MONTAGNA
GUSTAVO GUSTANDO - Le attività casalinghe in casa Gustando riempiono il tempo, portate avanti con la dovuta calma da tutti, e cominciano a produrre effetti visibili. Qualche riparazione, lasciata in sospeso da tempo, alcune buone letture, la riscoperta di antiche passioni, come il riattivare il datato impianto Hi-Fi, curiosità assoluta per i giovani della famigliola ed ascoltare vecchi Lp, nel loro più grande sconcerto. Un po' di Tv, per lo più canali tematici con documentari ed un pochino, non troppo, di notiziari, accuratamente selezionati per non alimentare preoccupazioni e per non esserne condizionati.
- Ci è richiesto di non uscire e lo facciamo, se ci sarà qualcosa di importante, di attendibile, lo sapremo … - dice Gustavo, riferendosi alla possibilità di essere informati a mezzo e-mail, messaggerie, avvisi con il megafono da parte delle autorità. Affinchè le attività di bricolage, pulizia, lettura, non vengano a noia, Gustavo le alterna a momenti di apparente ozio, magari alla reintrodotta ora di merenda, quando davanti a pane e marmellata, o pane burro e zucchero, si chiacchiera del più e del meno. Ghitin ormai ha fatto di tutto, compreso il censimento dei personaggi del presepio, la riparazione delle capanne e delle zampe delle pecorelle di gesso, i ragazzi hanno sempre qualcosa da fare, relativamente allo studio e ai loro interessi giovanili mortificati dalla reclusione casalinga e Gustavo cerca di sondare i loro desideri in tema alimentare.
Visto che il maltempo perdura, è ora di dare corso all'operazione polenta ed il ghiottone si prepara, va a prendere in dispensa l'ottima farina di mais, varietà otto file, coltivata e molita dal suo amico Carlo Mangio, avveduto coltivatore appassionato di aridocoltura e convinto praticante delle produzioni chemical free (senza chimica di sintesi). Quindi taglia, affetta, trita, prepara un gustoso sugo di acciughe dissalate, sciolte nel burro, con del buon Aglio di Caraglio al dolce calore del putagè. A parte prepara una peperonata, con cipolle, rametti di basilico, 2 filetti di acciuga aglio (...) e olio Evo, anche questa va a cuocere sulla stufa a legna, in una casseruola di coccio, con su un pesante coperchio di ghisa, a sigillare. Sempre sulla stufa trova posto il paiolo di acqua bollente, salata, che accoglie la buona, gialla farina di mais che una volta miscelata con la frusta mentre scende a pioggia, viene lasciata a cuocere, tranquilla, senza più turbamenti.
Clima casalingo, confortevole, al caldo della stufa, con i vetri appannati, a primavera iniziata, … che bei momenti, desiderati e troppo spesso negati dalla vita frenetica degli ultimi anni. Gustavo, controllando con discrezione il borbottar di pignatte, si crogiola in una sensazione di quieto benessere. Non l'allegra tavolata in rifugio, non la rumorosa kermesse polentiera sotto i tendoni delle feste estive, ma una tranquilla ed intima riunione famigliare intorno ad un piatto evocativo di tempi lontani, quelli dei racconti dei nonni circa l'uso, in tempi di ristrettezze, di sfregare una fettina di polenta ad un'acciuga, appesa con un cordino sopra il desco, per ottenere un po' di gusto, senza scialare.
Oggi a casa Gustando un bel piatto di polenta riporterà alla mente quei lontani ricordi, con un po' di agio in più. Chiamato al presente da sua figlia, Cia, Gustavo si scuote dal passato, verifica le cotture e prepara il grande tagliere "da parata" di legno di faggio, su cui, con movenze sicure, versa il dorato contenuto del paiolo, profumato e sufficientemente solido da non allargarsi troppo, formando un disco uniforme e fumante di un bel colore giallo carico. - Abbiamo il sole! - proclama Gustavo – A tavola! - Al che la famiglia si schiera, piatto in mano davanti alla magnifica regina della tavola di oggi e di ieri.
Decantandone le qualità Gustavo fa trascorrere qualche minuto per favorire la formazione di una sottile pellicola sulla superficie della polenta poi, con il canonico filo, la taglia a fette e la serve nei piatti che ognuno provvede a guarnire secondo il suo gusto pescando dalle casseruole sulla stufa. Innaffiando le svariate combinazioni con del buon Dolcetto, alternando il sugo di acciughe alla peperonata, ai formaggi, il pranzo giunge a termine con soddisfazione di tutti, c'è solo più bisogno di un caffè e dopo ancora quattro chiacchiere un bel pisolino, tanto di tempo ce n'è.
Tornerà il tempo per le allegre polentate in rifugio, in trattoria, con gli amici, per ora godiamone in questa dimensione più intima e famigliare.
Gustavo Gustando