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"Vado a correre...": il giallo della scomparsa del podista di Castagnito

MONTAGNA

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ALICE MARINI - "Vado a correre". Sembra sia stato questo l'ultimo messaggio lasciato dal 43enne Danilo Ferrero prima di abbandonare la sua abitazione di Castagnito, in provincia di Cuneo, e scomparire nel nulla domenica 12 marzo in zona Palanfrè, in valle Vermenagna.

Danilo è un grande appassionato di corsa in montagna, infatti, non appena hanno saputo della scomparsa dell'amico, i compagni di squadra della Podistica Castagnitese si sono subito messi a disposizione per cercarlo, a fianco delle squadre di ricerca impegnate nel territorio di Vernante.

Ma "così come sono partiti, sono rientrati, senza risultati", ci dice Fausto Deandrea, che Danilo non lo conosceva, ma non ha esitato un attimo a divulgare attraverso il sito della Bio Correndo la notizia della scomparsa.

Danilo, giovane impresario edile che a Castagnito fa il muratore, era uscito di casa in tenuta da sci con giacca a vento arancione con cappuccio, maglione in pile blu chiaro, pantaloni rossi (come riporta il sito di Chi l'ha visto, programma di Rai Tre che si sta occupando del caso), portando con sé il telefono cellulare e, pare, anche il tablet.

Aveva trascorso la mattinata sulle piste da sci di Limone Piemonte, per poi recarsi all'imbocco della Val Grande, nel Comune di Vernante, con l’intenzione di fare un’escursione a piedi.

La denuncia del mancato rientro è giunta dai famigliari all’alba del mattino successivo, presso i carabinieri, che hanno individuato l’automobile di Danilo parcheggiata lungo la strada che da Vernante conduce a Palanfré.

Da quel momento sono intervenute le prime squadre del CNSAS Piemonte - Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese che dirigono le operazioni di ricerca a cui partecipano SAGF, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Croce Rossa.

Più di 150 volontari hanno percorso e ripercorso più volte i luoghi presumibilmente battuti dal ragazzo, in particolare in un punto dove sono tornati per ben quattro volte. Si sono calati nei canaloni e si sono fatti indicare da un signore del posto i sentieri da attraversare.

Con l'aiuto dei cani molecolari hanno perlustrato ogni angolo della zona, spingendosi fino alla Bisalta. Le speranze si sono affievolite quando uno dei cani mocolelari si è seduto due volte, segno che per gli addetti ai lavori significa chiaramente che in quel punto specifico l'animale non ha più avvertito la presenza di Danilo.

Le ricerche proseguono nella giornata odierna, nei limiti delle possibilità date dalle condizioni meteorologiche non proprio favorevoli; è probabile, comunque, che verranno sospese a partire da sabato 25 marzo. Dov'è Danilo? Perché ha preso il tablet per andare a correre?

Alice Marini

 

 

 

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