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"Una montagna di formazione": il Cfp Cebano-Monregalese incontra i suoi soci istituzionali

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Sono iniziati nelle scorse settimane gli incontri con alcune amministrazioni locali in vista del lancio ufficiale del nuovo progetto “Una montagna di formazione”. Condividere preventivamente con i propri soci istituzionali le finalità principali del nuovo progetto “Una montagna di formazione” e, soprattutto, ascoltare suggestioni, criticità, opportunità e punti di vista sulle terre alte. Questa, in breve, la filosofia di alcuni incontri in corso di svolgimento presso la sede di Mondovì del Centro di Formazione Professionale Cebano-Monregalese, rivolti a tecnici e amministratori locali. Brevi momenti di confronto con i soci istituzionali del consorzio, pensati per mettere a sistema i desiderata del territorio al fine di proporre futuri corsi professionalizzanti che sappiano rispondere ai bisogni o alle richieste specifiche.

Da Romana Daniello di Unimont - Unione Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana, a Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea e presidente dell’Unione Montana Alta Val Tanaro; da Roberto Murizasco, sindaco di Villanova Mondovì, ad Adriano Bertolino in veste di presidente dell’Unione Montana del Mondolé. Questi alcuni dei protagonisti che negli scorsi giorni si sono confrontati sul futuro dell’arco alpino locale e regionale, discutendo delle filiere e delle macro-tematiche da sviluppare all’interno del nuovo progetto concepito dal polo formativo di stanza al Beila.

“Un profondo ringraziamento, innanzitutto, agli amministratori e ai tecnici che stanno rispondendo al nostro invito” il commento del direttore del Centro di Formazione Professionale Cebano-Monregalese, Marco Lombardi. “Non può esistere alcun progetto di sviluppo locale senza una condivisione preventiva con il territorio. Abbiamo quindi scelto di partire dai nostri soci istituzionali, per poi proseguire, dopo la pausa estiva, con le associazioni di categoria e gli altri stakeholder locali".

"Attraverso il progetto Una montagna di formazione intendiamo diventare un interlocutore autorevole in materia di terre alte, mettendo a sistema le proposte formative già realizzate in passato e promuovendo nuovi corsi di formazione che possano consentire ai più giovani di restare nei territori marginali frenando così il depauperamento delle risorse e l’abbandono demografico. Turismo, quindi, ma anche agricoltura, artigianato, sistemi forestali e filiera alimentare. Un percorso graduale che vogliamo realizzare nei prossimi tre anni con la collaborazione di tutto l’areale cebano-monregalese”, conclude.

Suggerimenti o richieste specifiche possono essere indirizzati a info@cfpcemon.it.

Sergio Rizzo

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