SALUZZO
Un contenitore di storia e di storie, di arte e bellezza, di antiquariato ed eccellenze, di artigianato e di contaminazioni tra tradizione e innovazione
in uno dei dieci borghi più belli d’Italia
10 location, 30 giorni, 20 artisti, 24 artigiani, 30 operatori, oltre 5000 metri quadri di spazi espositivi dove incontrarsi, 3 macro aree: Arte, Antiquariato e Artigianato. E ancora, 50 appuntamenti “Off” e oltre 10mila persone attese per start/storia arte Saluzzo che quest’anno, alla sua seconda edizione, ritorna dal 27 aprile al 27 maggio.
Una Città che si fa museo diffuso, che propone opere di personaggi locali che si intrecciano con quelli internazionali, in una continua esplorazione tra spazio pubblico e privato, dove poter respirare le storie degli artigiani del territorio, storie di passioni che si tramandano di padre in figlio, esperti ebanisti e mastri ma anche giovani falegnami con approcci più sperimentali: stampa 3D, crowdsourcing, open design. E ancora spazi temporanei creati appositamente per eventi che mettono in relazione l’arte e l’architettura con un pubblico variegato, con i bambini delle scuole e le famiglie. Opere d’arte si intrecciano a oggetti d’antiquariato, alle antichità e al collezionismo, insieme a laboratori, incontri letterari, seminari e concerti.
Arte, cultura e creatività incontrano, a Saluzzo – uno dei dieci borghi più belli d’Italia – tradizione, territorio e innovazione, quest’ultima guidata dalla ricerca di bellezza e curiosità.
Il tema di Start 2018, che unirà Città alta e Città bassa, è la Memoria*, intesa come capacità di ricordare ciò che è stato, di rievocare il passato non in chiave passivamente nostalgica ma come reinterpretazione del futuro. Il fil rouge tra il tema e il visual di questa nuova edizione è il simbolo dell’asterisco che diventa rappresentazione immediata del concetto di Memoria, sia come ricerca in senso storico, sia come vettore nei confronti del futuro. La Memoria significa, quindi, riappropriazione dell’identità dei propri artigiani, oggetti, opere d’arte, in stretta connessione con la storia passata. Non è un caso, infatti, se Arte, Artigianato e Antiquariato hanno ancora una vetrina nazionale a Saluzzo.
Start è un evento organizzato da Fondazione Amleto Bertoni e Comune di Saluzzo. La direzione artistica è affidata a STI – Soluzioni Turistiche Integrate – che si avvale della consulenza di Stefano Raimondi, curatore presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.
start/arte – 23° Mostra di Arte Contemporanea di Saluzzo
Saluzzo Arte è la manifestazione che apre il Progetto Start e, nel segno dell’innovazione che contamina l’intero evento, quest’anno cambia pelle: ottocento metri quadrati dove esporre opere d’arte figurativa, sculture e creatività di artisti italiani negli spazi della Castiglia. La manifestazione si rivolge a un pubblico variegato, offrendo uno spaccato di arte contemporanea nelle sue diverse espressioni. Questa nuova edizione – curata da Togaci Gaudiano e coordinata da Paolo Infossi – seguirà il filo rosso della Memoria, nella declinazione di “coscienza del tempo”, e proporrà le opere di 11 artisti: Cinzia Ceccarelli, Francesca Corso, DustyEye, JINS©, Ornella Rovera, Maria Grazia Solano, Roberta Toscano, Flavio Ullucci, Luj Vacchino, Ugo Venturini, Davies Zambotti.
“Memento: ricordati!”, una coniugazione che, al di là dei più profondi significati assunti in ambiti religiosi, potrebbe essere intesa anche come pro-memoria, come un appunto o un ammonimento. Una lezione o anche il riconoscimento di un’esperienza che può valere come monito per l’avvenire.
L’allestimento anti-convenzionale di questa mostra intende rappresentare la “memoria storica” degli artisti, storicizzando lo scorrere del tempo, alla luce degli eventi emozionali che ne hanno caratterizzato il percorso artistico, anche in proiezione futura. Significativo, in ogni sala, il “Cameo” rappresentato da una fotografia tratta dall’infanzia di ognuno di loro. Un’immagine che non appartiene più soltanto al passato, ma anzi, assume un carattere dal valore iconografico, inteso a suggellare le tracce di un lungo e laborioso cammino. Un percorso in progress, che ancora procede, in divenire. In effetti, il passato, il presente e il futuro non appartengono ad una realtà tangibile, fisica, ma piuttosto ad una parte razionale della mente. Lunghi e brevi periodi.
Decenni, giorni, ore e minuti, istanti appena trascorsi, che sembrano, però, già appartenere al passato. Apparentemente, si potrebbe pensare che il tempo sia riconducibile soltanto alla breve esistenza umana, eppure è stato proprio l’uomo a conferirgli un significato più ampio ed esteso, misurandolo, per renderlo intellegibile, per distinguerlo da un naturale, quanto anonimo, scorrere degli eventi. Il tempo è la stratificazione delle esperienze passate: sensazioni e ricordi che si accrescono, progredendo costantemente, accumulandosi nel presente. La Memoria, quindi, non è ad esclusivo appannaggio dei momenti o dei ricordi che si possono confidare o trascrivere in un diario, poiché funziona autonomamente, come e quando è possibile, come una facoltà per ricordare. Il passato, invece, ci segue costantemente, conservandosi automaticamente nel tessuto del presente. Un “tessuto” che il filosofo francese Henri-Louis Bergson definì più precisamente “stoffa”.
Tutto quello che abbiamo vissuto, subìto, desiderato, sin dall’infanzia è già stato assorbito nel presente, condizionando anche le scelte per un prossimo futuro.
CHI SONO GLI ARTISTI?
Cinzia Ceccarelli
Classe 1974, laureata in Pittura e specializzata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Torino, dove vive e lavora come artista visiva e docente Fine Art. Artista proteiforme, sviluppa il suo lavoro in azioni performative, installazioni, audio-installazioni, video e fotografie, partecipando a svariati progetti espositivi sul territorio nazionale. https://vimeo.com/user51227344
Francesca Corso
Classe 1984, fin dalla prima adolescenza si appassiona alla cinematografia. Nella sua carriera artistica produce svariati cortometraggi e partecipa a molti concorsi con interessanti risultati. Si laurea nel maggio del 2010 al DAMS di RomaTre con indirizzo cinema; continua poi i suoi studi tecnico-artistici all'istituto cineTV Roberto Rossellini. Negli ultimi anni lavora come tecnico video e light designer in teatro, continuando a coltivare la sua passione per le immagini, lavorando a fianco di molti artisti della scena romana e italiana. https://vimeo.com/user8576989
DustyEye
Nascono come collettivo artistico nella turbolenza emotiva dei primi anni ’10. Partendo inizialmente con lavori fotografici di genere gotico, godono di una discreta approvazione da parte delle dark lolita e dei metallari ormai stempiati: un lavoro di quei primi tempi, “Alice in Wasteland”, è incluso nel volume Le Camere Oscure, redatto da Enzo Biffi Gentili. A marzo 2017 è avvenuto il lancio de “Il Migliore dei Futuri Possibili”, un viaggio all’interno delle crepe spaziotemporali attraverso una serie di targhe in alluminio inciso a memoria degli eventi che avranno luogo da Domani. www.DustyEye.com
JINS©
Al secolo Paolo Gillone, è conosciuto per i suoi dipinti di grandi dimensioni dai colori vivaci e netti, per i suoi disegni in bianco e nero che a volte ricoprono intere pareti e superfici o per le sue installazioni di bastoni a strisce che creano boschi naturali e mistici, ma anche per i suoi video e i suoi cartoons o per la musica che diffonde in radio e nei clubs come dj.
Ha esposto in Italia e all'estero (In Europa ma anche a NY City e Città del Messico).
http://www.jins.it
Ornella Rovera
Si diploma in scultura all’Accademia Albertina di Torino nel 1987, nello stesso anno consegue la qualifica di grafico pubblicitario al corso biennale serale, presso la Scuola d’Arte Applicata e Design di Torino. Negli anni dal 1987 al 1990 segue i corsi internazionali di tecnica dell’incisione: calcografia e litografia rispettivamente con Renato Bruscaglia e Carlo Ceci, presso l’Accademia Raffaello di Urbino e serigrafia con Matilde Dolcetti, presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. www.ornellarovera.it
Maria Grazia Solano
Classe 1969, nata a Torino e diplomata presso il primo Liceo Artistico di Torino e successivamente presso il Piccolo Teatro di Milano diretto da Giorgio Strehler. Pittrice, attrice ha creato un connubio perfetto per la sua poetica muovendosi in direzione contraria rispetto al conformismo intellettuale che oggi vorrebbe sancire la morte irreversibile della pittura.
www.facebook.com/mariagraziasolanoarte/
Roberta Toscano
Ha studiato Storia del Teatro e poi Grafica con Franco Fanelli all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Opera in campo artistico principalmente con materiali di scarto che assembla, stampa, incide, sospende, incolla. Attraverso un lavoro di ricerca articolato che la porta all’uso di vari linguaggi espressivi (video, incisione, installazione, poesia) è spinta dalla necessità di ricercare un’estetica consapevole e tendente all’autenticità.
https://www.facebook.com/pg/vialatteatorino/about/
Flavio Ullucci
Le sue opere sono il tentativo di veicolare la pittura da uno spazio canonico, la tela, verso un fuori che ha come destinazione ideale l’osservatore. Non c’è la volontà di superamento della pittura, ma solo l’aspirazione di proiettarla oltre se stessa, verso lo spettatore, in una dimensione tridimensionale più decifrabile. Il senso della sua pittura è un’implicita crociata contro la banalizzazione delle cose, un’esortazione sussurrata ad interessarsi a ciò che ci succede intorno: ‘’If you don’t care you’ll die’’. La pittura è la parte centrale delle sue opere, la tecnica è rigorosamente olio su tela.
https://www.flavioullucci.com/
Luj Vacchino
Luj Vacchino si forma all’Accademia delle Belle Arti di Torino, città in cui vive e opera, ha all’attivo diverse mostre personali e collettive. Artista di concetti del quotidiano, gioca e lascia al fruitore libero arbitrio di dare una chiave di lettura del gioco ludico che crea.
www.vacchinoluj.it
Ugo Venturini
Originario di Carrara, vive e lavora a Torino. Nell’incedere della sua esistenza non v’è nulla di più significativo dell’amore per la figlia Eleonora. Laureato in architettura al Politecnico di Torino, vorrebbe essere un Chimico. La sua produzione, sia figurativa che informale, vede come elemento centrale l’utilizzo di marmi, pietre e graniti, talvolta con inserimenti di elementi materici di diversa natura. È in grado di foggiare e manipolare a scopi artistici qualsiasi materiale comune. http://officinebrand.it/profili/ugo-venturini/
Davies Zambotti
Regista e Fotografa, ha lavorato in molti set cinematografici, tra cui “Sorelle Mai” di Marco Bellocchio, “I Galantuomini” di Edoardo Winspeare, “The International” di Tomy Tykwer. Attraverso i suoi lavori personali, ricerca e analizza l’impossibilità della certezza umana, utilizzando il video e la fotografia come un microscopio, una lente con cui poter osservare le ombre fra gli interstizi del quotidiano. Dopo il Liceo Artistico ha studiato pittura presso l’Accademia Albertina di Torino, regia e produzione audio/video a Milano e partecipato ad una Masterclass tenuta da Marco Bellocchio. Lavora fra Torino, Milano e Venezia. http://www.davieszambotti.com/
Dal 27 aprile al 13 maggio alla Castiglia 40° Premio Matteo Olivero
Il Premio, dedicato al pittore saluzzese Matteo Olivero, esponente di rilievo del divisionismo italiano, ha coinvolto, attraverso una chiamata pubblica, artisti italiani e internazionali, senza limiti di età e di utilizzo di mezzi espressivi, alla progettazione di una mostra personale sulla Memoria, intesa come ricordi, identità, percorso storico, problematica tecnologica, smaterializzazione, eterna giovinezza, perdita e controllo, ecc.
Il vincitore di quest’anno - scelto tra oltre 300 progetti pervenuti da tutto il mondo - è il duo newyorkese Mark Barrow e Sarah Parke che ha presentato un progetto site specific e altamente poetico, in cui la Memoria è intesa come trascorrimento del tempo, definito dal movimento circolare della luce – in riferimento all’alternarsi del sorgere e del tramontare del Sole – da finestra a finestra. Il progetto sintetizza questo flusso creando composizioni che utilizzano differenti pattern ripetuti di quadrati rossi, verdi, blu e neri e, generato pixel per pixel, misura il tempo poco alla volta, “conservandolo” come la memoria di un computer.
Mark Barrow (1982) e Sarah Parke (1981) vivono e lavorano a New York. Fra le mostre personali vanno ricordate quelle all’Independent Régence, Bruxelles, all’Elizabeth Dee, New York e alla ZERO, Milano. Fra le mostre collettive si segnalano quelle alla Pace Gallery di New York e Londra, alla Kunsthalle Bielefeld, Germania, al Musée d’art Moderne de la Ville de Paris, Parigi, alla Casey Kaplan, New York, alla Galerie Perrotin, Parigi e alla Biennale di Praga. Le loro opere sono presenti nelle più importanti collezioni pubbliche del mondo – tra cui quella del Metropolitan Museum of Art, New York, del Birmingham Museum, dell’Hammer Museum, Los Angeles, dello Yale Museum, New Haven e del Walker Art Center, Minneapolis.
Oltre 300 progetti sono pervenuti da tutto il mondo: Belgio, Francia, Germania, Grecia, Israele, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti, Ucraina, etc. Un numero straordinario con un’altissima qualità degli artisti partecipanti, che dimostra come la svolta del Premio, finalizzato alla realizzazione di una mostra personale nella prestigiosa Cappella Cavassa di Saluzzo, sia stata recepita e apprezzata dalla comunità artistica nazionale e internazionale. La Giuria, all’unanimità, ha premiato il duo «per il carattere poetico con cui affronta la tematica della Memoria intesa in modo duplice, effimera e persistente, per la resa scenografica ottenuta secondo un approccio minimale e sintetico, per lo studio dello spazio in cui è inserita e per la sua capacità di evocare e rinnovare percorsi, metodologie e opere significative della Storia dell’Arte, fondendo così temporalità diverse». Una Giuria internazionale, composta da: Stefano Raimondi, Eva Fabbris, Leah Pires, Arturo Demaria e Roberto Giordana. Quest’ultimo coordinatore del Progetto insieme a Paolo Infossi. L’organizzazione del Premio è affidata all’associazione The Blank.
Inaugurazione: 27 aprile, ore 19.30 dal 27 aprile al 27 maggio nella Cappella Cavassa - San Giovanni
Project Room
Installazione artistica a cura di Istituto Garuzzo per le Arti Visive - Igav
Igav porta a Saluzzo, nello spazio del Contemporaneo che cura annualmente alla Castiglia, un artista e un’idea che si inseriranno nel solco del mese di start. Il nome dell’artista sarà svelato solamente all’inaugurazione.
Diario Persiano
L’arte contemporanea iraniana alla Castiglia di Saluzzo a cura dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive – IGAV
Visitabile dal 19 maggio al 10 giugno 2018
start/fuoriporta
Start si propone nel 2018 di “contaminare” il territorio. In collaborazione con il Comune di Barge – a pochi chilometri da Saluzzo – sarà inaugurata l’opera di green architecture “COLORI DEL PAESAGGIO Aimaro Isola”. Da un’idea di Hilario Isola, artista poliedrico, lo spazio pubblico Ex Officina Ferroviaria sarà protagonista di un’installazione scultorea che ne occuperà gli spazi interni ed esterni. L’ultimo tratto del percorso narrato su tessuto uscirà dall'edificio e le pennellate di colore si fonderanno con il paesaggio circostante in una vera e propria opera di camouflage. Il concept nasce dagli acquerelli di Aimaro Isola e l'opera si snoderà tra spazio interno ed esterno, divenendo pergolato e tetto artistico ma anche luogo di condivisione e socialità. L'installazione resterà al Comune e potrà ospitare incontri, workshop, visite guidate e spettacoli.
Aimaro Isola, architetto che opera a Torino dal 1952, città nella quale si è laureato e ha svolto in seguito una lunga attività didattica. Con l'architetto torinese Roberto Gabetti (1925-2000), Isola apre all'inizio degli Anni Cinquanta lo studio che li porta a realizzare progetti urbanistici, complessi residenziali, istituzionali e religiosi. Tra questi si segnalano il Palazzo di Giustizia di Alba; la Borsa Valori e la Bottega d'Erasmo, entrambi a Torino nel 1956; la cartiera di Mathi Canavese; il Caseificio La Tominera a Bagnolo. Alcune delle loro prime opere (in particolare la Bottega d'Erasmo), assieme a quelle di Guido Canella (19312009), di BBPr e di Architetto Associati, possono essere inserite tra le principali del "neo-liberty", movimento attivo in Italia a metà del Novecento e al centro di numerosi dibattiti critici su riviste di architettura. Successivamente Gabetti e Isola esplorano la tradizione culturale e locale, con particolare attenzione all'ambiente e al paesaggio. Questi elementi sono ripresi nel lavoro di Isolarchitetti, dove l'esperienza di Aimaro Isola si riversa su grandi 11 aree e infrastrutture, parchi urbani e insediamenti portuali, nautici, oltre che in aree residenziali e nel recupero di edifici di importanza storica e ambientale. Tra i progetti di Isolarchitetti: la nuova sede IBM a Segrate; i porti e le marine di Sarzana, Livorno, Pisa e Varazze; la riqualificazione del Museo Egizio di Torino.
Hilario Isola: nato a Torino nel 1976 è laureato in Storia dell’Arte e Museologia all’Università di Torino. Si interessa alla storia dell’arte, all’architettura e all’ambiente e alla nozione di paesaggio, utilizzando quali mezzi espressivi l’installazione, il disegno e la scultura. Predilige installazioni visivamente leggere, capaci di dialogare con lo spazio di esposizione e con il contesto geoculturale di riferimento. Dal 2003, Isola ha avviato varie collaborazioni: con l’artista e regista Matteo Norzi, con architetti, quali lo Studio LSB e lo Studio SCEG, e con compositori e musicisti, quali Enrico Ascoli e Ivan Bert. Ha presentato i suoi lavori in Italia e all’estero presso importanti istituzioni, quali il NMNM Nouveau Musee National de Monaco; Art in Generale lo Sculpture Center di New York, dove ha vissuto per qualche anno; il Canadian Centre for Architecture di Montreal; Museion a Bolzano; la David Roberts Art Foundation di Londra; il NuMu Nuevo Museo de Arte Contemporaneo di Ciudad de Guatemala; la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia; la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Ha preso parte alla 6a Biennale di Marrakesh con il progetto multidisciplinare di arte pubblica sulla nozione di abitare nomade TENTativeStructures. Ad Artissima 2016 alcune sue opere sono state acquisite dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea - CRT per le collezioni della GAM di Torino.
Dal 28 aprile al 2 giugno, domenica 29 aprile, ore 17.00 – Paolo Pejrone dialoga con Aimaro Isola, moderatrice Emanuela Rosa-Clot, direttrice delle riviste “Gardenia”, “Bell’Italia”, “Bell’Europa” e “In Viaggio” all'Ex Officina Ferroviaria, Viale Stazione 4 - Barge
start/antiquariato
un percorso nell’arte di ogni tempo
La Mostra Nazionale dell’Antiquariato, da 40 anni, è un contenitore di qualità e di fascino senza tempo in cui la città di Saluzzo si riconferma Capitale. Il gusto e la definizione di “bellezza” cambiano negli anni, ma Saluzzo resta una nicchia dove la tradizione ha radici che affondano nel secolo scorso e l’attenzione all’arte antica non è mai venuta meno. All’origine di questo successo c’è sicuramente il livello delle mostre e delle esposizioni, che si rivolgono a un pubblico esigente e interessato. A corollario degli allestimenti a cura di galleristi e operatori, una mostra sarà dedicata al prestigioso marchio di ceramiche e bambole da collezione Lenci.
Dall’11 maggio al 20 maggio alla Fondazione Amleto Bertoni - Antiche scuderie, Ex Caserma Musso
DALLA FANTASIA ALLA REALTÀ: LE CERAMICHE LENCI
Le ceramiche e le bambole Lenci sono oggetti molto ambiti dai collezionisti di tutto il mondo. Un tempo avevano segnato il gusto di una città e precorrevano un discorso culturale legato al primo dopo guerra, ispirandosi ai cambiamenti artistici europei. L'avventura secolare del marchio di fabbrica Lenci, nato il 23 aprile 1919 a Torino, sarà al centro di una mostra nella mostra, allestita nelle prime sale delle Scuderie della Fondazione Amleto Bertoni. Nell'ambito della Rassegna dell'Antiquariato, la storia di una ditta divenuta grande grazie alla passione di chi la inventò e di chi la fece crescere. L'acrostico fu coniato ad arte da Ugo Ojetti o dal poeta "Fantasio" (Ignazio Vacchetti), partendo dalle lettere che compongono il nome "Lenci", diminutivo di Helen Kônig, artista autrice delle prime bambole Lenci, nonché moglie del fondatore Enrico Scavini. Prestigiose ceramiche, panni Lenci (stoffe non tessute, prive quindi di trama e ordito, ottenute per infeltrimento delle fibre di lana cardata di pecora), bambole artistiche di grande pregio. Un'esposizione che permetterà di viaggiare nel tempo e di tornare bambini, attraverso le diverse fasi creative dei giocattoli.
Dall'11 al 20 maggio alla Fondazione Amleto Bertoni - Antiche scuderie Ex Caserma Musso
start/artigianato
un percorso tra l’artigianato e l’innovazione nei luoghi storici della città
La suggestiva Casa Cavassa, insieme agli spazi della Croce Nera e dell’Antico Palazzo comunale diventano i luoghi dove esporre oltre 20 creazioni di artigiani selezionati. Saluzzo, per raccontare il proprio “saper fare”, ha invitato gli artigiani del territorio, in particolar modo quelli legati al legno, a portare in luoghi storici, di grande fascino, una propria idea da mettere in mostra. Ecco che il filo che divide artigiano e artista si fa lieve e offre occasione per venire a contatto con la manualità che qui trova eccellenze da scoprire. Una storia legata all’artigianato che risale a fine ‘800, quando il Marchese Emanuele Tapparelli d’Azeglio si propone di acquistare l’antica Casa Cavassa per riportarla agli antichi fasti.
A Saluzzo lavorano molti artigiani e un cantiere avrebbe segnato la Città. Per allestire le bellissime sale, lo stesso Marchese si rivolge a diversi antiquari, al fine di recuperare porte e opere d’arte antiche, ma al contempo commissiona ad abili artigiani la realizzazione di mobili secondo lo stile rinascimentale, talvolta utilizzando parti di mobili antichi. Lo fa perché ritiene che la Casa Museo possa essere luogo dove presentare l’eccellenza artigiana saluzzese. Oggi, a oltre 100 anni da quel lavoro, la Città di Saluzzo ritorna a fare della bellissima Casa Cavassa, degli spazi della Croce Nera e dell’Antico Palazzo Comunale, il luogo dove esporre oltre 20 creazioni di artigiani selezionati.
La “collaterale” - FILOCONDUTTORE
La collaterale sarà il terreno fertile in cui gli artigiani locali incontreranno i loro colleghi che sono riusciti ad aggiungere un elemento innovativo nel loro lavoro. La Mostra Nazionale dell’Artigianato, infatti, non è più un luogo di mostra dell’eccellenza quantitativa e qualitativa degli artigiani del territorio ma diventa innovazione che comprende sia la componente tecnologica (robotica, taglio laser, sistemi a controllo numerico) sia evoluzioni di processo (crowdsourcing o esempi di open design). Un interessante percorso tematico caratterizzerà questa collaterale, il cui filo conduttore sarà rappresentato da un concetto molto importante: l’innovazione è sempre guidata dalla curiosità e dalla bellezza.
La prima stanza sarà incentrata sulle vecchie dime saluzzesi, che mostreranno come la memoria fisica degli oggetti sia un punto fondamentale per tramandare arti e mestieri. Il percorso proseguirà nella seconda stanza, che sarà dedicata alle soluzioni open forniture: sarà allestita una sala riunioni google avvalendosi di open desk, e una sketch chair, una sedia open source realizzata attraverso una campagna di crowdfunding su kickstarter.
Quest’ultimo progetto è nato in seno alla Japan Science and Techonology Agency, dai creatori Tiago Rorke e Greg Saul (attualmente Creative Design Technologist di Microsoft). Il percorso continuerà nella stanza successiva, dove troveremo i prodotti artigianali di Marina Huurinainen, designer di moda finlandese, che presenterà un paio di sandali di legno e un vestito delle sue ultime collezioni, finanziati con successo attraverso equity crowdfunding. Verrà inoltre presentato un esempio di reward crowdfunding: dalla Svizzera, Wood Spirits, realizzatori di sci in legno, artigianali e personalizzati, e che sono riusciti a raccogliere tramite kickstarter 38.000 euro. La quarta stanza presenterà un’ulteriore innovazione tecnologica, la robotica. Questa sala sarà intitolata: “I robots non sostituiranno l’uomo, ma collaboreranno con lui”.
Sarà esposto un Robot Collaborativo di Universal Robots, ditta danese. Infine, l’ultima stanza sarà il fulcro del filo conduttore che lega la collaterale artigianato. In particolare, dopo aver esposto le principali tecnologie a supporto delle attività artigiane, vi sarà un ritorno forte alla componente artistica e territoriale: la sala verrà allestita da Luigi Mattiazzi, scenografo, light designer, direttore tecnico in ambito teatrale e stage manager, che proporrà una forma d’arte fortemente legata alla poesia, all’arte e all’utilizzo di materia naturale e legata al territorio. Ciò per dimostrare che innovare non è soltanto tecnologia, bensì la curiosità che porta l’uomo a ri-innovare e ri-innovarsi ha sempre come ultimo fine la ricerca della bellezza, in qualsiasi forma essa sia.
Esposizione weekend mese di maggio - dall’11 al 27 maggio a Casa Cavassa - Croce Nera - Antico Palazzo Comunale
start/edu – arte educazione all'arte e laboratori per le famiglie
Nell'obiettivo di avvicinare i bambini ai linguaggi espressivi dell'arte contemporanea, il progetto start/storia arte Saluzzo comprenderà un variegato programma di appuntamenti per le scuole e le famiglie che coinvolgeranno: Castiglia e Casa Cavassa. Alle scuole verranno proposti laboratori della durata di 2 ore, dal titolo "START/ARTE – GIOCO gestiti dal personale dei Servizi educativi della ditta CoopCulture, che per vari anni ha coordinato l'iniziativa "Giornata dell'Arte", promossa dalla Direzione didattica, e che tutt'ora gestisce le attività didattiche presso i musei e i beni culturali di Saluzzo. L'iniziativa riprende gli obiettivi educativi della "Giornata dell'arte", ma sviluppa i contenuti in diversi appuntamenti anziché concentrarli in un'unica giornata.
Partendo dall'analisi dei messaggi insiti nelle opere d'arte e dei materiali utilizzati dagli artisti, gli studenti delle scuole potranno conoscere meglio i linguaggi dell'arte contemporanea, nelle loro diverse declinazioni e prospettive, realizzando inoltre un'installazione collettiva e multisensoriale, che verrà esposta nelle varie sedi espositive (Casa Cavassa e Castiglia).
Parte dei laboratori sarà progettata in collaborazione con il Centro Diurno locale "Le Nuvole", che da anni collabora con il personale dei Servizi Educativi.
27 aprile – 27 maggio nell'Aula didattica della Castiglia, centro cittadino e laboratori diffusi
MEMORIZZO, ASCOLTO, TOCCO E CREO
Laboratorio per famiglie
L'attività permetterà alle famiglie di conoscere i linguaggi dell'arte contemporanea e sarà legata a Saluzzo Arte, la cui esposizione si svolgerà in Castiglia. Attraverso una visita animata e ludica, i bambini e le loro famiglie saranno guidati dai loro sensi in un viaggio alla scoperta dei materiali e della creatività dell'arte. La visita terminerà con un laboratorio espressivo in Castiglia. Tutti i laboratori per famiglie sono rivolti ai bambini dai 4 agli 11 anni.
13 maggio, ore 16 alla Castiglia
start/visite e tour
Visite guidata a tema: PAESAGGI E STORIE TRA ‘800 E ‘900
In linea con il concetto della Memoria, Coopculture propone un percorso tematico partendo dalla Castiglia e proseguendo nel centro abitato, per vedere e paragonare Saluzzo com'era tra l'Ottocento e gli inizi del Novecento e com'è diventata oggi. La visita inizierà dalla Castiglia dove, per approfondire il tema della Memoria, aprirà eccezionalmente le porte dell'archivio storico, per scoprire immagini e documenti che condurranno i visitatori in un viaggio nel passato. La selezione di immagini d'epoca e una serie di curiosità sulla vita quotidiana contribuiranno a far riflettere sulle trasformazioni della Città di Saluzzo e sulla mutevolezza delle nostre abitudini.
Domenica 6 maggio, ore 15.30 partenza dalla Castiglia
VIAGGIO-RACCONTO - “Storie di artigianato”
Partendo da Casa Cavassa, sede principale dell'artigianato, verrà proposto ai visitatori un "viaggio-racconto" nei luoghi di Start collegando l'affascinante parte storica della Città con la parte bassa, commerciale e moderna. Il tour verrà arricchito dalla visita di luoghi inediti, raccontando un lungo viaggio tra le epoche e scoprendo le tracce che la storia ci ha lasciato.
Per info e prenotazioni visite a tema e laboratori per famiglie:
Ufficio Turistico IAT, Saluzzo - numero verde 800 392789 - mail saluzzo@coopculture.it
Sabato 19 maggio, ore 15.30 domenica 20 maggio, ore 15.30, percorso da Casa Cavassa
Start/ #com.viso – gli spazi del futuro
Spazio espositivo Amleto Bertoni
L’allestimento dello Spazio Amleto Bertoni è concepito come risultato di un programma di ricerca, scambio e collaborazione tra le realtà presenti sul territorio saluzzese. Sostenuto dalla Fondazione Amleto Bertoni e dalla Città di Saluzzo all’interno del progetto europeo #com.viso, curato da FWstudio, co-partecipato da realtà educative del saluzzese, il “museo” vuole narrare la storia di Amleto Bertoni e con lui un tratto di ‘900 saluzzese.
Lo Spazio Amleto Bertoni è progettato per essere sia un luogo di conservazione e mostra delle arti artigiane e dell’antiquariato, sia un punto di riferimento e promozione dinamico per i soggetti partecipanti e per la comunità saluzzese.
Inaugurazione - 4 maggio alla Fondazione Amleto Bertoni - Antiche scuderie Ex Caserma Musso
#SpazioGiovani
Il progetto Alcotra #com.viso, che vuole mettere in sinergia cultura e società per offrire nuovi spazi partecipati e condivisi, porta con sé un curioso incrocio tra Start e futuro. Un lavoro condiviso tra un arredatore saluzzese e le realtà giovanili più attive. La scelta di portare qui – in un workshop che precede la manifestazione – il proprio lavoro per poterlo raccontare in Start. Un workshop realizzato grazie alla supervisione e alla cura di Martina Design. Video, eventi, incontri in cui spiegare il percorso da concept a realtà, la trasformazione di un’idea in uno spazio da vivere. In maggio si apriranno le porte di una sala costruita e utilizzata dai protagonisti del futuro saluzzese.
Inaugurazione - 12 maggio alla Fondazione Amleto Bertoni - Nuova Sala Prove
start/cubodiSaluzzo
Un’opera d’arte targata Saluzzo?
A partire da un’idea piccola 8 cm x 8 cm, il curioso CUBO DI SALUZZO, Start, in collaborazione con i suoi ideatori (gli Architetti Federica Maffioli e Andrea Ruggeri), porta in piazza l’Arte. Gli artigiani, in alcune giornate di lavoro collettivo, produrranno 48 moduli in legno. Uniti in un grande evento di strada, che vedrà protagonisti tutti coloro che hanno “costruito” Start, si andrà a comporre una Saluzzo formato 8 m x 6 m. Per produrlo materiali che rimandano al territorio: legno e reti antigrandine da frutta.
Inaugurazione 28 aprile (fino al 2 giugno) in Piazza Cavour
COME MUOVERSI IN CITTA’ insieme alla card START!
start/muoviamoci con l’arte
Bus Company, VeloViso, “il Treno a vapore”, e la start/card
Saluzzo alta, il centro storico, La Castiglia, l’Antico Palazzo Comunale, San Giovanni, Casa Cavassa. In discesa, la Croce Nera, fino a Saluzzo bassa, un’area pedonale di grande fascino, la Caserma Musso. Sali e scendi che saranno legati tra loro grazie a due partner, Bus Company e CicliMattio. Una navetta il sabato, che toccherà diversi punti della Città di Saluzzo, una navetta domenicale, che si fermerà solamente nei punti START, e un bus che accompagnerà il sabato il pubblico tra Saluzzo e Barge, in direzione start/fuoriporta. Ma chi ama muoversi potrà trovare le biciclette a pedalata assistita allo IAT di Saluzzo o in Fondazione Amleto Bertoni - Caserma Musso.
Imperdibile l’antico treno a Vapore che farà muovere i suoi muscoli d’acciaio nella domenica centrale del mese dell’arte e porterà a Saluzzo oltre 400 turisti. Per accedere ai diversi servizi, e per godere della gratuità ai Musei, sarà disponibile la tessera start/card e una app appositamente creata.
start/card. Attraverso la tessera start/card sarà possibile usufruire e godere di molti vantaggi all'interno dei 5 weekend di start/storia arte saluzzo. Il funzionamento della start/card è basato sull'utilizzo del QR CODE presente sulla tessera, tramite il quale i visitatori potranno:
Accedere gratuitamente ai musei di Saluzzo durante il periodo di start, e in particolare presso start/saluzzo arte in Castiglia, start/premiomatteoolivero presso Cappella Cavassa e start/artigianato presso. Casa Cavassa e presso la Croce Nera
Accedere a prezzo ridotto alla 41° Mostra Nazionale dell'Antiquariato presso le scuderie della Fondazione Amleto Bertoni
Usufruire della navetta urbana del sabato e della domenica per spostarsi tra la parte bassa e la parte alta della Città di Saluzzo, e per due sabati del viaggio Saluzzo-Barge (in collaborazione con Bus Company)
Noleggiare le biciclette a pedalata assistita per muoversi liberamente nei luoghi di start. Il punto di partenza del noleggio sarà lo IAT - Ufficio Turismo, in Piazza Risorgimento - in collaborazione con CICLI MATTIO
Le tessere saranno distribuite ad ogni ingresso dei luoghi di start e presso lo IAT. La tessera è strettamente personale, non cedibile e completamente gratuita. Non sono richiesti dati personali per il ritiro della start/card.
Per coloro che vorranno godere di contenuti esclusivi, conoscere il programma completo degli eventi e delle mostre di start, muoversi utilizzando la mappa dei luoghi di start, sarà possibile scaricare l'app start/saluzzo. Grazie all'App sarà inoltre possibile salvare gli eventi e gli appuntamenti di start in una propria pagina personale, in modo da essere sempre aggiornati su oltre 50 eventi. L'App start/saluzzo genererà un qr code personalizzato, grazie al quale i visitatori potranno usufruire di tutti i vantaggi della tessera start/card direttamente attraverso il proprio smartphone.
Tutti gli eventi di Start sono completamente gratuiti, tranne la Mostra Nazionale dell’Antiquariato, che comprende la Mostra Lenci, il cui ingresso è ridotto per i possessori della Start/card
«Saluzzo è pronta per la seconda edizione di Start: il mese di maggio sarà all’insegna dell’arte e della storia, due elementi di cui la nostra città è orgogliosamente ricca. La rassegna è frutto della stretta e proficua collaborazione tra il Comune, la Fondazione Amleto Bertoni ed i vari attori che operano nel tessuto cittadino per sviluppare e valorizzare un territorio con un vasto patrimonio culturale, che è anche risorsa economica per la promozione locale, il benessere e la crescita della comunità. Il prodotto è Start: un contenitore ideale per le numerose proposte che spaziano dall’arte contemporanea, all’antiquariato, sino all’artigianato. Tra queste si inserisce anche il Premio Matteo Olivero, evento con una lunga tradizione alle spalle, giunto alla 40a edizione con il titolo “Ricordare la memoria”. Quest’anno, tuttavia, ha una risonanza internazionale data dalla vittoria del concorso da parte di due artisti newyorkesi che esporranno la loro opera nella cornice della Cappella Cavassa.
Consapevole dell’inestimabile valore di questo progetto, auguro a tutti i visitatori di immergersi nel tripudio di arte e storia che Saluzzo offre, per apprezzarne le bellezze del passato e le suggestioni del moderno» (Mauro Calderoni, Sindaco Saluzzo).
«Start offre a Saluzzo un intero mese da vivere all'insegna della cultura. Una vera e propria immersione nell'arte, una città che diventa museo e si mette in mostra con tutta la sua bellezza, la sua storia e la sua tradizione. Arte, Antiquariato e Artigianato e oltre 50 eventi Off sono il frutto di una fertile collaborazione tra istituzioni, professionisti e associazioni. La Fondazione Amleto Bertoni si fa motore di un laboratorio creativo in cui l'innovazione gioca un ruolo di primo piano e in cui tutti, dalle famiglie agli operatori di settore, dai turisti agli appassionati, potranno sentirsi coinvolti. E ora, start!» (Enrico Falda, Presidente Fondazione Amleto Bertoni).
«Quando abbiamo cominciato ad immergerci nell’organizzazione di Start 2018 siamo rimasti colpiti dallo smisurato potenziale che il territorio saluzzese poteva offrire: persone, idee, energie. Come Direzione Artistica abbiamo scelto quindi di metterci in ascolto: non c’era una sinfonia da scrivere su uno spartito bianco, ma un’orchestra da coordinare, con solisti che attendevano spesso solo un gesto di via per poter suonare la propria partitura. Avendo a disposizione molta sostanza da parte della realtà locale la Direzione Artistica ha potuto lavorare per aumentare la qualità delle proposte degli espositori, collocando Start in una dimensione anche internazionale, come dimostra il Premio Matteo Olivero. In fondo, l’elemento che abbiamo trovato più sorprendente di tutti è la quantità e qualità di lavoro che la Fondazione Amleto Bertoni ha profuso in questa edizione di Start, permettendo a tutti gli attori coinvolti di dare il massimo. Siamo convinti che continuando così qualcosa di davvero importante attenda Saluzzo nel prossimo futuro, e speriamo che Start ne sia un gustoso aperitivo» (Matteo Dispenza, Presidente STI e Direttore Artistico).
SALUZZO
Usa Today considera Saluzzo un piccolo mondo antico, un luogo da non perdere, che è stato inserito tra i dieci borghi più belli d’Italia. La Città che fu capitale dell'Antico Marchesato: un piccolo Stato di grande importanza che comprendeva vallate alpine e terre di pianura, sino alle Langhe e alle porte di Torino, e che raggiunse la massima fortuna nel XV secolo. Un luogo che già allora guardava alla Francia e all'Europa, culturalmente e commercialmente vivo, e che oggi si propone come capofila di una destinazione turistica da conoscere: MOVE – MONVISO AND OCCITAN VALLEYS OF EUROPE, ovvero, LE TERRE DEL MONVISO.
Saluzzo, capitale d’arte e cultura, grazie alla sua storia e alle sue bellezze architettoniche, al paesaggio e ai cibi della tradizione che rappresentano un patrimonio prezioso per il nostro paese. Un territorio in cui si respira la storia del passato ma anche quella del futuro: il turismo culturale fatto di Mostre, Festival, eventi legati al food e alla musica, si intrecciano con i castelli medievali, il centro storico cittadino con l’imponente Castiglia e la rinascimentale Casa Cavassa, l’Abbazia di Staffarda, le morbide colline caratterizzate da filari di vigne disegnate dai frutteti e le vallate alpine da percorrere a piedi o in bicicletta.
Una Città di fascino che è riuscita a mantenere il suo sapore antico restando in connessione con la contemporaneità.
Organizzazione: Città di Saluzzo, Fondazione Amleto Bertoni, STI – Soluzioni Turistiche Integrate, The Blank
In collaborazione con: CoopCulture, IGAV, Fondazione Scuola APM, Istituti Scolastici Saluzzesi