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ANTONELLA GONELLA - Un cavallo, un divano barocco, un giardino popolato da una vegetazione lussureggiante: elementi all’apparenza diversi, ma accomunati dal materiale che li compone. Sono le creazioni realizzate in fil di ferro, segno distintivo dell’arte di Giovanni Pinosio, in mostra al Castello Reale di Govone fino al 10 settembre. Le sale del piano nobile e del piano terra ospitano l’esposizione collettiva dal respiro internazionale The forms of Lightness (Le Forme della Leggerezza) a cura di Roberto Borra e Alessandro Merlo.
Classe 1991, Giovanni Pinosio si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Invece di scalpello e sgorbia, utilizza però un filo. Di metallo. Un materiale che, forte e delicato al tempo stesso, regala tridimensionalità al disegno e permette alle figure di interagire con lo spazio circostante in una fragilità solo apparente. Nascono così anatomie di corpi, ma anche oggetti e complementi di arredo: lampadari, specchi, orologi, sedie e soprammobili personalizzati. “Lavorare col filo di ferro mi affascina – dichiara l’artista – per ciò che suscita in me: la riflessione, l’attesa, il silenzio, la relazione, l’intreccio ma soprattutto la musicalità di una linea che viene lavorata in modo armonico e continuo”.
Vincitore dei premi Project Art Lab nel 2016 e Timeraiser Italia nel 2019, Giovanni Pinosio è solo una delle voci narranti dell’esposizione che comprende le opere di artisti, caratterizzati da linguaggi e forme espressive differenti: Chen Li, Alexander Fazari, Marco Poma, Abra, Matteo Roetto, Karina Lukasik, Alberto Bongini. Insieme danno vita ad un’antologia d’arte contemporanea che dialoga attraverso i secoli con la storia del castello Patrimonio Unesco in un binomio naturale e spontaneo. L’ingresso è compreso nel biglietto di vista del castello (acquistabile in biglietteria oppure on line https://www.
Antonella Gonella