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Caritas Saluzzo, avanti con l'impegno per gli stagionali superando le "polemiche"

SALUZZO

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"E' la condizione lavorativa e abitativa di centinaia di uomini che incontriamo con il progetto Presidio dal 2014 che ci chiede oggi, più che mai, di essere capaci di ascoltare e costruire dialogo con le istituzioni del territorio, le diverse forze politiche, gli amministratori locali, regionali e nazionali". Con questo impegno continua il lavoro della Caritas di Saluzzo, che partecipa con attenzione ai tavoli di discussione e concertativi, ai momenti di confronto pubblico relativi alla tematica del lavoro stagionale in agricoltura nel bacino ortofrutticolo Saluzzese, in provincia di Cuneo.

In base ai dati raccolti dal 2014 ad oggi, non solo dalla Caritas, dovrebbe essere evidente che il fabbisogno di manodopera locale nelle attività di raccolta sia ormai soddisfatto in maggioranza da lavoratori di origine straniera spesso non residenti sul territorio e che una mancanza di strumenti adeguati per "l'incontro tra domanda e offerta di lavoro" crea un'aspettativa di occupazione per centinaia di uomini ogni stagione che vivono in una condizione di profondo disagio. Questi elementi, tipici e intrinsechi anche della situazione saluzzese, dovrebbero essere oggetto della costruzione di iniziative, progetti, sperimentazioni a favore delle persone e del territorio, e non elementi di polemica politica.

Per questo la Caritas ritiene necessario proseguire il percorso di dialogo e costruzione di una rete, iniziato in questi anni e sperimentato in parte nel 2018, insieme agli attori pubblici, con la presenza fondamentale del mondo agricolo, dei sindacati dei lavoratori e con l'impegno del terzo settore. Attraverso questa rete è possibile realizzare politiche lavorative e abitative adeguate alle necessità agricole del territorio in un'ottica di diritti e dignità della persona e del lavoratore.

La Caritas di Saluzzo procederà a stagione conclusa ad un'analisi dei dati raccolti negli sportelli e a rinnovare il proprio impegno attraverso il progetto Presidio 3.0, arrivato al 3 biennio, e facendo proprie le parole del direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu pronunciate a Roma durante la presentazione del nuovo manuale "Vite Sottocosto – II Rapporto Presidio".

“Questa pubblicazione costituisce uno strumento ulteriore al fine di servire e testimoniare il Vangelo della Carità nella Chiesa e nel mondo: come insegna il Concilio Vaticano II, ribadito dal complesso della dottrina sociale della Chiesa, abbiamo necessità di sostanziare l'obiettivo primario e fondamentale del nostro agire attraverso l'affermazione basilare della giustizia; conseguentemente, in nome della giustizia e della carità, sentiamo l'esigenza di avere interventi di lunga gittata efficaci nel contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e tutelanti per le persone che ne sono vittime".

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