MONTAGNA
ANTONELLA GONELLA - "Vogliamo costruire insieme una comunità che si prenda cura del suolo e delle persone che lo abitano": nell’agricoltura che guarda al futuro i clienti diventano veri e propri soci. Possono quindi ricevere i prodotti, ma anche partecipare alle giornate nell’orto e alla coltivazione, visitare l’azienda e presenziare ai vari eventi annuali. Il primo si svolgerà giovedì 20 aprile: si chiama “Sotto casa” e porta la filosofia delle Comunità a Supporto dell’Agricoltura a Brossasco, ospite di Segnavia - Porta di Valle a partire dalle 20.45.
L’incontro nasce dalla collaborazione tra tre realtà diverse, ma complementari, che decidono di unire le forze: Cresco di Rossana, le aziende agricole Borgata Lausè di Demonte e Andrea Paschiero di Busca si racconteranno al pubblico. Ad unirle c’è la filosofia alla base dell’attività e uno spirito giovane che immagina l’agricoltura come un lascito per il futuro. Oltre ad una convinzione: bisogna affrontare le sfide che la contemporaneità ci pone di fronte. Per farlo le aziende evolvono: si scrive CSA, si legge Comunità a Supporto dell’Agricoltura. Ed è un’alleanza tra chi produce e chi mangia, in un reciproco e costante confronto. Un patto per avere cibo sano, locale e sostenibile. E anche una promettente scommessa occupazionale.
Funziona così: acquistando una quota, una sorta di abbonamento annuale, si riceve ogni settimana una cassetta di verdura fresca. Le consegne avvengono in un giorno concordato, da aprile a dicembre, in uno dei punti di ritiro. In questo modo è possibile effettuare una programmazione attenta, evitando sprechi, e promuovere un’agricoltura montana a basso impatto ambientale e con metodi naturali. Ogni CSA, ad esempio, limita l’utilizzo dei mezzi a motore, adotta pratiche di rigenerazione del suolo per aumentare fertilità e biodiversità.
Da quest’anno a borgata Lausè, a Demonte, in Valle Stura, parte il progetto di agricoltura ecocompatibile a trazione animale. Nessuna nostalgia per il passato, piuttosto una scelta dettata dalle esigenze del territorio di montagna, sulla scorta di quanto già successo in America e Francia, spiega Luca, il titolare. Il binomio uomo e animale, il cavallo in questo caso, diventa strategia tecnologica, consente maggiore manovrabilità negli spazi spesso ridotti dei coltivi, un miglior utilizzo del suolo e la possibilità di concentrare gli investimenti in altri settori.
Punto di forza del progetto Cresco, a Rossana, in Valle Varaita, è la creazione di una vera e propria comunità agricola. Nata da un’idea di Pietro e Lorenzo, è ormai al terzo anno di attività e conta 96 soci: 90 sono privati e famiglie e i restanti 6 sono ristoranti. L’azienda conta 4 orti tra Melle e Rossana, oltre ad un quinto appezzamento a Lemma per i piccoli frutti. Su un totale di 7500 metri quadrati di terreno si producono 120 varietà orticole, con uno sguardo alla tradizione: anche nel 2023 prosegue la reintroduzione della coltivazione della segale di montagna e di varietà di grano particolarmente adatte alle aree montane, nell’ottica del recupero di coltivi della tradizione e della diversificazione delle produzioni. Tutte, ovviamente, senza ausili di pesticidi o concimi chimici.
La tradizione è anche la caratteristica principale dell’Azienda Agricola di Andrea Paschiero, in località Morra San Giovanni di Busca. Qui l’attività nasce nel 2016 e diventa CSA nel 2023. Si praticano produzioni stagionali e la rotazione delle colture, con una peculiarità: la reintroduzione di antiche varietà di frutta e ortaggi come cavolfiore di Moncalieri, fagioli stregoni, fagioli di Spagna, fagioli del diavolo, zucchina Alberello di Sarzana, zucchina patissone, barbabietola di Chioggia. E poi more di gelso, pera madernassa e Martin sec, susine Santa Clara, mela Grigia di Torriana, Mela del bosco, Florina, Buras e Champagne, ciliegie ferrovia.
Il recupero è passato attraverso un’attenta operazione di ricerca e conservazione: le sementi biologiche provengono dall’associazione Sativa che si occupa della salvaguardia delle varietà locali e ha base in Svizzera. Una curiosità: per chi lo desidera i prodotti vengono consegnati al consumatore nelle ceste di vimini realizzate in azienda. Tre storie che diventano una, tutta da raccontare, che comprende alternanza scuola-lavoro, estate ragazzi, didattica, incontri annuali e un solido legame di amicizia.
Antonella Gonella