemolis

VIDEO