ALBA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' TabUi il vero fenomeno social del momento: acronimo indovinatissimo - tradotto dal piemontese significa "cane da tartufi" - ideato dall'albese Giorgio Proglio, Ceo della web agency ZetaBi di Alba, in provincia di Cuneo. E' un progetto che si svela poco a poco, comincia a prendere sempre più forma, si perfeziona, grazie anche all'interesse che suscita: tutti i fan cercano di indovinare il significato dell'acronimo. E non solo!
E' ciò che mancava per la valorizzazione del territorio di Langa, Roero e Monferrato: l'applicazione che, proprio come il cane da tartufi, va a caccia di dati interessanti: una sorta di community virtuale in cui condividere esperienze.
"Signor Proglio, poiché vi seguo come altre migliaia di fan, mi spiega cosa succede con le magliette TabUi?"
"Intanto, per precisare, in cinquanta giorni dall'apertura della pagina social, abbiamo raggiunto quasi 10mila fan!".
Un risultato inaspettato, che conferma l'importanza del progetto. Riguardo alle magliette TabUi, sulla pagina facebook abbiamo postato la foto della maglietta col logo ufficiale TabUi, con numero di serie unico e tiratura limitata a soli 100 pezzi. Ebbene, in 48 ore sono state esaurite!
“A che prezzo erano in vendita?”
“A 30 euro caduna, un successo incredibile, considerato il costo, non proprio tra i più economici".
“Questo risultato cosa vi fa pensare?”
“E' un buon indizio: TabUi è un progetto che si sostiene unicamente con attività proprie, e questo agevolerà l'incremento di servizi interni. Pare che TabUi sia ormai un vero e proprio fenomeno di massa".
“A suo parere, qual'è l'elemento che ha scatenato il fenomeno?”
“Credo un insieme di cose: il mistero, il nome, ma anche il logo, con il simpatico cagnolino. C'è curiosità e la corsa a capire prima di tutti".
“Ma, di questo passo...non è che TabUi stia diventando un brand?”
“Può essere, ma sia chiaro, non è solo quello. E' un progetto con contenuti. Ci mancherebbe! Contiene un database con 35mila indicazioni".
“Quindi, non è tutto fumo...c'è anche l'arrosto!”
“Eccome! In TabUi, credo con tutto me stesso, tuttavia, non mi sarei mai esposto in questo modo: mettendoci direttamente la mia faccia. Ho molte responsabilità, non solo verso all'azienda, ricopro anche incarichi istituzionali".
"A quando l'appuntamento sulla fan page social TabUi, per svelare il signifcato della lettera b?"
"Sarà per l'8 gennaio".
Intanto i fan continuano a tabuiare. Eh sì, ormai il verbo è entrato nell'uso comune. Anzi c'è già chi lo declina: e voi, "tabuierete"?
Fiorella Avalle Nemolis