SALUZZO
Riceviamo pubblichiamo: "Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi ad un tratto, a restringersi e a prender corso e figura di fiume."
In questi luoghi si è tenuto il viaggio di istruzione delle classi seconde del Liceo Scientifico G. B. Bodoni di Saluzzo, lo scorso 10 aprile.
Inizialmente gli studenti hanno visitato alcune stanze della prestigiosa villa di Alessandro Manzoni, autore del celebre romanzo "I PROMESSI SPOSI" ; all'interno dell'edificio hanno ammirato dipinti e documenti riguardanti il famoso libro, oltre che innumerevoli cimeli dell'epoca. La villa di Lecco è circondata da un ampio parco in cui lo scrittore (che coltivava una grande passione per la botanica) amava piantare e curare numerose specie vegetali.
Dopo la visita a Villa Manzoni la gita è proseguita al convento, ora chiesa, di Pescarenico, menzionato nel romanzo. A dimostrare la correlazione tra l'edificio e le descrizioni romanzesche vi sono prove materiali : esiste infatti una pergamena all'interno della chiesa su cui si può chiaramente leggere il nome di Fra Cristoforo tra i frati che sono realmente vissuti nel convento, personaggio di fondamentale importanza per lo svolgimento della storia.
Poco lontano, vicino al ponte che congiunge le due rive e che segna il punto in cui il lago cessa e l'Adda ricomincia, si trova una grossa pietra da cui, secondo la storia, Renzo, Lucia ed Agnese sarebbero scappati durante la "notte degli imbrogli e de' sotterfugi", secondo le parole di Lucia: "Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti; addio!!"
Nel pomeriggio, con lo spuntar del sole, "in una valle angusta ed uggiosa, sulla cima d'un poggio, che sporge fuori da un aspra giogaia di monti", noi studenti abbiamo raggiunto il castello dell'innominato, attraverso una piacevole passeggiata, nonostante il pendio piuttosto erto.
Al termine delle visite, le classi si sono dirette verso il centro storico di Olate, paesello in cui si trovava la casetta di Lucia, sposa promessa.
Il viaggio ha permesso di andare a spasso con il Manzoni e di poter vedere dal vivo ciò che si era immaginato leggendo i capitoli del romanzo: un salto nel tempo tra storia, cultura e svago!".
Manuela Ribodino - Elisa Agasso
2^B
Liceo Bodoni - Saluzzo