Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

L’Ue sarà in grado di rifondarsi? Tante domande in due giorni di convegno col Cespec a Cuneo

CUNEO

Foto
Condividi FB

Martedì 5 e mercoledì 6 febbraio dalle 15 alle 18 presso il Cdt di Cuneo (Largo Barale 1) il Cespec (Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo), con il contributo della Fondazione Crc e in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo organizza un workshop di approfondimento sul tema “Populismo/populismi: una sfida del XXI secolo”. Parteciperanno all’evento storici, politologi, sociologi di rilievo nazionale ed internazionale. L’iniziativa è inserita nei programmi formativi dell’Istituto Storico della Resistenza, destinati all’aggiornamento degli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado nell’ambito della storia contemporanea.

“Da molti decenni ormai quell’insieme di concezioni, prospettive e regimi politici che sinteticamente racchiudiamo nel termine ‘populismo’ sono stati oggetto di analisi, dibattiti, polemiche in chiave storica, politologica e sociologica, in riferimento al contesto russo dell’Ottocento, statunitense, latinoamericano e da ultimo europeo – spiega Sergio Carletto del Cespec, responsabile scientifico dell’iniziativa -. I contorni ideologici del populismo presentano tuttavia elementi di indeterminatezza, che sollecitano ulteriori approfondimenti”. “Nel tempo attuale – prosegue Carletto – il tema è tornato più che mai all’attenzione per il riproporsi, su vasta scala e in relazione a contesti geopolitici particolarmente rilevanti (quali l’Europa orientale, gli Stati Uniti e la Russia, varie realtà europee e la Turchia, solo per portare alcuni esempi), di movimenti e leaders, di capi di Stato e di Governo e di messaggi politici ascrivibili al ‘populismo’. In molti Paesi europei ed extraeuropei i movimenti populisti o presunti tali, di Destra e di Sinistra, hanno recentemente assunto responsabilità di governo e ciò pone problemi e sfide inedite per il nostro presente”.

Con questa iniziativa il Cespec intende proporre, in una prospettiva di studio e di aggiornamento per i docenti, alcuni pressanti interrogativi: quale sarà il futuro delle democrazie liberali distillato di due secoli di storia costituzionale europea e atlantica? La democrazia americana è essa stessa a rischio così come il legame translantico? Prevarranno regimi plebiscitari a carattere postdemocratico nella vecchia e nella nuova Europa o si affermeranno regimi tecnocratici? Che cosa ha da insegnarci la storia recente e passata dell’America latina? La distinzione Destra/Sinistra è ancora utile per comprendere i nuovi movimenti politici in via di affermazione? L’Ue sarà in grado di rifondarsi? Se ne discuterà con nomi di spicco del mondo accademico, tra cui Philippe Poirier (Universitè du Luxembourg), Valentina Pazè (Università di Torino), Alfio Mastropaolo (Università di Torino), Cristopher Cepernich (Università di Torino), Giovanni Borgognone (Università di Torino), Gilles Gressani (Universitè du Luxembourg – Università di Torino), Loris Zanatta (Università di Bologna).

Per maggiori informazioni scrivere a info@cespec.it o telefonare al numero 328/8834779. L’ingresso è libero.

PROGRAMMA

MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2019

Modera: Sergio Carletto (Cespec)

Ore 15

Saluti delle autorità

Philippe Poirier (Università del Lussemburgo)

Il populismo al potere in Europa: la fine del progetto europeo?

Valentina Pazè (Università di Torino)

Populismo/populismi: definizioni del termine

Ore 16,15 pausa

Ore 16,30

Alfio Mastropaolo (Università di Torino)

I populismi ed il futuro della democrazia

Cristopher Cepernich (Università di Torino)

I populismi e la comunicazione politica

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2019

Modera: Gigi Garelli (Istituto Storico della Resistenza di Cuneo)

Ore 15

Sessioni tematiche

Giovanni Borgognone (Università di Torino)

L’America di Trump: la rivincita del populismo?

Ore 16

Gilles Gressani (Università di Torino)

La Francia di oggi tra macronismo e populismo

Ore 16,45

Loris Zanatta (Università di Bologna)

I nuovi e i vecchi populismi dell’America latina

 

VIDEO