CUNEO
CUNEO CRONACA - "La vittoria della ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza, nel prestigioso concorso Fai "Luoghi del Cuore", può dare forza non solo a Cuneo, ma anche a tutta la provincia Granda. Finalmente, anche la nostra realtà territoriale ha potuto giovarsi di un riconoscimento culturale tra i più elevati a livello nazionale e ora serve sostenere una altra realtà che ha buone carte per avere successo, ovvero la candidatura di Saluzzo a capitale italiana della cultura 2024.
Se anche la città del Marchesato dovesse vincere, si genererebbe una grande visibilità che potrebbe portare a sinergie nuove anche tra i Comuni della provincia e tra questi Cuneo, che con il voto di dicembre in Consiglio comunale a supporto della candidatura di Saluzzo si è impegnata a sostenere tale sforzo, potrebbe giovarsene in modo particolare.
Entrambe le città hanno dato i natali a due uomini che hanno fatto la storia d'Italia, pur in epoche diverse, Silvio Pellico e Duccio Galimberti. Entrambi si sono battuti per uno scopo che dimostra come certi valori non abbiano tempo, ovvero la libertà dagli oppressori, gli asburgici nel primo caso, il nazifascismo nel secondo.
E' evidente come ci siano molte similitudini tra queste due figure che hanno condizionato molto l'epoca in cui vivevano, grazie al loro carisma ed alla capacità di fare presa sulla coscienza civica dei cittadini, dando così visibilità alle idee liberali e pro democrazia alla quale tutti noi dobbiamo molto.
Non sarebbe una buona idea gemellare queste due storiche figure, inaugurando così uno o più percorsi della libertà, che possano anche costituire, oltre ad una fondamentale iniziativa didattica per i giovani, anche una azione propedeutica per supportare la candidatura di Saluzzo 2024?
La storia di Cuneo e anche di Saluzzo è stata contraddistinta anche dalla passione civile per le idee liberali e di autodeterminazione, valori promossi sia dal Pellico che dal Galimberti, e sarebbe bene che trovassero spazio nel dossier sulla candidatura a capitale italiana della cultura, essendo tali figure di valore culturale altissimo e con pochi eguali nel panorama italiano".
Lorenzo Pallavicini, Cuneo