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Truffe online: denunce alla polizia postale di Cuneo per 1 milione e 700mila euro da inizio anno

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Riceviamo dalla questura di Cuneo: "Da oltre un anno continua a crescere anche a Cuneo il fenomeno del falso trading online. Per molti cittadini si è diffusa l’abitudine di investire autonomamente i propri risparmi su piattaforme online che a fronte di nulle o modeste spese di gestione, promettono ingenti guadagni.

La mancanza di un controllo diretto da parte di reali promotori finanziari e/o istituti di credito (Consob) ha attirato l’attenzione di abili truffatori che fingendosi investitori, ben protetti dal facile anonimato ottenibile con qualche “accortezza tecnica”, si propongono intermediari per le operazioni finanziarie via web, anche attraverso più credibili chiamate vocali spesso con prefissi internazionali (+44, +225…).

Per porre l’interlocutore in una positiva predisposizione “fiduciaria” vengono utilizzati nomi di grandi gruppi imprenditoriali anche internazionali usati come una sorta di “cavallo di troia” informatico. Uno dei più diffusi messaggi che stanno arrivando attraverso social ed sms a seguito di una massiccia campagna di adescamento utenti per il trading online è "Amazon continua il 2022 con una crescita di 49%! Investi 200 € e guadagna una entrata extra mensile per più info clicca(...)".

La Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cuneo ha ricevuto, nei soli primi mesi del 2022, denunce per un totale di 1.700.000 € attraverso finte piattaforme web come Coinbase, Metatrader4, Eurofxfinance". I falsi messaggi prospettano alla vittima investimenti in bitcoin e materie prime con ingenti guadagni spesso partendo dalla cifra di 200/250 € che si possono investire attraverso le specifiche applicazioni installate per mezzo di link opportunamente inoltrati dai truffatori, a cui segue la richiesta di installare programmi per il controllo a distanza del P.C. come “Anydesk” o “TeamViewer”.

I truffatori spingono successivamente le vittime ad effettuare bonifici sempre più elevati, solitamente all’estero, attraverso IBAN di paesi come Lituania, Estonia, Germania e Regno Unito.

In altri casi, per rendere più verosimile l’inganno vengono utilizzati come “pedine di transito” altri inconsapevoli clienti che, a fronte di un immediato guadagno usato strategicamente, investono dette cifre direttamente sui conti di altre vittime che fornisco volontariamente le proprie credenziali bancarie, pensando impropriamente di ricevere parte dell’investimento effettuato.

La Polizia Postale raccomanda di diffidare da simili messaggi, di non inoltrare documenti d’identità, dati personali e selfie (utilizzati per truffe successive) ed avvisare le Forze di Polizia o il proprio Istituto Bancario.

E’ determinante in questi casi mantenere alta l’attenzione, diffidando di facili guadagni, prendendosi sempre il tempo necessario per effettuare le verifiche e ricordando che i truffatori per confezionare i loro progetti utilizzano strategicamente la fretta come elemento condizionante per ridurre i dubbi e i conseguenti controlli.

La Polizia Postale avvisa di mantenere alta l’attenzione sulle campagne di phishing, su eventuali eredità donate dall’estero e su presunte indagini a cui si è stati artatamente sottoposti. Si ricorda, infine, che le Forze dell’Ordine non contattano mai direttamente i cittadini con email o messaggi per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali". 

 

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