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Sì-No, ma per chiarezza chiamiamola adozione del figlio del partner

CUNEO

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Da buoni vecchietti io e Mamy, sdraiati sulle poltrone di casa nostra, commentiamo i recenti fatti e ovviamente la discussione s‘ incentra sul ddl Cirinna' e conseguenti manifestazioni pro e contro e Mamy incomincia a dire: “Dopo aver sentito Papa Francesco e viste “Family Day” e “SvegliaItalia”,  io la penso come la senatrice di Cuneo Patrizia Manassero che, su Facebook, ha scritto che ”le famiglie costruite su amore e rispetto sono tutte bellissime comunque siano composte”, tu che ne pensi?”

Le rispondo che anch’io la penso come lei quando dice “il mio approccio sarà laico, voglio che tutti possano comportarsi secondo coscienza, senza sottrarre alcun diritto ad alcuno” ma con un distinguo: “Come tu ben sai,  io sono un laico dalla testa ai piedi e a suo tempo mi sono impegnato attivamente sia  per la battaglie sul divorzio che sull’aborto; a differenza di Papa Francesco, io  non credo (come non credi tu) nell’indissolubilità del matrimonio ed è per questo che non ci siamo sposati in chiesa ma in Municipio”.

“Continuando nella mie riflessioni, pur essendo favorevole alle unioni civili di coppie anche dello stesso sesso, sulla “ stepchild adoption”, la penso come Papa Francesco e cioè la famiglia deve essere composta da genitori che siano di sesso diverso, vale a dire “uomo e donna” perché la famiglia è il fulcro e il pilastro del credo cattolico e non bisogna dimenticare (per chi crede) che Dio  creò l’uomo e la donna, e li creò maschio e femmina per procreare, non ti pare?”

Mamy scuote la testa: “Ma scusa Papy, noi abbiamo amici e amiche gay e sono coppie felici, ariose, armoniose, disponibili e socialmente aperte nell’affrontare la vita con estrema dolcezza e dignità, e quindi non vedo quale sia il problema se vogliono trasmettere il loro amore adottando il figlio/a del partner come prevede la Cirinna''.

Scuoto anch’io la testa e dopo una piccola pausa le rispondo: ”E’ inutile che me la canti, sarò datato ma la vera bellezza della nostra società è la famiglia composta da mamma, papà, figlio e figlia e perciò sono più che convinto, anche se non sono un baciapile e non vado a messa, non mi confesso e non faccio la comunione, che dobbiamo difendere ciò che Dio ha creato perché Dio è natura. Abbi pazienza, dirai che sono un bigotto miscredente, ma io la penso così!”.

Mamy mi sorride, mi prende la mano e mi sussurra: “Beh, io non ho questo problema perché, nonostante siano passati tanti anni da quando ci siamo sposati, amo  più di prima questo “bigotto miscredente” e ho la fortuna di avere una meravigliosa famiglia ; dai Papy, andiamo a dormire che è tardi”.

“Ok, Mamy, andiamo!”

Mamy e Papy

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