ELIANA BRIZIO - Uno spettro (mutante) si aggira per l’Europa. Dobbiamo avere paura di quanto sta accadendo al Sars.Cov2, capace di mutare rapidamente il proprio patrimonio genetico e, conseguentemente, di variare la forma della proteina Spike, proprio quella che il vaccino promette di inattivare?

Un recentissimo articolo editato dal British Medical Journal (una fra le più prestigiose riviste di medicina del mondo) sembrerebbe dimostrare che il nuovo "virus", forse più diffusibile, produca una malattia non più grave e sia comunque ancora sensibile al vaccino attuale (cioè quello che arriverà nell’arco di pochi giorni o settimane)

Tutto bene quindi? Anche qui occorre smorzare i toni. Se stavolta, a quanto pare l’abbiamo sfangata, nessuno esclude che una nuova mutazione renda il Sars.Cov2 realmente immune agli effetti di chi si è immunizzato ai biotipi precedenti! Il problema risiede nell’eccessivo fideismo che la gente, i governi, l’industria pongono sull’agognata soluzione miracolistica.

Un vaccino, per quanto efficace, non è mai la panacea: va affiancato da molte altre misure di vita, sulle quali purtroppo si investe sempre meno: cibo sano e non di plastica, aria e acqua pulite e non appestate, attività fisica costante e non divani riscaldati da corpi impigriti e flaccidi, buoni pensieri e non tormenti di rabbia-colpa-tristezza. E infine, qualche buona pratica integrativa.

Cuneocronaca ha descritto, già durante le prime settimane di confinamento, l’efficace e economicissima pratica del lavaggio di naso e gola con acqua salata (leggi anche QUI). Seppure in maniera non diretta ed esplicita, la letteratura scientifica internazionale si sta avvicinando sempre più a questo tema: quante persone fra chi legge questo giornale e si aspetta una soluzione messianica hanno messo in pratica questo innocuo strumento integrativo? Siamo sempre in tempo per iniziare.

Eliana Brizio