BRA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Claudio Lorenzoni, ideatore e direttore del museo a cielo aperto di Camo di Santo Stefano Belbo, paesino di Alta Langa in provincia di Cuneo, ha acquisito anche la fotografia in una mostra permanente della cheraschese Maria Mesiano. Il progetto, che si intitola "Costruzioni 2022", comprende artisti in residenza al museo di Camo. Installazioni, nuove acquisizioni, performance, book, food e wine.
La fotografia di Maria Mesiano è esposta insieme ad altre opere appese al muro, racchiuse in una bella teca per proteggerle dal sole infuocato, dalla pioggia e dalla neve, e sono anche illuminate dalla luna che brilla sulle colline. Negli occhi di Maria, scuri e profondi come il suo mare di Capestrano (Calabria), il paese natio, brilla contentezza e quasi un velo di stupore mentre mi racconta della sua avventura a Camo.
"Claudio Lorenzoni ha notato le fotografie che posto sui social, così mi ha proposto di collaborare a questo progetto che si svolge a Camo e che rientra nel Pavese Festival. E' da marzo che scatto foto in cui mi cimento per evocare le suggestioni e la malinconia del poeta quando, confinato a Brancaleone, provava nostalgia per la propria terra. Mi ha ispirato la stessa nostalgia che provo per Capestrano, il mio paese d'origine.
Camo è un paese molto suggestivo, la grande scalinata conduce alla terrazza con vista panoramica e, in cima a un pilastro alto circa 2 metri, brilla al sole sullo sfondo azzurro del cielo un bellissimo pesce in metallo: è posto in verticale, come guizzasse fuori dall'acqua del mare. In questo sperduto paesino di Langa ho ritrovato un paesaggio marino: le colline dolci, armoniose si susseguono all'infinito come onde e si perdono nel blu del cielo. E' stata una folgorazione: è il mio posto del cuore, il mio rifugio nei momenti nostalgici".
La tua vibrante fotografia focalizza un rigoglioso mazzo di fiori di zucca.
“Sì, a sporgerlo sono le mani della mia vicina di casa, una mia conterranea, che porta nel cuore ancora l'usanza di donare con spontaneità, specie ai vicini di casa. E' stato quel gesto del dono: le mani aperte sorreggevano appena il mazzo nell'atto di consegnarmelo, di farlo subito mio. E' stato un impulso scattare per fermare l'immagine di quel gesto: il valore del dono che persiste nella memoria di una signora di ottantasei anni".
La motivazione della scelta della tua foto?
“Quel mazzo di fiori di zucca in Claudio Lorenzoni ha evocato l'infanzia delle vacanze trascorse dalla nonna in Emilia Romagna: quell'atmosfera di merende e pranzi, quella sensazione gioiosa e quotidiana provata da bambino".
Cosa ti stimola a visitare Camo?
“C'è poesia in ogni angolo di quel paesino sperduto di Langa, abitato da pochissime anime, arredato con tante belle opere permanenti all'esterno e alla portata di tutti. E' un atto di generosità, non si paga il biglietto, è tutto a disposizione dei visitatori".
Maria Mesiano nasce nel 1976 a Capestrano, in provincia di Vibo Valentia. Si è trasferita a Cherasco vent'anni fa e insegna alla scuole primarie Edoardo Mosca di Bra.
Maria ha ricevuto un riconoscimento alla mostra della Biennale Femminile di Bra del 2018. Ha esposto con successo la raccolta delle sue fotografie nella chiesa di San Gregorio di Cherasco.
Il suo atteggiamento verso la macchina fotografica è di una compagna fedele che cattura i moti della sua anima.
Fiorella Avalle Nemolis