ALBA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' stata una partenza con il turbo per l'applicazione "tabUi". E gli scettici che dicevano: "Ma sì, adesso che si è svelato il significato di tutte le lettere, vedremo! Basterà puntare la telecamera del cellulare su un luogo e ti salteranno fuori tutte le informazioni, anche quelle che non ti servono! E poi, bisognerà vedere!”. E invece, ce n'è ancora da vedere.
Giorgio Proglio, maestro inventore, ci sorprende sempre. "Fare diverso" il mio personalissimo motto, ossia la ricerca sempre del nuovo, lui, sa metterlo in pratica. Eccome! Che tipo è? Volto spigoloso, fronte alta, si dice indice di grande intelligenza, occhi con taglio a mandorla, penetranti, che scrutano sempre l'orrizzonte.
Giorgio ha un fisico asciutto, si sposta spesso in bici, viaggia veloce, anche con la testa. Ama i boschi, le vigne, le cascine, gli scorci incantevoli delle nostre dolci colline di Langa e quando si ferma, un solo pensiero gli frulla in testa: “Ma tutto questo ben di Dio, tutti devono vederlo!”
Questa è stata la molla: divulgare, e solo un cane da tartufi, tabUi appunto, (tradotto in dialetto) poteva fare stupefacenti scoperte nei nostri territori di Langhe, Roero e Monferrato. Ed ecco nascere tabui: l'applicazione gratuita affamata di informazioni, che gli utenti stessi nutrono e ci si nutrono.
Signor Giorgio, mi aggiorni, cosa sta tabuiando?
"Buongiorno signora Fiorella, l'applicazione è partita alla grande! Abbiamo raggiunto i 5000 download! Stiamo lavorando per renderla sempre più stabile. Cresce a vista d'occhio".
Il dato più significativo?
"Che ogni giorno gli utenti inseriscono i propri contenuti a seconda dei propri interessi e per la massima trasparenza c'è un contatore sull'applicazione, che indica in tempo reale il numero dei contenuti. TabUi cresce e vive grazie agli utenti, perchè è della comunità, è di tutti".
Dal tono della voce, un po' su di giri, traspare l'entusiasmo e quella voglia di andare avanti, sempre.
Oltre all'entusiasmo, percepisco anche un po' di stupore. O sbaglio?
“No, infatti, si stanno approcciando anche altri territori, insomma, un progetto che capiamo non avere confini. Chissà dove ci porterà!”
Che c'è di nuovo?
“Il 25 aprile abbiamo lanciato un concorso, della durata di 30 giorni, in cui chiediamo ai nostri utenti di inventare uno slogan che, con poche parole (da 1 a 7), identifichi e rappresenti tabUi. Non sa quante idee sono arrivate, tutte molto interessanti. Premieremo le migliori".
Insomma, è il vostro segreto coinvolgere tutti per diventarne parte del progetto...
Cosa la entusiama di più di tabUi, che lei definisce "il mio terzo figlio"?
“Oltre la crescita, imprevedibile, finalmente una efficace guida sul territorio che svela incantevoli posti sconosciuti, anche a pochi km da casa, e il fatto che tutti contribuiscono allo sviluppo dell'applicazione con le proprie conoscenze. E' un progetto alla portata di tutti, e la condivisione dei contenuti lo rende fruibile alla comunità intera”.
Comincio a pensare a tabUi come un amico, un compagno di viaggio che mi dà indicazioni, quelle che chiedo ogni volta per strada a chi di solito mi risponde: "Non sono di qui!"
Fiorella Avalle Nemolis