ALBA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - All'Unitre di Bra (Cuneo) con Simona Colonna: non solo parole, ma anche musica. L'aula magna del liceo Giolitti-Gandino di Bra è affollata. Si aggiungono sedie, qua e là. Ogni piccolo spazio viene occupato. Simona è seduta: microfono, leggio e imbraccia il violoncello. Che è grande, ingombrante, ma lei lo maneggia con naturale destrezza.
Perchè per Simona Colonna, musicista di fama internazionale, “Chisciotte, il mio violoncello, da anni mi accompagna tra i suoni e non mi lascia mai!”. E si nota il dialogo tra la voce cristallina dell'artista e il suo strumento musicale. C'è talmente complicità tra loro che non mi stupirei parlasse.
Infatti spiega: “Il mio violoncello Chisciotte è un pezzo di me. E' un po' visionario perchè mi accompagna. Ed è fedele, perchè è uno strumento umano. Ha una voce molto simile a quella umana. E' vero, la vita a volte ci mette a dura prova, ma un modo per consolarci è vedere e godere delle cose belle. E ce ne sono, eccome! Il mio atteggiamento verso la vita è questo: vedere il bene, contagiare ognuno a suo modo. E' importante per questo mondo. Ma non parliamo di tristezze. Sono qui per darvi un assaggio dei 15 brani contenuti nel mio ultimo cd dal titolo “Folli e Folletti”, uscito da poco in tutti i negozi e sul web, prodotto dall'etichetta discografica Maremmano e distribuito da Ird".
“Come mai ora ti dedichi solo alla scrittura, al canto e ai concerti?” chiede un “alunno”. La lezione inizia con domande del pubblico, seguite dal concerto. Solo per noi!
“Ho fatto musica in orchestra, in formazioni da camera e come solista. Ma questo lavoro discografico è nato dal mio bisogno di comunicare col pubblico. Ecco perchè ora scrivo, canto, suono immagini, storie, personaggi, volti. Sono tornata nei miei luoghi d'origine, il Piemonte, dove sono nata per non perdere la mia identità”.
Il cd “Folli e Folletti” racconta di un viaggio in cui il suo violoncello Chisciotte erra alla ricerca della sua Dulcinea, e nel vagabondare incontra diversi personaggi, piemontesi, italiani, in situazioni tragiche, altre poetiche, altre buffe.
“Come fai a cantare mentre suoni il violoncello?” chiede una signora, incuriosita. “Effettivamente non siamo in molti a farlo. Non è semplice. Chi suona il violoncello, in contemporanea, con la mano destra tiene l'arco, e con la sinistra fa le note. Quindi c'è una indipendenza degli arti. Quasi nessuno riesce a parlarci o cantarci sopra. Anche il mio insegnante di violoncello, e ci tengo a sottolineare che studio ancora, sostiene che il mio sia un lavoro intenso”.
E per smitizzare la durezza e la fatica del suo lavoro se ne esce con la sua risata. Biricchina. Canterina. Sonora come lei, che respira ed emana melodia.
Per chi vorrà farsi incantare dal folletto che, con il suo il violoncello Chisciotte, regala magica armonia, il 25 gennaio, alle 21, ci sarà un concerto presentazione di “Folli e Folletti” alla Fondazione Ferrero di Alba. Buon ascolto.
Fiorella Avalle Nemolis