CUNEO
ADRIANO TOSELLI - A Boves (Cuneo) sono stati i quarantenni ad organizzare la grande Festa delle Leve a Pasquetta. Immutabili sono stati le grandi linee del programma, con aperitivi nei vari bar cittadini, raduno in piazza Caduti, la sfilata mattutina, la messa, le foto ricordo successive, il pranzo...
Quest’anno il ruolo principale spettava ai nati nel 1978, guidati dai presidenti Annalisa Viada e Lorenzo Cerato, che hanno ottenuto quanto si erano prefissati, anche anticipando tutto il programma di un’ora e tenendo un ritmo sostenuto per tutta la cerimonia, riuscendo, finalmente, ad arrivare in chiesa in orario perfetto (o quasi).
Protagonista è stata, sin dall’inizio, la «Music Garden Band», il dj Pog di Tsr Radio Andrea Caponnetto, il gruppo «Asd SportTime Boves» con le sue ginnaste a volteggiare nell’aria. Dopo anno di pausa, è tornata, in gran forma, la Banda musicale bovesana «Silvio Pellico», con sezione di giovani percussionisti che si stanno formando nei corsi.
In piazza Italia vi è stato il canto «Nate ‘d Boves», segno del legame con la tradizione locale, come il ritorno, per tutti, ai «garofani» all’occhiello, di colore diverso per gli sposati e i "liberi" (anche se diverse leve hanno preferito lo «screziato», che va bene per tutti, scelta ideale e pratica, anche per non sbagliare i conti). Ci pare si sia riuscito ad evitare distintivi troppo estrosi o rumorosi, in una edizione composta e pacata come non mai.
Come ogni anno, hanno sfilato componenti noti ed importanti della comunità: i partecipanti si son avvicinati ai 700, tutti ad assistere e plaudire (amici, parenti, curiosi), con un ottimo tempo atmosferico grazie al quale si sono confermate le previsioni di cifre da record. Le due centenarie non hanno partecipato: una è monaca di clausura del convento cittadino delle Clarisse (che pure avevano 70 e 90 anni), l'altra è ospite della casa di riposo (entrambe son state visitate da organizzatori e rappresentanti delle «Leve»).
Come da previsioni testa al corteo, su jeep, nella solita forma invidiabile, da settantenne, vi era l’ex partigiano ed ex deportato Natalino Macario. Novantenne è il noto geometra Dante Pellegrino, che non ha rinunciato alla foto, insieme a vivaci coetanee come l’ex tabaccaia Franca Ramero e a Lucia Dutto, figlia di Donato "di San Mauro", storico e poeta (tra i cinquantenni sfilava il nipote Alessandro, editore). Per la prima volta gli ottantenni del 1938, ben una quarantina gli iscritti, con lo spirito da sessantenni, hanno partecipato alle «spese generali», da cui la tradizione esclude proprio da quella età. Tra di loro vi son personaggi come l’ex vicesindaco Giovanni Tecco, l’ex consigliere Italo Giubergia, il pittore Gino Baudino, con signora, Giuseppe Cavallo, «Liri», segretario, noto per la azienda di legnami.
Piena di personaggi volitivi è la classe 1948 (assenti per la prima volta, a nostra memoria, il professor Sergio Dalmasso e l’ex impiegato municipale Franco Cerato: restavano Diego Berra, Mario Ambrosoli, Carlo Donati). Il «1968», protagonista, dieci anni fa, con Sandro Gastinelli, di un’altra edizione memorabile, di «ritorno alle radici», capace di invitare i grandi «numeri», in legno, verniciati in azzurro, dell’età che precede ogni gruppo, oltre al regista ed all’editore Dutto, nell’affiatato gruppo figurava Romano Bellone ed il neo capogruppo alpino Fabrizio Mondino, «Mondo».
I sessantenni (leva più numerosa, erano in 70, i 40enni "solo" 67), fotografati dal loro «socio» Gian Cerato, affiancavano al giornalista Gianni Martini la neo pensionata Carla Cavallo, per anni uno dei volti più noti della cittadina Cassa Rurale ed Artigiana, ma anche un Giovanni Baudino, marito e collaboratore delle titolare della edicola di Piazza Italia. Tra i quarantenni erano il vicesindaco Matteo Ravera e il giornalista Marco Campagna, tra i sessantacinquenni figurava lo sculture rivoirese Aldo Pellegrino...
Partecipavano anche il musicista Marco Bellone, l’ex consigliere mellanese Guido Olivero, il giovane consigliere Giovanni Pepino, il cardine del Comitato frazionale di Rosbella e della Pro loco Bruno Gastinelli, il fontanellese Pierluigi Rinaudo, il ristoratore Danilo Ballario, il commerciante di legnami Antonio Cavallera, il gommista Aldo Ghibaudo (cinquantacinquenne), il presidente di «Boves Run» Elio Pellegrino. Guidava ancora la sua leva, «1973», la coordinatrice della Scuola di Pace Enrica Giordano. La messa è stata concelebrata dal sessantenne cappellano alpino don Mauro Capello.
Il Bar Centrale era eccezionalmente chiuso, essendo anche il suo titolare, Oscar Cavallera, "sotto leva", mentre la quarantenne Giulia Cerato del Bar Portico ha fatto la scelta eroica di restare aperta e di rinunciare alla festa...
Adriano Toselli