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Sulle tracce della storia di Boves: i luoghi raccontati ai giovani attraverso video e totem

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Presso l'Auditorium Borelli di Boves è stato presentato il progetto "I luoghi, un percorso interattivo sulle tracce della storia di Boves". Il progetto, curato dall’Associazione Art.ur e realizzato nell'ambito del Bando Fuori Orario della Fondazione Crc, si propone di coinvolgere bambini e adulti in un'esperienza multimediale, incentivando ad esplorare le strade e le frazioni di Boves alla scoperta degli eventi che hanno segnato la storia della città nei 20 mesi della Resistenza (settembre 1943 - aprile 1945).

ll vicesindaco, Matteo Ravera, ha espresso la sua soddisfazione: «Stiamo facendo qualcosa di grande. Questa iniziativa costituisce la seconda fase del più ampio progetto Racconti di Resistenza, avviato in occasione dell'ottantesimo anniversario dell'eccidio di Boves, con l'obiettivo di preservare, condividere e tramandare la storia della resistenza bovesana e i valori da essa scaturiti. Un grande lavoro di squadra, che ha visto coinvolte diverse istituzioni cittadine e della provincia, iniziato già con il progetto del Museo Adriana Filippi, inaugurato lo scorso settembre, e che presto si confronterà con la sfida di un nuovo Museo della Resistenza della provincia di Cuneo. Questo itinerario diffuso, pensato per essere percorso a piedi o in bicicletta, rappresenta un'opportunità straordinaria per i giovani e le loro famiglie di immergersi nella storia della Resistenza bovesana attraverso le tecnologie multimediali».

In sala, a rappresentare la Fondazione CRC, erano presenti il vicepresidente, Enrico Collidà e Michelangelo Pellegrino, membro del Consiglio di amministrazione, che ha elogiato il progetto, evidenziando l'impegno della Fondazione nel supportare il territorio attraverso la promozione di iniziative di alta qualità, capaci di valorizzare il patrimonio storico e culturale locale. Alla presentazione hanno partecipato attivamente anche le classi V delle scuole primarie di Fontanelle e Rivoira, parte di quelle classi dell’ I.C.”A.Vassallo” che hanno aderito a una serie di laboratori didattici sulla figura di Adriana Filippi, la maestra e war artist, che ha raccontato attraverso la sua pittura la vita dei partigiani della Valle Colla. Gli stessi studenti hanno svolto un ruolo chiave nell'identificare Adriana come la guida ideale per questo nuovo percorso interattivo. L'immagine della maestra è ora presente nei vari video esplicativi all'interno della web app, interpretata dall'attrice Barbara Mazzi, e contribuisce, con il suo tono, i gesti e la scelta delle parole, ad agevolare l'approccio a una storia così tragica, offrendo particolarmente un aiuto ai più giovani nel comprendere il valore.

«Una grande sfida – ha spiegato Michela Giuggia, presidente di Art.ur – raccontare la Resistenza e la storia drammatica di questo territorio, specie alle famiglie e ai ragazzi. Una narrazione di grandi valori, di eroi, di vittorie ma anche di sofferenza che ha voluto mettere a sistema il materiale storico che è stato prodotto nei decenni su questi accadimenti. Una web app, semplice da usare e che sa coinvolgere e accompagnare proprio nei luoghi dove si sono svolti i fatti, identificati dalla presenza di grandi totem evocativi».

All’inaugurazione erano presenti, oltre a numerosi cittadini bovesani, tutti i rappresentanti istituzionali del tavolo scientifico, che hanno affiancato l’Associazione Art.ur nella progettazione del percorso: Enrica Giordano, parte del direttivo del Comitato Provinciale ANPI Cuneo, Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo, la Scuola di Pace di Boves, Don Bruno Mondino, della Parrocchia San Bartolomeo Apostolo in Boves, Luigi Pellegrino, dell’Associazione Don Bernardi e Don Ghibaudo e Beatrice Verri, direttrice della Fondazione Nuto Revelli. L’auspicio – come espresso dal vicesindaco in altre occasioni – è che questo percorso non solo offra un'esperienza educativa, ma contribuisca a rafforzare il legame tra le generazioni passate, presenti e future, perché la conoscenza del passato migliori la comprensione e la costruzione del nostro futuro.

(Foto di Francesco Doglio)

 

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