CUNEO
ALICE MARINI - Siamo in grado oggi di rispondere ai bisogni e ai diritti sul tema dell'abitare? Le nostre città stanno affrontando una crescente emergenza abitativa, con un numero significativo di alloggi sfitti che coesiste con una domanda insoddisfatta di case accessibili. Solo a Cuneo, infatti, quasi un alloggio su cinque risulta sfitto, il 19,4%. A livello nazionale, il governo ha introdotto nella Legge di Bilancio 2025 il "Piano Casa Italia", destinando 560 milioni di euro in tre anni per contrastare il disagio abitativo e valorizzare il patrimonio immobiliare esistente, anche se i lavori sull’attuazione delle misure del Piano Casa sarebbero attualmente bloccati.
A Cuneo hanno preso il via i lavori degli Stati Generali dell’Abitare, un percorso partecipato di confronto e co-programmazione, volto a raccogliere bisogni, idee e suggerimenti dal territorio. L’obiettivo è analizzare le diverse dimensioni legate all’abitare (destinatari, modalità, servizi) per co-progettare interventi, strumenti e modelli abitativi innovativi. "È impressionante pensare al numero di persone senza una casa e, allo stesso tempo, a quello degli alloggi sfitti (oltre 6mila sul territorio, ndr) - è intervenuta la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero -. La città può cogliere diverse opportunità, a partire dalle risorse del Pnrr, con cui si potrebbero recuperare immobili pubblici, restituendo così un centinaio di unità abitative. Ci attendiamo inoltre risorse dall'Europa per i progetti di housing first e di politiche di sostegno alla casa".
“Cosa significa abitare?” È partita da questa domanda la discussione del tavolo zero dei lavori, moderato da Ivan Biga, responsabile Nuove Cittadinanze e Inclusione Sociale del Comune di Cuneo. "In questi mesi è emersa la consapevolezza che occorre ridisegnare le geometrie - ha spiegato Biga -. Il territorio di Cuneo è già molto strutturato, quindi non si tratta di partire da zero. Tuttavia, uno dei principali problemi evidenziati, soprattutto dagli stranieri, è la difficoltà nel trovare una casa senza un reddito a garanzia del pagamento dell’abitazione. Dobbiamo lavorare per mettere a sistema vecchie e nuove soluzioni. L’obiettivo di questi incontri è creare un percorso di sussidiarietà trasversale, aperto a tutti: associazioni, stakeholder e cittadini competenti. L’amministrazione non può bastare a se stessa, soprattutto di fronte a dati come quelli attuali".
Alice Marini