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SALUZZO/ Braccianti, perché è slittata l'apertura del sito di accoglienza diffusa

SALUZZO

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CUNEO CRONACA - Sull’apertura del sito della rete di "Accoglienza diffusa" coordinata dalla Prefettura nell’ex casa del custode del cimitero, il sindaco del Comune di Saluzzo, Mauro Calderoni, chiarisce: «Con la sottoscrizione del protocollo del 30 giugno, condiviso tra l'altro da Regione e con le linee attuative sottoscritte anche dal “Commissario regionale straordinario per l'emergenza migranti Comuni di Saluzzo e limitrofi”, ritenevo ben strutturata la gestione della stessa, ivi compresa la procedura per affrontare l'insorgere di casi di positività, gli isolamenti, alla luce anche delle ampie rassicurazioni espresse in Prefettura in occasione dei tanti tavoli di coordinamento degli ultimi 4 mesi. In questo contesto, quindi, non comprendo e mi preoccupano i toni allarmistici espressi recentemente da numerosi esponenti della maggioranza regionale, con riferimento alle positività al Covid-19 riscontrate la scorsa settimana. Possibile che la Regione stessa non abbia fiducia nell’operato dei propri funzionari?»

«Tali preoccupazioni mi hanno, quindi, indotto a rimandare l’apertura dell’accoglienza nella ex casa del custode del cimitero - prosegue il sindaco - e a chiedere l’ennesimo incontro urgente in Prefettura per chiarimenti sugli aspetti di competenza sanitaria, affinché vi sia la certezza che siano attuati con precisa cadenza, onde scongiurare evoluzioni critiche. Quando avrò ricevuto tali rassicurazioni, e quando tutti gli aspetti gestionali saranno chiariti, allora si potrà procedere all'apertura anche del sito di accoglienza diffusa di Saluzzo». 

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