CUNEO
CUNEO CRONACA - Riceviamo e pubblichiamo: "Con l’inizio di maggio è cominciato un periodo decisivo che rivoluzionerà un po’ il modo di utilizzare i servizi di trasporto pubblici.
Sarà il momento delle scelte per disciplinare la “nuova mobilità”, dando avvio alla Fase 2 dell’emergenza Covid-19.
Servirà un’unità d’intenti, organizzazione e determinazione nelle decisioni nell'interesse della salute pubblica.
La situazione sanitaria del Piemonte è ancora critica rispetto ad altre regioni, ma non dobbiamo arrenderci e dobbiamo pensare che il contagio possa essere presto sconfitto. La decisione di ridurre le corse ferroviarie del 70/75% ha senza dubbio contribuito a limitare il diffondersi del contagio.
Da oggi dovremo pensare ancor più a costruire gradualmente un futuro più “normale” iniziando a contemperare le indifferibili necessità lavorative delle persone e quelle di tutela della salute, e possibilmente costruirne uno “migliore” rispetto a quello del recente passato, sfruttando le possibili potenzialità della rete ferroviaria regionale ad esempio evitando di dismettere linee ora sospese anzi cercando di recuperare il più possibile tutto il patrimonio ferroviario regionale per renderlo massimamente fruibile.
Uno degli aspetti che questa emergenza dovrebbe averci insegnato è che l’inquinamento atmosferico è stato uno dei fattori che molto probabilmente ha favorito la diffusone del virus, e già prima era un fattore di malattie respiratorie e tumorali; vogliamo davvero tornare a quello stato o addirittura peggiorare la situazione incrementando l’utilizzo dei nostri autoveicoli?
Non sarebbe meglio sviluppare un trasporto regionale integrato treno -bus dove la rete ferroviaria fa da ramo portante, e quella dei bus come adduttrice dalle zone non servite dal vettore ferroviario? Abbiamo le linee ereditate dai nostri avi, non distruggiamole ma rivalutiamole.
Perché non agevolare il traffico cittadino alle biciclette integrato con un servizio di trasporto metropolitano pubblico efficiente? Tutto ciò è possibile, varie città del nord Europa ne sono un esempio.
Ne va della nostra salute non dimentichiamocelo.
Tornando alla situazione odierna, si stanno leggendo tanti scenari di utilizzo dei mezzi del trasporto pubblico locale, che spesso possono apparire di difficile applicazione pratica (es. divisori in plexiglas, tornelli, termo-scanner e vie di fuga unidirezionali nelle stazioni ecc.); in realtà il ritorno alla normalità dipenderà soprattutto dal comportamento responsabile di ciascuno di noi.
Il rispetto del distanziamento sociale e l’utilizzo di DPI (mascherine o in alternativa foulard, sciarpa, copri collo che garantiscano la copertura di naso e bocca) continueranno ad essere le basi di ogni nostro comportamento, insieme alla spontanea cautela e autoregolamentazione nell'utilizzo dei mezzi di trasporto, questo almeno fino a quando la situazione di emergenza sarà terminata.
Talune linee del Piemonte potranno richiedere l’adozione di forme di contingentamento dell’accesso ai treni, dovendosi garantire il distanziamento tra i passeggeri (si potrà viaggiare solo seduti con adeguato distanziamento e ciò ridurrà della metà la capienza dei treni).
Da qui potrà sorgere la necessità di potenziare la composizione dei treni con più carrozze, accorgimento non sempre fattibile sotto il profilo tecnico (es. si pensi ai treni a composizione bloccata tipo JAZZ o Minuetto), ovvero prevedere una rimodulazione del servizio con nuove corse e una sostanziale modifica del normale programma d’esercizio.
Ci si attende, in tal senso, un puntuale e tempestivo adeguamento, da parte dei Gestori del servizio, delle caratteristiche dell’offerta a seguito delle criticità che dovessero emergere a partire dai primi giorni di ripresa del servizio.
Al momento, tuttavia, non si vogliono generare allarmismi: è da ritenere che la domanda di mobilità
del Piemonte sia gestibile, preso atto che nella realtà della nostra regione solo Torino ha le caratteristiche paragonabili a quelle delle grandi città metropolitane. Peraltro, una buona parte dell’utenza pendolare è formata da studenti che non utilizzeranno il treno sino a settembre; inoltre molti lavoratori continueranno ad usufruire forme di lavoro da casa. Tutto ciò fa sperare in una ripresa graduale e senza eccessive criticità nel servizio di trasporto pubblico.
L’informazione sarà basilare ed essenziale: annunci e cartelli, sia in stazione che a bordo treno, che spieghino ai viaggiatori quali sono le regole da rispettare.
È assolutamente importante, inoltre, non diffondere messaggi fuorvianti per quanto attiene a biglietti e abbonamenti: non condividiamo assolutamente l’idea di un totale stop ai controlli dei biglietti, come sembrerebbe previsto dalla bozza del piano ministeriale sui trasporti. È un principio sbagliato che potrebbe favorire i furbetti a danno dei viaggiatori corretti, tenuto conto che, in ogni caso, non è prevista la possibilità di viaggiare gratis.
A tal fine si potranno valutare più possibilità, ad esempio si potrà prevedere che i passeggeri debbano obbligatoriamente essere muniti del titolo di viaggio prima di accedere ai binari; in ogni caso, si ritiene vada prevista – e adeguatamente comunicata – la possibilità di controlli dei biglietti a campione; è importante non trasmettere l’idea che in questo periodo sia consentito viaggiare senza titolo di viaggio.
Potrà essere, opportuno che i capitreno siano assistiti da scorte di personale della Polfer, specie quando non sia ipotizzabile che un solo operatore possa gestire in sicurezza convogli molto lunghi.
Quanto ad alcuni aspetti del servizio, nell'ambito della graduale ripresa, sarà necessario comunque, da parte delle Imprese Ferroviarie:
- ampliare le attuali fasce di effettuazione del servizio, pur ancora ridotto, garantendo a tutti i potenziali lavoratori la possibilità di recarsi al lavoro (i primi e gli ultimi treni della giornata dovranno essere ripristinati e si dovrà avere una buona distribuzione delle corse effettuate nel corso della giornata, evitando che fasce orarie prive di servizio possano creare dei picchi di affluenza sui convogli successivi) ed eliminando le fasce di manutenzione nella mattinata permettendo un servizio continuativo;
- prevedere, per quanto possibile, turnazioni di materiale omogeneo per le stesse corse (evitare che un giorno un certo treno sia composto da sette vetture “media distanza” e il giorno seguente da un Minuetto, come è talora capitato), per consentire all'utenza di regolare nuove abitudini in base al servizio offerto, con rinforzo della doppia composizione per le corse effettuate con materiali a minore capienza (Minuetto);
- garantire la presenza, a bordo treno, di liquidi igienizzanti e la prosecuzione della costante attività di pulizia con la sanificazione quotidiana dei mezzi, che risulta essere stata attuata già dalle prime fasi dell’emergenza. Suggeriamo inoltre, se non già prevista, che la sanificazione venga effettuata anche agli impianti di aerazione e/o di condizionamento (ad esempio: i filtri)
- garantire corse su tutte le tratte attive, almeno nelle fasce generalmente più critiche, e non solo su quelle di collegamento con Torino.
- garantire la sicurezza sui convogli, anche tramite videosorveglianza, per evitare situazioni di pericolo per i passeggeri soprattutto per donne che si trovassero a viaggiare da sole.
Sollecitiamo, nel contempo, comportamenti intelligenti e responsabili da parte degli stessi pendolari: per fare un esempio significativo, i passeggeri diretti a Torino al mattino dovranno spontaneamente evitare di accalcarsi tutti nelle vetture di testa; tutto si può disciplinare e regolamentare ma occorre, più che mai in questo caso, che tutti si comportino in maniera responsabile e con buon senso, anche se ciò comportasse piccole modifiche alle proprie abitudini, mantenendo le distanze minime richieste e indossando i DPI, in primis le mascherine.
Auspichiamo, che il servizio possa coprire, seppur in forma ridotta, le fasce di possibile maggior utilizzo dei pendolari 6-9, 17-20 la cui mancata copertura causerebbe un peggioramento per i viaggiatori che, a fronte di ciò, opteranno per l’utilizzo dell’auto. La richiesta appare, peraltro, particolarmente sensata nell'ovvia considerazione che il numero dei convogli complessivamente in circolazione, secondo l’offerta rimodulata per l’emergenza, è comunque ridotto, tutto ciò in attesa che la situazione migliori e si possa tornare presto all’offerta completa delle corse previste.
Siamo certi che la civiltà e il senso delle regole degli utenti del Piemonte agevolerà di molto questa fase che permetterà il ritorno alla normalità e per questo ci appelliamo proprio al senso civico dei passeggeri per prepararci con diligenza ed organizzazione ad affrontare la Fase 2 e consentire un più efficace e sereno ritorno alla normalità.
Restiamo inoltre in attesa delle disposizioni da parte dell’assessorato trasporti della Regione Piemonte e Trenitalia per il rimborso degli abbonamenti mensili ed annuali per i mesi di marzo e aprile non utilizzati per via dell’emergenza COVID19, e/o comunque per i mesi di inutilizzo dei medesimi.
Al contempo siamo a richiedere la convocazione, da parte dell’Assessore Regionale ai Trasporti Marco Gabusi, di un tavolo regionale sul TPL, e chiediamo di poter partecipare agli eventuali tavoli già attivi, per dar vita alla rinascita e allo sviluppo del sistema ferroviario piemontese, volti alla creazione di una mobilità sostenibile integrata alla gomma, anche sotto il profilo tariffario realizzando un sistema di tariffazione unico per biglietti e abbonamenti che possa essere valido su tutti i mezzi del trasporto pubblico regionale, che essi siano treni o bus.
Da ultimo vogliamo ringraziare tutto il personale che in questo momento si sta prodigando per garantire il servizio pubblico di trasporto in Piemonte, e che opererà con compiti ancor più delicati e di gestione non facile".
Co.M.I.S. - Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile
Claudio Menegon - Comitato Gruppo Pendolari Cuneo-Torino
Paolo Forno - Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi
Fulvio Bellora – Unione Ferrovie Piemontesi
Piero Canobbio – Libera associazione Abcdm, Amici Bra Ceva e diramazione Mondovì
Claudio Bongiovanni - Forum Mobilità Cuneo
Flavio Tecco – TPL in Granda
Achille Chiari – Associazione Ferrovia Internazionale Torino Svizzera (Linea Santhià-Arona) Stefano Sibilla – Comitato Treno Alpi Liguri
Matteo Cavallera – Avere un sogno: Granda