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SALUZZO/ Studentesse del Bodoni: "La droga? I giovani devono reagire e non cedere"

SALUZZO

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"Siamo Cecilia Alberto e Clara Rolando, due studentesse del secondo anno del liceo scientifico "G. B. Bodoni" di Saluzzo (Cuneo). Insieme alle classi del biennio abbiamo assistito allo spettacolo "Stupefatto", ad opera della compagnia "Itineraria Teatro". Il protagonista è Enrico Comi - interpretato da Fabrizio De Giovanni - che fino all’età di quattordici anni riteneva le droghe un mondo proibito, concetto inculcatogli dai suoi genitori. Un giorno, però, vista la spensieratezza degli amici sotto l’effetto di stupefacenti, decise di provarli.

Ecco come Enrico entrò in un circolo vizioso che lo portò ad essere protagonista di una guerra che corrose, oltre che il suo fisico, la felicità sua e dei suoi famigliari, un mondo virtuale in cui o si vince o si perde e dove ciò che conta sono le dosi e i soldi. Fino ai ventuno anni visse una vita di illusioni, con la convinzione di non essere un "drogato" e con la certezza di poter smettere quando voleva. "Voglio intraprendere un viaggio ai confini della realtà", questo era il suo comando ipnotico che risucchiò le sue capacità ed emozioni, sottraendogli l’amore e il lavoro.

Lo spettacolo ci ha fatto capire che l’entrata in questo mondo è il risultato di una decisione personale portata dall’avere informazioni discordanti. È quindi necessario essere ben informati e consapevoli che una volta iniziato è difficile tornare indietro. La paura di essere esclusi dal gruppo e di non essere accettati porta molti giovani a seguire le scelte dei propri amici allontanandosi dalla vita reale. Abbiamo provato rabbia e tristezza nel vedere quanto sia facile accedere a questo mondo e come un semplice "sì" possa rovinare l’esistenza di ognuno".

(Nella foto, da sinistra: Alberto Cecilia, Rolando Clara)

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