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Corteo a Cuneo per il secondo sciopero generale contro la Legge di bilancio

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Venerdì 24 novembre, alle 9,30, proseguirà la mobilitazione generale contro la proposta di legge di bilancio 2024 avanzata dal governo Meloni. Lo sciopero previsto per l’intera giornata è indetto da CGIL e UIL e riguarda tutti i settori produttivi: agricoltura, industria, commercio, servizi e logistica. Perché si sciopera? Piertomaso Bergesio, Segretario generale CGIL Cuneo e Armando Dagna, Segretario generale UIL Cuneo: "Le nostre organizzazioni hanno proclamato lo sciopero generale per le mancate risposte che la legge di bilancio darà ai problemi urgenti delle persone. Le retribuzioni sono falcidiate dall’inflazione e avevamo richiesto una detassazione delle tredicesime e degli aumenti dei rinnovi contrattuali. Il Governo non solo non ci ha risposto ma non ha stanziato le risorse sufficienti per i rinnovi dei comparti del pubblico impiego programmando di fatto l’impoverimento di milioni di persone impiegate nei settori pubblici e privati.

Il lavoro precario sta uccidendo il futuro delle persone e la tenuta sociale ed economica delle nostre comunità alimentando un senso di rassegnazione e frustrazione che rischia di sprofondare, nella solitudine e nella povertà, cittadine e cittadini che non riescono a immaginare un progetto di vita da realizzare e condividere. La sanità e la scuola pubblica continuano a subire tagli pesantissimi che stanno minando le fondamenta stesse del nostro sistema sociale. Avanti di questo passo vincerà la privatizzazione del diritto alla salute e del diritto all’istruzione compiendo uno sfregio ai principi di libertà e democrazia garantiti dalla nostra Costituzione e impedendo a molti l’accesso a servizi essenziali per la cura e la crescita culturale e intellettuale delle persone.

Si continua a fare cassa sulle pensioni, adeguando solo parzialmente il loro valore al costo della vita. Inoltre i partiti di maggioranza avevano promesso in campagna elettorale di voler cancellare la legge Monti – Fornero che aveva innalzato in maniera considerevole l’età pensionabile. Il Governo è riuscito nell’impresa di peggiorarla ulteriormente allungando i tempi per la maturazione del diritto alla pensione per l’opzione donna, per quota 103 e per l’APE social e facendo ripartire l’adeguamento dei requisiti per la pensione anticipata alle aspettative di vita. E mentre si tagliano diritti, salari e pensioni si pensa a ridurre le tasse agli altri: FLAT TAX per i lavoratori autonomi e nuovi condoni per chi le tasse solitamente non le paga facendo un ulteriore regalo agli evasori fiscali. Il Governo è stato sordo ai nostri richiami, anzi consegna all’immaginario collettivo un Paese che non esiste.

In assenza di risposte abbiamo deciso di scioperare, consapevoli del sacrificio che chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori italiani ma certi che questo sforzo potrà servire per aprire un vero confronto nel quale chi vive di lavoro venga finalmente considerato a tutti gli effetti come un cittadino che vede garantiti i propri diritti stabiliti dalla Costituzione: avere un salario giusto, un lavoro sicuro, potersi curare, studiare, andare in pensione prima della consunzione fisica. Come si svolgerà la manifestazione di venerdì a Cuneo? Diamo appuntamento ai tanti che ci stanno contattando per partecipare, in piazza Galimberti - lato Corso Nizza alle 9,30. In seguito raggiungeremo in corteo piazza Audiffredi dove daremo voce al mondo del lavoro. Ci aspettiamo una buona partecipazione di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati, cittadine e cittadine che condividono l’idea che sia possibile costruire un cambiamento nel Paese in cui le forze politiche tornino a occuparsi dei problemi delle persone e a progettare un futuro migliore per le nostre comunità".

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