SALUZZO
"Lunedì 15 luglio, intorno alle 15, un centinaio di aspiranti lavoratori stagionali di origine africana accampati al Foro Boario di Saluzzo (Cuneo), dopo una notte e un’intera giornata trascorsa alla pioggia, ha sfilato per protesta fino al Palazzo comunale. Di concerto con le forze dell’ordine, si è deciso di ricoverarli nel Foro Boario, ma ho chiesto che la struttura fosse presidiata dalle forze dell’ordine.
Questa soluzione non può che essere temporanea poiché la struttura non è dotata di docce e bagni, quindi è inadeguata ad essere utilizzata come dormitorio. Inoltre serve per lo svolgimento del mercato agricolo e zootecnico settimanale ed altre manifestazioni di rilevanza regionale e nazionale.
L’episodio è però eclatante. Così non si va avanti. Nonostante i 600 posti letto dignitosi messi a disposizione dalla rete d’accoglienza territoriale, senza un nuovo intervento normativo che stabilisca criteri d’ingaggio della manodopera più efficaci, la nostra comunità sarà sempre esposta all’imponderabile.
Diventa sempre più faticoso gestire questa situazione. Quest’anno, poi, Cas e Sprar appena chiusi portano a Saluzzo persone nuove, senza alcun legame col territorio e con aspettative di un lavoro che molto probabilmente non arriverà per tutti.
Nell'immediato invece ho chiesto a prefetto, Questore e forze dell’ordine ogni contributo possibile per individuare soluzioni che ci consentano di liberare rapidamente il Foro Boario".
Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo