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Tra il bighellonare con il telefonino in mano e la giusta accoglienza a chi fugge dalle guerre

CUNEO

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ANGELO BODINO - Dopo i risultati delle elezioni avvenute in Germania con il successo dell'ultradestra, forse sarebbe il caso che le forze politiche del centrosinistra e della sinistra radicale comincino a fare qualche ragionamento serio ed efficace e porsi la domanda: “Per caso c’entra o non c’entra la questione migranti?”

Se può essere utile per qualcuno, vale la pena riportare le parole espresse dal presidente del Consiglio della Regione Piemonte Mauro Laus, esponente del Partito Democratico: "A sinistra c’è ancora troppa ipocrisia sulla questione degli immigrati e quei cittadini che un tempo dalla sinistra erano rappresentati e dovrebbero esserlo, invece si sentono non solo abbandonati, ma anche accusati di essere razzisti (...)".

E continua nel dire: "Se sono di sinistra e debbo tutelare le fasce deboli, come faccio a dare del razzista a chi vive situazioni difficili? Nel momento in cui un’anziana ha paura, si sente insicura quando sale su un mezzo pubblico, non si sente tutelata nella sua vita quotidiana, che cosa fa lei che ha sempre pensato di essere ascoltata da quella forza politica che deve occuparsi, prima di ogni altro, dei più deboli?”

Come non essere d’accordo con tale asserzione?

Come non essere d’accordo con chi s’indigna nel constatare che oggi un sindaco, prima di sgomberare una casa abusivamente occupata, deve garantire un’altra residenza all’occupante abusivo?

Come non essere d’accordo con chi non sopporta più di vedere forzuti e baldi giovani alloggiati in hotel a bighellonare tutto il giorno con l’immancabile telefonino?

Come non essere d’accordo con chi, solo perché pretende di vivere in sicurezza e nel rispetto delle regole, viene definito razzista o populista?

Come non essere d’accordo con il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus quando sostiene che "la sinistra deve affrontare questo tema in modo laico: profugo o immigrato, se entri dove i partigiani hanno dato la vita per la conquista della libertà e di questo patrimonio è doveroso rispettare le regole"?

Appunto, tutto ruota (o dovrebbe ruotare) sempre attorno a due parole fondamentali: diritti e doveri. Come non essere d’accordo?

Angelo Bodino

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