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Semafori davvero intelligenti e 'brigata dei rumori', ma in Svizzera!

CUNEO

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CLAUDIO RAO - Penso proprio che i miei amici si animino la notte (leggi qui: http://www.cuneocronaca.it/notizia.php?nID=4525). E girino per le vie ginevrine. Conoscono troppe cose che esulano dal loro quartiere. E dal loro Paese! Ieri sera Jean le Voyageur mi diceva ironicamente che i pulsanti per sollecitare il verde ai passaggi pedonali a Parigi... sono truccati! E non hanno alcuna utilità reale se non l'effetto placebo.

«Qui a Ginevra  – precisava Georges le Bon – su 2760 semafori ne abbiamo 1340 con il dispositivo per i pedoni e funzionano davvero! Se per qualcuno il tempo di attesa sembra più lungo e per altri più immediato è perché ogni incrocio ha esigenze diverse». Su Cuneo non sono sufficientemente informato e preferisco tacere ed ascoltare...

Discussioni amene e forse anche un po' campanilistiche le nostre, ma che mi sorprendono sempre. Soprattutto quando scopro che in una città come Ginevra sono previste multe, anche salate, per chi produce rumori intempestivi disturbando la quiete pubblica.

«Se gridi per la strada la multa è di 150 franchi (oggi 1 CHF = 0,92 €), ma se col clacson disturbi tutto il quartiere rischi di pagare tra i 300 e i 1.000 franchi» mi precisava qualche giorno fa Mademoiselle Lilì con un pizzico di stizza, ma subito corretta da Georges le Bon che puntualizzava come dopo le partite di calcio sia comunque concessa un'ora di tolleranza. E come sia comunque il poliziotto a valutare la gravità dell'infrazione.

Nel mio precedente soggiorno in Svizzera avevo già scoperto che esisteva una “brigata dei rumori” presso la polizia di Losanna, ma ero all'oscuro di tutti questi dettagli! Grazie ai miei amici sto scoprendo cose che non avrei mai immaginato sull'elegante città elvetica, discreta ma imponente che mi ospita. Una sobrietà calvinista che cela un'intrigante bellezza.

Una discrezione e una sobrietà che non impediscono le spese necessarie e non. Come le nuove super-auto della polizia: 4x4, Audi Q5 e perfino Mercedes. Se penso che a volte in Italia i nostri poliziotti devono pagarsi perfino il lavaggio a secco delle loro uniformi!

«Sì, forse nei Comuni limitrofi. A Thônex e a Cologny, ma non certo a Ginevra! Qui la polizia municipale circola in Golf, Opel e Skoda: facci caso Claude! », sottolineava con malcelato imbarazzo Dame Rose.

Sì, ormai ci diamo del tu. Non è facile né immediato nei Paesi francofoni, ma una sorta di empatìa ci accomuna tutti e spesso ci abbandoniamo a confidenze reciproche che taccio per pudore o per fedeltà amicale. E se qualche indiscrezione dovesse sfuggirmi nei miei prossimi articoli, confido nella benevolenza e nella deontologia dei miei lettori.

Claudio Rao

 

 

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