Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

"Una vita lunga e felice sulle montagne cuneesi": il progetto Cashmere Monviso a Ostana

MONTAGNA

Foto
Condividi FB

ANTONELLA GONELLA - La prima arrivata del 2023 si chiama Cioccolata. Il nome è frutto di una consultazione popolare sui social, ma la piccola è in buona compagnia: marzo in località Durandini, sede della Cashmere Monviso a Ostana, in Alta Valle Po, è tempo di nascite. La nuova generazione delle capre Hircus, originarie degli altopiani tibetani, fornirà la preziosa fibra per la realizzazione di capi unici e, specie nel periodo pasquale ormai alle porte, gode di un destino decisamente più fortunato di quello che spesso tocca in sorte ai coetanei nati altrove: gli esemplari avranno infatti una vita lunga e felice sulle montagne cuneesi.

In linea con l’etica dell’allevamento, qui gli animali sono parte della famiglia. Una famiglia che, oltre a 140 capre, ospita anche undici alpaca. E poi ci sono Jean Loupe e i figli Niki e Nadir, i pastori dei Pirenei, con una particolarità: Niki e Nadir sono i nipoti di Fripon il cane che ha interpretato Belle nel famoso film Belle e Sebastien, sul grande schermo nel 2013. “Natura, rispetto e passione sono i principi ispiratori del nostro lavoro – spiega il titolare Roberto Miretto -. I piccoli in difficoltà vengono curati e allevati a biberon, se necessario: lo stiamo facendo per Stefy nata da poco e un anno fa era toccato a Rambo, oggi mascotte dell’azienda. Tra noi e i nostri animali esiste come un patto tacito che ci fa sentire ogni giorno parte di un’armonia più grande”.

Un patto che prevede amore e rispetto alla base della lavorazione che dà origine a sciarpe, cardigan, pullover, poncho, gilet. E la novità dell’anno appena iniziato: i gioielli in cashmere realizzati dalle fibre avanzate dalle produzioni grazie all’impegno di un’artigiana di Finalborgo che aggiunge le componenti in argento alle “perle” di lana. D’altronde la lavorazione ad Ostana è un procedimento interamente manuale. Non a caso Cashmere Monviso si definisce un opificio: un nome antico che richiama mestieri d’altri tempi e saperi tramandati con cura.

Se marzo è il mese delle nascite, la primavera porta con sé anche il tempo di raccolta della fibra: niente tosatura per le capre Hircus che vengono invece sottoposte alla pettinatura del vello. A causa dell’innalzamento delle temperature in maggio avviene, infatti, la muta del manto in vista dell’estate: gli allevatori recuperano così la parte più pregiata del mantello degli animali, solitamente a doppio strato per far fronte al freddo invernale. Lavate, selezionate e divise per colore e tonalità, le fibre vengono filate e successivamente lavorate ai ferri o a telaio. Segue la confezione dei capi: si lavora su ordinazione. Il cliente può scegliere filato, taglia e modello: riceverà il prodotto a casa dopo 60 giorni. Per dare un’idea dell’impegno: ogni capra, dopo 3 o 4 ore di pettinatura, fornisce dai 150 ai 180 grammi di fibra grezza. Per una sciarpa servono 200 grammi di fibra pura.

Così ad Ostana, per sostenere il progetto, hanno immaginato la Confezione dell’amicizia: i capi, racchiusi in una scatola in legno, vengono abbinati agli altri prodotti del territorio. Qui si coltivano anche erbe officinali di montagna: raccolte in estate, essiccate all’ombra e messe in infusione, danno vita ai liquori digestivi a base di Genziana, Genepy, Achillea, Lavanda, Stella Alpina e Archibus.  Grazie alla collaborazione con il laboratorio “Rose e Caprioli” di Pietraporzio, si trasformano invece in prodotti cosmetici.

Per quanti desiderano conoscere di persona Roberto e i suoi animali, è possibile prenotare una permanenza nell’agriturismo di famiglia. Si chiama “A nostro mizoun”, “A casa nostra” in occitano. Propone cucina casalinga a base di prodotti stagionali, attività all’aria aperta e, in collaborazione con il Gruppo Culturale Biblioteca di Revello, ospita un osservatorio astronomico. Una comoda postazione per ammirare le stelle, al riparo dall’inquinamento luminoso di valle, ma accessibile anche mediante collegamento internet.

E da giugno ci sarà un motivo in più per trascorrere una notte in agriturismo: a breve verranno installate 4 yurte, dotate di ogni confort, per accogliere gli ospiti e rendere più reale l’esperienza immersiva in alta montagna. Una vacanza tra gli animali che si ispira alla vita dei pastori nomadi degli altopiani dell’Asia centrale. Per informazioni: www.cashmeremonviso.com.

Antonella Gonella 

VIDEO