ALBA
"Sono decine le storie di furti, rapine, episodi di mancato soccorso nell’area dei Tetti Blu ad Alba, in provincia di Cuneo. Una sera, una trentenne albese decideva di fare due passi lungo la strada che da viale Masera porta verso la rotonda del cimitero. Come tanti giovani di oggi scorreva il cellulare in mano. Quasi all’altezza dello svincolo per corso Europa un uomo sotto la quarantina, alto e robusto, vestito di blu e dal capo coperto, prende il cellulare dalle mani della donna.
La donna lo insegue nel cortile avvicinandosi ai Tetti Blu, appropinquandosi in area non illuminata arretra un attimo per poi correre. Pensando che il ladro abbia dei complici nel parcheggio si avvicina sperando di trovare aiuto. Le urla arrivano in tutto il quartiere. Il delinquente si avvicina all’area della spazzatura. Una donna dal terzo piano invita l’altra a cercare nell’area, ma oramai è stato perso di vista. I carabinieri arrivano poco dopo, seguito una telefonata purtroppo effettuata in ritardo.
Per quanto sia stato un errore inseguire un malvivente perché poteva succedere di peggio, quello che dovrebbe farci ragionare è la totale assenza di soccorso che la donna ha ricevuto. In una città dove le relazioni perdono di significato, le urla sono uno spettacolo televisivo e non sono più funzionali alla manifestazione di spavento ed alla richiesta di intervento il Comune o chi per esso dovrebbe provvedere a dare dignità ai singoli cittadini, pagatori regolari delle tasse, che sperimentano furti e rapine.
La sicurezza è un bene costituzionalmente tutelato e quanto più deve esserlo in una città come Alba, forse la più conosciuta città del Piemonte dopo il capoluogo, durante una fiera internazionale. Urge una pattuglia dedicata all’area dei Tetti Blu. Le ore 20,30 rappresentano un normale orario di rientro dei condomini. Il sindaco ed i suoi preposti devono identificare la soluzione migliore affinché i cittadini non decidano di farsi giustizia da soli.
In Occidente, luogo dove sono nati i diritti e dove continuano le lotte per la parità dei sessi, è fondamentale garantire la possibilità ad una donna di passeggiare da sola durante un orario serale non tardo. Diversamente qualsiasi parità è praticamente negata. L’art.1 del Regio Decreto del 18 giugno 1931 recita “L’autorità di pubblica sicurezza veglia al mantenimento dell’ordine pubblico, alla sicurezza dei cittadini, alla loro incolumità ed alla tutela della proprietà; cura l’osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e speciali dello Stato, delle province e dei Comuni, nonché delle ordinanze delle autorità; presta soccorso nel caso di pubblici e privati infortuni”.
L’incolumità dei cittadini è un diritto fondamentale. Si prega di garantire un presidio di vigilanza nelle ore serali nella zona dei Tetti Blu. La persona che ha subito il furto sono io, ma tanti, troppi silenzi abbondano nell’area dei Tetti Blu. Quando la gente smette di reagire è già morta. Chiediamo un segno di presenza al Comune per non lasciare incustodite uomini, donne e bambini attuali cittadini della rinomata città di Alba".
Roberta Esposito, cittadina di Alba e residente ai Tetti Blu da aprile 2016