CUNEO
Riceviamo e pubblichiamo: "O.S. CONAPO, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco – Segreteria Regionale Piemonte – vuole richiamare l'attenzione sulla delicata questione del nuovo numero unico entrato in vigore in Piemonte e Valle d’Aosta da inizi 2017 con l’intento di fare chiarezza sulle polemiche attuali riguardanti il NUE112 e cercare una via unitaria per l’adeguamento dell’attuale sistema di attivazione dei soccorsi finalizzando tutti gli sforzi alla tutela della sicurezza del cittadino.
Si sottolinea innanzitutto che questa Segreteria Regionale è vicina alla famiglia del ragazzino di 10 anni che lo scorso venerdì 28 luglio 2017 ha perso la vita in un tragico incidente nell’Alessandrino e si rammarica per le strumentalizzazioni da parte di qualche testata giornalistica che hanno fatto seguito all’accaduto. Infatti, già in data 30 giugno 2017 a Torino, il Conapo insieme ai sindacati di Polizia e di Infermieri 118 hanno tenuto una conferenza stampa in cui sono state invitate le forze politiche, gli organi di stampa e la popolazione tutta per segnalare alcune criticità e problematiche emerse con l’attivazione del nuovo numero unico in Piemonte.
Premesso che tutto ciò è frutto di alcune decisioni politiche/organizzative prese precipitosamente – in quanto l’Italia è stato l’ultimo Paese Europeo ad aver adottato il numero unico di emergenza dopo aver subito una condanna dalla Corte di Strasburgo nel 2010 – anche nelle Regioni Piemonte e Valle D’Aosta, a partire dal 2017, si è scelto di seguire un modello già sperimentato e attualmente in uso in Lombardia, Liguria e nella Capitale (solo per i prefissi 06).
Tale modello prevede che le chiamate di soccorso effettuate dal cittadino vengano indirizzate a un call center laico che trasferirà tale chiamata ad un operatore di secondo livello del servizio richiesto (118 oppure Vigili del Fuoco oppure Carabinieri oppure Polizia) il quale effettuerà quanto di sua competenza, inclusa l’intera gestione del soccorso. Questo modello implica costi elevati poiché comporta la creazione di un’ulteriore struttura, ovvero la sala operativa laica – dati ricavati ( ddg 2013/270 rif. Varese e 2014/16 rif. Milano) dall’osservatorio NUE112 dicono che il costo annuale di tre call center laici è di circa 10.000.500 euro.
Questa O.S. Conapo, da quando è stato attivato il NUE112 in Piemonte, ha riscontrato numerosi mancati allertamenti e ritardi nell’attivazione dei soccorsi da parte del call center laico o della sala operativa dell’Ente di competenza. Fino ad ora le nostre segnalazioni nei confronti degli Enti preposti sono state circa venti; ciò fa delineare un disagio per tutto il personale appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che si rammarica nel veder svolgere a Enti terzi gli interventi di sua competenza. Quest’oggi verrà depositato alla Procura della Repubblica un esposto in cui sono riportati i mancati allertamenti e i ritardi di attivazione delle squadre dei Vigili del Fuoco a causa dell’ingresso del nuovo numero unico Europeo.
Poche ore prima della conferenza stampa odierna, le altre sigle sindacali della Polizia di Stato (SIAP-SIULP- SAP) e degli infermieri del 118 (NURSIND) hanno sposato in pieno la nostra iniziativa. Inoltre anche i colleghi Vigili del Fuoco di altre Province in cui è entrato in vigore il numero unico, Varese e Roma, hanno dimostrato la loro vicinanza verso la battaglia che questa O.S. Conapo sta portando avanti con estrema determinazione.
In tutta risposta al Direttore dell’Asl CN2 Dottor. Bono, con cui questa O.S. si auspica un incontro chiarificatore, si segnala che le dichiarazioni rilasciate ad alcune testate giornalistiche piemontesi sul NUE112 non si attengono alla realtà:
In particolare, per quanto riguarda il triste evento accaduto nell’Alessandrino il Dott. Bono dichiara che: “L‟operatore ha quindi inoltrato la richiesta di soccorso alla centrale operativa dell‟emergenza sanitaria di competenza che dopo aver allertato i mezzi di soccorso di sua competenza ha allertato, in meno di un minuto, la centrale operativa dei Vigili del fuoco. Come ho già avuto modo di chiarire in precedenza, nel momento in cui la scheda con i dati dell‟intervento è stata "passata" all'emergenza sanitaria, per conoscenza, ai Vigili del Fuoco”.
Di seguito viene riportata la smentita del Segretario Regionale Conapo, Claudio Cambursano, a quanto dichiarato: “Dai dati in nostro possesso, i Vigili del Fuoco sono stati attivati ben 15 minuti dopo che la richiesta di soccorso è pervenuta al numero unico 112.
Non so dire se i tempi abbiano condizionato l’esito dei soccorsi – ha aggiunto il Segretario Regionale Piemonte, Claudio Cambursano – ma come sindacato, chiediamo che questi minuti di ritardo nell’attivare i Vigili del Fuoco, nel futuro, diventino pari a zero”.
In riferimento al contatto per conoscenza “passato” alla sala operativa VVF di cui parla il Dott. Bono – secondo quanto descritto dal “Disciplinare tecnico operativo” emanato dal Ministero degli Interni – si specifica che gli Enti allertati con scheda per conoscenza “sono tenuti ad intervenire solo se attivati dal PSAP 2 competente in via prioritaria” (in questo caso l’attivazione è avvenuta 15 minuti dopo dalla sala operativa del 118).
Inoltre, si segnala che l’affermazione del Dottor Bono “il sindacato, forte di una convinzione propria ma non suffragata a livello nazionale, dice che in altri Paesi Europei, ma a me risulti si tratti solo della Spagna, esistono centrali operative interforze con tutti i soggetti coinvolti” risulta errata, in quanto in Europa, oltre alla Spagna (Madrid), esistono centrali integrate e interforze ad Ostrava in Repubblica Ceca, in Belgio, in Turchia e nei Paesi Bassi. Da segnalare l’Awards ricevuto nel 2013 dal “One Public Safety Communication Centre” nel Nord dei Paesi Bassi, basato su Sala Operativa Integrata e Interconnessa senza operatori laici.
Infine, si fa notare anche una ulteriore dichiarazione del Dottor Bono “resta inteso che tutto è sempre migliorabile, ma al momento non possiamo dire che abbiamo problemi di ritardi. Probabilmente i Vigili del Fuoco hanno bisogno di potenziare le loro centrali operative in modo da essere pienamente operative”.
Questa affermazione è completamente fuori luogo in quanto le centrali operative dei VVF gestiscono emergenze di tutti i tipi 24h su 24h, offrendo un servizio al cittadino che varia da un classico incendio autovettura a un più complesso intervento NBCR con rilascio di sostanze tossiche e batteriologiche; in aggiunta, questa dichiarazione offende la maggior parte del personale operativo che svolge attività di sala operativa e che, nonostante le apparecchiature di non ultima generazione, lavora per ottimizzare i tempi e tutelare la salute del cittadino e i suoi beni più importanti.
La proposta di questa O.S., come già segnalato nella conferenza stampa del 30 Giugno 2017 a Torino, dal Vice Segretario Conapo Piemonte – Alessandro Basile è la seguente: “Il Soccorso tecnico urgente (Vigili del Fuoco) e il Soccorso sanitario (118) devono essere attivati allo stesso tempo, dalla stessa scheda per competenza, per quanto riguarda gli interventi in cui la competenza è di entrambi (questo varrebbe per tutti gli Enti che condivideranno la gestione del soccorso)”. Attualmente, secondo quanto descritto dal Disciplinare tecnico operativo, può essere attivato dal call center NUE112 solo un ente alla volta e ciò implica incertezza e rallentamenti nella gestione.
Infine, questo sindacato propone la creazione, seguendo l’esempio dei Paesi Bassi, di una sala operativa integrata/interforze e interconnessa, la quale presenterebbe tutte le discipline in un unico ambiente (Pubblica Sicurezza, Soccorso Tecnico Urgente e Soccorso Sanitario) e sarebbe senza dubbio la soluzione più idonea in Italia, ottenendo la massima resa e un minor dispendio di risorse in termini economici.”