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"Verso Ventotene": storie di resistenza e memoria antifascista a Saluzzo

SALUZZO

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CUNEO CRONACA - Con l'avvicinarsi dell'80esimo anniversario della Liberazione, il 25 aprile 2025, la città di Saluzzo si prepara a un'importante iniziativa: il progetto "Verso Ventotene", ideato dall'ANPI di Fossano e promosso dall'associazione Ratatoj APS, con la collaborazione di numerosi enti e istituzioni.

Il progetto culminerà con la mostra "Ribelli al confino", che verrà inaugurata venerdì 7 marzo alle 17 presso la Sala Tematica del Quartiere di Saluzzo. L'esposizione, curata dallo storico Anthony Santilli e promossa dall'ANPPIA Nazionale, racconta la storia del confino politico durante il regime fascista, con particolare attenzione all'isola di Ventotene, simbolo della resistenza antifascista.

L'evento inaugurale vedrà la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti istituzionali. Saranno presenti il sindaco di Saluzzo, Franco Demaria, il vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Domenico Ravetti, la rappresentante dell'ANPPIA Cuneo, Anna Graglia, e Marco Revelli della Fondazione Nuto Revelli. Parteciperanno in collegamento Luciana Castellina, presidente onoraria dell'ARCI nazionale, e Maurizio Landini, segretario nazionale della CGIL. A moderare l'incontro sarà Sandro Capellaro.

"Ventotene è stata definita 'quasi uno scoglio' da Umberto Terracini e 'più che un'isola, una barca' da Ernesto Rossi", ricorda Anthony Santilli. "Era un luogo di isolamento e di umiliazione, ma anche di riscatto, dove gli antifascisti continuarono a difendere le proprie idee nonostante le repressioni."

Dal 1926 al 1943, Ventotene ospitò oltre 2300 confinati, tra cui una sessantina di donne, spesso con i propri figli. Qui nacque il celebre "Manifesto di Ventotene" di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, che gettò le basi per l'unità europea.

"Per condannare un oppositore politico, il Tribunale Speciale necessitava di un processo e di una sentenza. Per mandarlo al confino, no. Bastava il semplice sospetto", spiega Paolo Allemano dell'ANPI Provinciale.

La mostra "Ribelli al confino" ripercorre questa storia attraverso sedici pannelli espositivi e una graphic novel ideata da Maurizio Ribichini. Il fumetto racconta l'incontro immaginario tra Giulio Stramucci, confinato antifascista, e Pietro, un ragazzo dei giorni nostri. "Passato e presente si intrecciano per far riflettere i giovani sui mostri di ieri e di oggi", sottolinea Ribichini.

Dal 4 al 7 aprile 2025, una delegazione di 52 partecipanti da Saluzzo visiterà Ventotene. Domenica 6 aprile, alle 12:30, si terrà un momento istituzionale per ricordare gli antifascisti saluzzesi confinati sull'isola: Maddalena Caramello, Giuseppe Gilio e Maria Ermelinda Ravazzini. "È fondamentale mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria libertà per combattere il fascismo", afferma Nicolò Valanzano, rappresentante della città di Saluzzo.

La cerimonia si concluderà con la deposizione di un omaggio floreale presso l'installazione commemorativa davanti al Muro della Cittadella Confinaria, demolita nel 1980. Su una lapide, le parole di Umberto Terracini ricordano il sacrificio dei confinati: "Ventotene, umiliata dalla dittatura a luogo di confino politico, ospitò migliaia di perseguitati di ogni parte d'Italia, molti dei quali furono designati, dopo la Liberazione, a sommi incarichi nella Repubblica."

L'iniziativa "Verso Ventotene" non è solo un tributo alla memoria, ma un'opportunità per le nuove generazioni di conoscere e comprendere il valore della resistenza antifascista. "Ricordati sempre che i mostri non muoiono, quello che muore è la paura che ti incutono", scriveva Cesare Pavese. Un monito che risuona ancora oggi.

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