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Tempo di zecche nei parchi della provincia di Cuneo: prevenire e intervenire, i consigli

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Prati verdi, pieni di fiori e boschi lussureggianti invitano alle uscite in natura. Questo mondo fantastico, pieno di colori e di profumi, è anche l'habitat di piccoli, talvolta microscopici "animaletti" molto interessati a noi e ai nostri domestici. Sono le zecche, parassiti molto comuni nelle zone ricche di vegetazione, dove aspettano su una foglia o su uno stelo d'erba il passaggio di una vittima, che riconoscono grazie all'emissione di anidride carbonica e al calore del corpo. Il loro morso è generalmente indolore, quindi raramente ci si accorge di averle addosso, e possono restare attaccate alcuni giorni per poi staccarsi una volte sazie.

Le zecche in alcuni casi possono trasmettere all'uomo malattie. Nella gran parte dei casi i problemi che la zecca determina si limitano a una lesione locale nella sede della puntura, raramente seguita da sintomi generali. Alcuni tipi di zecca possono però passare col loro morso gravi malattie, tra cui quella di Lyme. Per questo, durante le escursioni in natura sono consigliate precauzioni e comportamenti tali da evitare di entrare in contatto con il parassita. Se accade, occorre rimuovere il parassita con consapevolezza, con gli strumenti giusti e se ci sono sintomi occorre rivolgersi al proprio medico o al Pronto Soccorso.

Per dare ai visitatori dei Parchi naturali alcune informazioni di base su prevenzione e comportamento in caso di morsicatura di zecca il Centro di referenza Ungulati selvatici della Regione Piemonte, istituito presso Ente Aree Protette Alpi Cozie in associazione con gli Enti di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime e dell'Alta Valle Sesia, mettono a disposizione dei visitatori dei parchi "Zecche: prevenire e intervenire", che si può sfogliare online QUI.

Che cosa fare in caso di puntura? Rimuovere la zecca in modo corretto e prima possibile. La rapida eliminazione riduce la possibilità di trasmissione di malattie. Per togliere la zecca vanno utilizzate delle pinzette: le migliori sono quelle con forma a "piede di porco", in vendita nei negozi di prodotti per animali e in farmacia. Afferrare il parassita nel punto di ancoraggio alla pelle, senza schiacciarlo; tirare delicatamente con una leggera torsione; disinfettare l’area e lavare le mani.

Annotare la data del morso o della rimozione della zecca e conservarla in congelatore in un foglio di alluminio o in un barattolino qualsiasi: in caso di infezione la zecca potrà essere identificata e/o analizzata per la ricerca di organismi patogeni. Nei giorni successivi, per alcune settimane, controllare l’area della puntura e lo stato di salute. Rivolgersi al medico se compaiono sintomi quali arrossamenti della cute, mal di testa, febbre anche lieve, dolori articolari e muscolari o altri disturbi.

(Foto tratta dalla locandina delle Aree Protette Alpi Marittime)

 

 

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