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Seicento anni degli Statuti di Corneliano a Palazzo Banca d'Alba

ALBA

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Gli Statuti di Corneliano, datati 3 febbraio 1416 e approvati dai signori Pierino e Gioacchino De Braida, saranno esposti nel Palazzo della Banca d’Alba (via Cavour, Alba) da sabato 24 settembre a domenica 2 ottobre nella mostra "Item statuerunt et ordinauerunt: seicento anni degli Statuti di Corneliano".

L’evento, organizzato dalla Fondazione Torre di Corneliano d’Alba Onlus e sponsorizzato dalla Banca d’Alba, sarà inaugurato con il Convegno sugli Statuti di sabato 24 settembre alle 10 e gratuitamente aperto al pubblico nei seguenti orari:

Sabato 24 settembre dalle 10 alle 20

Domenica 25 settembre dalle 10 alle 20

Giovedì 29 settembre dalle 17 alle 20

Venerdì 30 settembre dalle 17 alle 20

Sabato 1 ottobre dalle 10 alle 20

Domenica 2 ottobre dalle 10 alle 20

All’interno della mostra saranno altresì presenti pannelli esplicativi degli Statuti stessi, della storia del paese, della torre decagonale, emblema del paese, e un video girato ad hoc tra le colline roerine e i siti antichi del paese con la partecipazione di cornelianesi illustri, tra questi il ciclista Diego Rosa e il campione di palla pugno Roberto Corino.

Lo scorso inverno il proprietario Alessandro Torreri aveva donato il codice quattrocentesco alla Fondazione Torre di Corneliano d’Alba Onlus, di cui è presidente. «La Fondazione ha deciso di dar luogo ad una mostra per i seicento anni degli Statuti di Corneliano e siccome abbiamo come scopo non solo il restauro della torre ma pure la promozione della conoscenza della sua storia e di quella dei suoi abitanti, porre l'interesse su questo Codice può contribuire a darci visibilità, anche al fine di permetterle di ottenere dei finanziamenti per la realizzazione del progetto di rimessa a nuovo del monumento. Naturalmente la mostra non sarebbe stata realizzabile senza il decisivo intervento finanziario della Banca d' Alba che si è dimostrata interessata all' iniziativa» spiega il presidente della fondazione Torreri.

Durante la dominazione napoleonica, vengono "svuotati" gli archivi e l'avvocato Vittorio Torreri, allora persona di spicco nella società cornelianese, e antenato dell’attuale Torreri, decide di prenderli per evitare che vadano distrutti, e da allora sono rimasti in possesso della sua famiglia. Nel 1978 fu lo storico Giulio Parusso a tradurre gli Statuti, ma nel 1942 Margherita Calliano, studentessa all’UniversitàCattolica di Milano, trascrisse il manoscritto per la sua tesi di laurea.

Gli Statuti e la loro storia

Gli Statuti sono cronologicamente in linea con quelli degli altri Comuni limitrofi, per citare alcuni esempi : a Monteu Roero furono scritti nel 1336, a Monticello nel 1390, a Canale nel 1419 e a Magliano Alfieri nel 1420. Eppure non è detto che l’edizione attuale sia quella ultima: talvolta si facevano aggiunte. La stesura iniziò il 3 aprile 1415 per mano di otto cornelianesi distinti e per volere della comunità e dei signori. I 159 articoli degli Statuti contengono il diritto civile e penale della comunità.

 

 

 

 

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