CUNEO
GIULIA MATTALIA E DEBORA BESSONE - Di sesso si sente parlare, in modo più o meno esplicito, molto spesso, anche se la sessualità, come aspetto fondamentale e fondante della vita, è ancora un argomento tabù. Di conseguenza, quando essa rappresenta un problema personale e di coppia può essere difficile ammetterlo e chiedere aiuto. Come ogni sintomo che si presenta nello studio di uno psicologo, anche la disfunzione sessuale può essere indice di una problematica organica o relazionale/psicologica, o entrambe.
Quando si parla di problematica organica si fa riferimento alle situazioni in cui le cause del problema sessuale sono puramente di origine fisica, come ad esempio disfunzioni ormonali, problemi alla prostata, infiammazioni nelle parti genitali e via dicendo; in questo caso il problema si presenta in tutte le circostante in cui si ha un rapporto, indipendentemente dal luogo, dalla persona o dalla situazione.
Diverso è il caso in cui la disfunzione sessuale si presenta senza una problematica organica sottostante, magari soltanto in certe situazioni, o con determinati partner. In questi casi diventa inevitabile cercare le cause del disturbo a livello emotivo e relazionale. È anche possibile che le difficoltà nei rapporti sessuali abbiano avuto inizio a causa di un disturbo organico che è stato ricoperto di significati emotivi, psicologici e relazionali e che, pur raggiungendo la guarigione fisica, ha portato con sé degli strascichi disfunzionali.
È proprio dalla considerazione che alcuni problemi sessuali non avessero cause fisiche, ma che dovessero essere affrontati prendendo in considerazione la parte emotiva e psicologica, che negli anni 60 in America nacque la terapia sessuale, poi perfezionata e arrivata anche in Italia.
I motivi per cui una persona può rivolgersi ad uno psicologo per un problema legato al sesso possono essere vari. Spesso prima di arrivare in uno studio psicologico la persona si è rivolta ad altri specialisti, magari senza successo, e possono essere questi stessi ad aver consigliato un consulto psicologico. Oltre ai problemi sessuali di coppia, alle parafilie (conosciute come perversioni sessuali), a dubbi e difficoltà legati al proprio orientamento sessuale o alla propria identità sessuale, esistono poi tutte quelle disfunzioni sessuali maschili (come ad esempio eiaculazione precoce e ritardata, disturbo erettile, disturbo del desiderio ipoattivo, etc.) e femminili (vaginismo, disturbo del dolore, del desiderio, dellorgasmo,etc.) di cui spesso le persone non sono a conoscenza.
Quando la persona si rivolge allesperto inizialmente può provare imbarazzo e vergogna, perché parlare con un estraneo di sesso, e in particolare del problema sessuale, è spesso unesperienza nuova e sconosciuta. Però, rapidamente, il colloquio con un tecnico che sa affrontare il tema della sessualità senza disagio e senza giudizio, libera dallimbarazzo e diventa in alcuni casi anche liberatorio.
La terapia sessuale svolta con uno psicologo psicoterapeuta esperto in sessuologia prevede spesso la terapia di coppia, proprio perché solitamente il problema emerge in una relazione affettiva. È importante che ci sia collaborazione da parte del partner, in quanto il rapporto sessuale è ricco di significato relazionale e come tale è importante che entrambi in membri della coppia si mettano in gioco (tuttavia questa non è una regola fissa, infatti si può lavorare anche individualmente). Nel sesso entrano in gioco molti significati, personali e di coppia: il sesso è collaborazione, entrambi i partner sono allo stesso livello e cooperano per provare piacere e far provare piacere allaltro.
Il sesso è una componente molto importante nella vita di ciascuno: già a partire dallinfanzia i bambini iniziano ad esplorare il loro corpo per scoprire come è fatto e come funziona, e questa esplorazione riguarda anche le parti genitali, scoprendo così che alcune zone del loro corpo, se stimolate, possono far provare piacere.
Come genitori non ci si deve spaventare se si scopre che il proprio bambino fa giochi atti a provare piacere o a scoprire meglio il proprio corpo, sia individualmente o con i coetanei (dello stesso sesso o del sesso opposto). Si tratta infatti di attività normali nella maggior parte dei casi. È utile tuttavia intervenire quando la masturbazione del bambino diventa compulsiva, in quanto può indicare una ricerca di attenzione, un modo per auto consolarsi, un modo per autoregolare lansia, ma può essere sintomo anche di qualcosa di più grave che è bene non sottovalutare. Nella fase puberale inizia poi ad emergere un corpo sessuale, con impulsi e attenzioni non più solo al proprio corpo ma anche a quello dellaltro, fino ad arrivare a sfociare nei primi rapporti sessuali completi.
Quotidianamente, la società invia messaggi ai giovani rispetto alla sessualità, caricandola di significati culturali, sociali, religiosi. Come educatori, genitori, o semplici cittadini, dobbiamo chiederci quali messaggi stiamo inviando ai futuri adulti rispetto a questa importante tematica, consapevoli che uneducazione sessuale non può prescindere dal tenere in considerazione limportanza della sessualità per la vita dellindividuo in tutte le sue accezioni.
Dott.sse Giulia Mattalia e Debora Bessone
Facebook: Lunettes studio di psicologia Giulia Mattalia e Debora Bessone
E-mail: lunettes.studiodipsicologia@gmail.com