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SALUZZO/ Costrade Srl, la storia di un'impresa edile di famiglia da 40 anni sul mercato

SALUZZO

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Fondata nel 1979 dal geometra Franco Lovera, oggi l’azienda ha 41 dipendenti e altrettanti collaboratori esterni ed è un’impresa specializzata nella realizzazione di lavori ed opere stradali speciali, scavi e movimenti terra, acquedotti e fognature, lavori di difese e sistemazioni idrauliche, ma anche in opere di urbanizzazione, di ingegneria naturalistica e di verde, oltre che nella fornitura di ghiaione naturale, prelevato direttamente dalle cave di proprietà situate in frazione Cervignasco di Saluzzo (Cuneo), motivo che ha permesso all’azienda una maggiore competitività nei lavori di scavo e riempimento di aree commerciali per capannoni artigianali e industriali.

Vanta un portfolio di clienti che annovera le maggiori aziende private della zona e pressoché tutti gli enti pubblici locali e del territorio, dai Comuni alle Province di Cuneo e Torino, alla Regione Piemonte, Anas, Aipo, Consorzi dell’acqua pubblici e privati, Parco del Po, Comunità Montane, oltre a numerose aziende private con cui ha lavorato sia per la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi che per le manutenzioni degli stessi. Si è inoltre occupata della realizzazione delle maggiori aree artigianali e commerciali del Saluzzese, come il Pec 2000 e l’area Pignari. Tra i lavori che i Lovera ricordano con maggior entusiasmo ci sono quelli relativi alla realizzazione della Tangenziale di Saluzzo, eseguiti nel 2006 per l’Agenzia per le opere olimpiche – Olimpiadi di Torino 2006. Insieme al presidente Franco Lovera, alla guida dell’azienda ci sono i figli Elena, vicepresidente ed Enrico, direttore tecnico.

Per celebrare questo importante traguardo, reso ancora più speciale dal fatto di aver superato gli anni della crisi economica, la famiglia Lovera ha scelto di festeggiare con i collaboratori dell’azienda nella tradizionale “cena degli auguri”, momento conviviale in cui ogni anno viene assegnato il “Premio fedeltà al lavoro”, riconoscimento ai dipendenti che da più anni lavorano in azienda. Enrico Lovera, a capo anche dell’azienda agricola di famiglia, racconta: “La Costrade ha sempre lavorato nel cuneese, con manodopera locale e il nostro collante più forte è proprio il legame con il territorio che, attraverso i nostri clienti pubblici e privati, ci ha dato fiducia in questi anni, per cui abbiamo deciso, di orientare la nostra attenzione ad alcuni progetti specifici, nella fattispecie, guardando alle giovani generazioni, per i 40 anni della Costrade abbiamo donato una lavagna LIM alla scuola primaria Francesco Costa; per dimostrare riconoscenza alla comunità della Frazione Cervignasco, dove la Costrade ha sede, abbiamo concordato di realizzare gratuitamente i lavori di sistemazione del piazzale della Parrocchia e, in occasione dei lavori di ristrutturazione della Cattedrale di Saluzzo, uno dei più bei simboli della nostra Città, abbiamo donato una somma necessaria per il restauro di alcuni metri quadri (circa 65 mq) di affreschi”.

“Mio padre sognava che io diventassi un intrepido cacciatore, alpino e coltivatore diretto, mentre invece io amo gli animali, non ho fatto il servizio militare e ho creato un’azienda che costruisce strade!” ci racconta sorridendo Franco Lovera, gentleman manager, fondatore della Costrade, che non si è improvvisato imprenditore, ma ha saputo fare impresa unendo l’esperienza maturata in anni di studio e di lavoro ai talenti innati, in primis l’indiscussa capacità di saper “amministrare”, qualunque situazione gli si presentasse.

Lovera racconta la storia della sua azienda: “Da giovane fui mandato in collegio a Torino, a Valdocco, lì incontrai i Salesiani che furono un po’ la mia fortuna, perché mi diedero “le dritte” per una vita intera, una base di principi e di spiritualità solidi”. Dopo essersi diplomato geometra, sempre ai Salesiani, ma di Lombriasco, Lovera, appoggiato dalla madre Anna Bollati, donna capace e intraprendente, avrebbe voluto aprire un’attività in proprio, ma le sue spinte vennero subito frenate dal padre Antonio. Si rivolse quindi a Don Rossi, il suo ex preside e figura di riferimento, il quale gli disse: “Tu hai due cascine, una è quella di tuo padre e l’altra sono gli studi che hai compiuto: prova a farli fruttare”.

I consigli e la riflessione lo guidarono nella scelta: abbandonata l’azienda agricola di famiglia, iniziò a lavorare come geometra presso l’impresa Abrate di Vinovo e nel giro di otto anni, da manovale diventò dirigente. A ventotto anni, la svolta: dopo aver acquistato due macchinari usati e coinvolto tre uomini di fiducia si mise in proprio, aprendo la ditta “Lovera Franco”: il primo lavoro fu una movimentazione al Bricco di Venasca Peralba. Nel 1978, grazie ai nuovi leasing promossi dalla Regione Piemonte, intraprese i primi investimenti, acquistando nuovi macchinari e l’anno successivo, a Saluzzo, inaugurò l’attuale azienda Costrade (costruzione-strade, ndr), il cui logo fu disegnato a quattro mani, insieme alla moglie Marina. 

L’azienda crebbe costantemente nel corso degli anni, aggiudicandosi e realizzando importanti appalti pubblici e commesse in cantieri di clienti privati, quindi Lovera acquistò diverse cave, prima a Barge, nel Ghiandone, quindi a Monsola di Villafalletto e, nel 2005 a Cervignasco, dove si trasferì in una nuova struttura costruita accanto alla cava, che oggi vanta circa 30.000 mq, tra uffici suddivisi su quattro piani, deposito mezzi, officina e magazzino inerti.

“Siamo orgogliosi del rapporto familiare che siamo riusciti ad instaurare con tutte le maestranze – dice ancora Lovera -. Avere un’impresa significa anche saper accettare i momenti difficili e trovare costantemente nuove soluzioni: mia figlia Elena ha diffuso in azienda una frase di Einstein che abbiamo assunto come mantra, dove si descrive la crisi come la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché porta progressi e recita ‘La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura ed è nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato’. Ci guida sempre”.

Infatti, nonostante complesse situazioni congiunturali come la crisi del 2013, Costrade non ha subito contrazioni, dà lavoro a 41 dipendenti, tra amministrativi, tecnici, operai qualificati e specializzati (tutti assunti a tempo indeterminato), oltre alle maestranze occupate in conto-terzi attive nei cantieri della società, ed ha mantenuto un volume d’affari pari a 5 milioni di euro. Merito della concezione etica del lavoro che Lovera ha appreso durante gli anni trascorsi ai salesiani, e della soddisfazione che prova quando riesce a “mettere le cose a posto”, anche da un punto di vista amministrativo.
I Lovera custodiscono una grande passione per la natura e gli animali, tant’è che nel 2011, un altro progetto ha visto nascere all’interno di una cava dismessa “La gallina bianca”, un agriturismo-ristorante comprensivo di un parco popolato di moltissime varietà di animali, dai cavalli ai fenicotteri rosa, oggi noto polo attrattivo per il turismo enogastronomico.

La Costrade è da sempre iscritta a Confindustria, in cui sia Franco, che Elena ed Enrico hanno rivestito e rivestono cariche associative, Franco per lungo tempo ha fatto parte del consiglio direttivo, quindi è stato consigliere e vicepresidente di Ance, di Confidi, nonché presidente della Cassa Edile, Enrico è consigliere dei GGi Ance ed Elena è stata presidente dei GGI Ance, presidente Ance ed oggi è vice presidente di Confindustria Cuneo e Ance Piemonte e presidente della Scuola Edile.

Elena Lovera illustra gli obiettivi per il futuro: ”La Costrade è il frutto del grande lavoro fatto da mio padre, in tutti questi anni, per rendere solide le basi della “sua” impresa, io e mio fratello, come seconda generazione, dobbiamo saper apportare l’innovazione necessaria, facendo tesoro di quanto abbiamo: cercheremo di dare il meglio per portare l’azienda verso nuovi traguardi, per rimanere competitivi sul mercato, con tutti gli strumenti oggi indispensabili rispetto a tanti anni fa, compresi l’ottenimento delle certificazioni ambientale e di sicurezza. Abbiamo un’ottima squadra e siamo determinati nel portare avanti questa sfida”.

A settantadue anni Franco Lovera è inarrestabile, grande amante dei viaggi nutre il desiderio di tornare più sovente in Africa. Quale futuro per l’azienda? “È in buone mani, se ne occuperanno i miei figli”. “Alla fine della vita raccoglieremo il frutto delle cose buone - diceva Don Bosco - per ora bisogna continuare a portare fieno in cascina per poter affrontare il futuro”.

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