MONTAGNA
CUNEO CRONACA - Per la prima volta nella sua storia, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale Case della Memoria ha ratificato l’ingresso di sette nuove realtà provenienti sei regioni italiane, tra cui, per la prima volta, una casa della Campania.
Si tratta della Casa Museo di Francesco Petrarca ad Arquà Petrarca (PD) in Veneto, del Museo Civico Luigi Mallé a Dronero in provincia di Cuneo, della Casa Florio Vincenzo Florio Heritage a Palermo (PA) in Sicilia e della Casa Museo del pittore Domenico Mondo (1723-1806) a Capodrise (CE) in Campania. A queste si aggiungono tre realtà che entrano in associazione in qualità di partner: la Casa Thule di Tommaso Romano a Palermo (PA) in Sicilia, lo Studio d'Artista di Vincenzo Balena a Milano, in Lombardia, e la Casa Museo "Poesia" del pittore Vittorio Sodo a Melendugno (LE) in Puglia.
«È la prima volta che in una sola seduta approviamo l’ingresso di ben sette case – commenta Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Con i due nuovi ingressi siciliani ora sono 11 le case museo e le realtà partner aderenti alla rete, segno che anche l'innovazione del partenariato, ovvero la possibilità d’iscriversi per le case d'artista e studi di pittori e scultori viventi o collezionisti, funziona. Anche questa innovazione sarà valorizzata nei prossimi eventi promozionali dell'associazione».
«Con questi sette nuovi ingressi, e altre domande sono al momento al vaglio del Consiglio, ampliamo il raggio d’azione della nostra rete, estendendoci anche in una nuova regione, la Campania, e coprendo così 15 regioni italiane su 20 – aggiunge Marco Capacciolidell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. È un segnale importante, di crescita e apprezzamento che gratifica il lavoro portato avanti in questi anni a livello nazionale e internazionale, che vedrà a breve un nuovo sviluppo con la costituzione della rete europea delle case museo dei personaggi illustri».
Il Museo Civico Luigi Mallé di Dronero, aperto nel 1995, nasce per volontà testamentaria dello storico dell’arte Luigi Mallé, che alla morte, avvenuta nel 1979, lega al comune dronerese la “casa di famiglia”, con tutto il suo contenuto, affinché vi venga istituito un Museo a suo nome.
Nelle stanze un tempo abitate dalla sua famiglia trovano sede dipinti, sculture, raffinate ceramiche Meissen, vasi liberty Gallé e Daum, fotografie storiche, stampe rococò, disegni e arredi, a indicare per rapida sintesi le epoche e gli stili artistici di cui Luigi Mallé è stato instancabile esploratore. Spiccano i dipinti fiamminghi, i ritratti a pastello del XVIII secolo, i paesaggisti italiani dell’Ottocento e le opere dei maestri del Novecento.