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Storie di confino, libertà e fede: "Il Prete" di Guido Olivero racconta il Cuneese più autentico

CUNEO

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CUNEO CRONACA - In uscita nelle prime settimane di giugno un libro edito da Araba Fenice, intitolato Il Prete. Si tratta dell’ultima fatica letteraria del cuneese Guido Olivero. Le precedenti opere, sempre pubblicate dallo stesso editore, raccontavano la storia di Bastian, un confinato a Ventotene, e le vicende di una donna libera, un po’ anarchica, con una grande voglia di vivere, che forse ebbe la sfortuna di nascere – come del resto Bastian – in un periodo particolarmente tormentato della storia d’Italia.

Il protagonista di quest’ultimo libro è, come suggerisce il titolo, un prete: un uomo generoso, intelligente, sensibile e, per certi aspetti – come scopriranno i lettori – anche sfortunato. Tutti i personaggi descritti da Olivero provengono da un mondo lontano dai luoghi in cui si scrive la “grande storia”: sono protagonisti che percorrono strade secondarie.

È da un mondo segnato da miserie e fatiche, da passioni e illusioni, che si snodano tutte le vicende narrate dall’autore, marchiate da un tratto di cuneese onestà e dignità. Una sorta di invincibile innocenza che si conserva: per Bastian, negli anni del confino; per Lena, nel suo vagabondare tra Italia, Francia e Argentina; per il prete, don Michele, nelle tristi aule del Tribunale e della Corte d’Appello.

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