CUNEO
Riceviamo e pubblichiamo: "Il gesto compiuto la notte scorsa contro l'abitazione di Aldo Rolfi, figlio della partigiana Lidia Beccaria, non può che essere il frutto di menti ignoranti e vigliacche.
Ignoranti, perché ignorano che Lidia fu una deportata politica che sostenne a caro prezzo la sua battaglia di libertà, pagata con la deportazione nel campo di concentramento di Ravensbruck , contrariamente agli autori delle scritte antisemite, che vigliaccamente hanno scelto di agire nel buio e nell'anonimato.
A pochi giorni dalla Giornata della Memoria, è triste vedere che anche nella nostra Provincia, medaglia d'oro al valor civile dimostrato durante la Guerra di Liberazione dai nazi-fascisti, riprenda corpo una tendenza all'odio ed alla violenza già viste negli anni più bui della nostra storia.
Indicare il nemico imbrattando i portoni o mostrando il suo citofono sono azioni che nulla hanno a che fare con la normale battaglia politica e che occorre stigmatizzare con forza.
Cgil, Cisl e Uil Cuneo, ribadendo ancora una volta la scelta antirazzista ed antifascista del movimento sindacale italiano, si uniscono ai cittadini, ai rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni che nel riconoscersi nei valori della Carta Costituzionale e nell'operare per la loro salvaguardia, esprimono solidarietà e sostegno ad Aldo Rolfi".
Le Segreterie Provinciali
Cgil-Cisl-Uil