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Si fa la "GranTanaRando" risalendo il fiume fino alle sue sorgenti cuneesi

MONDOVì

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La terza edizione della GranTanaRando, randonnée che corre lungo il corso del fiume Tanaro raggiungendo la sua sorgente ad Upega, piccola frazione del comune di Briga Alta, in provincia di Cuneo, prende il via sabato 2 giugno dalla Cittadella di Alessandria.

La GranTanaRando nasce per promuovere la creazione di una ciclovia permanente detta "GranTanaria": un percorso che si snoda su strade a bassa percentuale di traffico, la congiunzione ideale e geografica tra sorgente e foce del fiume Tanaro. La Tanaria, di fatto. Per il turismo in bicicletta, che così prepotentemente si sta imponendo nel mercato “outdoor”. Duecentocinquanta chilometri di biodifferenze per scoprire le peculiarità del Piemonte meridionale.

"In relazione al successo della prima edizione - scrivono gli Amici della Tanaria - quest’anno abbiamo voluto ancor più evidenziare il taglio turistico di questa pedalata. I partecipanti saranno circondati, durante tutto il loro lungo percorso, dalle bellezze paesaggistiche che si presentano così particolarmente differenti fra loro: la pianura verso la foce, le dolci colline del Monferrato, del Roero e dell’Albese, il vigore rude dell’Alta Langa, i castagni e i boschi della Valle Tanaro fino alle montagne che annunciano le sorgenti".

Proprio per questo motivo, la GranTanaRando ha riscosso così grande successo tra gli appassionati randonneur. Questa, di fatto è la particolarità, unica nel suo genere, della Tanaria, cornice caratteristica del sud Piemonte e dei territori che gravitano sul corso del fiume Tanaro. "Sia nel percorso dei 400 km che in quello dei 200 - proseguono - abbiamo voluto offrire ai partecipanti, oltre al lato paesaggistico, anche un'esperienza gastronomica che possa aiutarli ad affrontare le pedalate e i dislivelli".

Abbiamo la fortuna di avere un grande patrimonio di strade asfaltate con bassa percorrenza di veicoli. Se a questo uniamo il nuovo settore in crescita delle biciclette con pedalata assistita, che di fatto abbassano in modo radicale l’handicap causato dalla nostra orografia, si potrà puntare a quote di presenze turistiche molto, molto importanti. E’ naturalmente necessario, parallelamente a tutto questo, essere pronti a fornire i servizi richiesti da questo settore di turismo: ospitalità specializzata, cultura e siti storici aperti, turismo della memoria ed accoglienza in linea con le tradizione dei nostri territori.

"I miei nonni - ricorda Pietro Contegiacomo degli Amici della Tanaria - mi raccontavano che i vecchi di casa erano soliti preparare la tavola con un posto in più. Volevano essere pronti per poter accogliere un amico, un viandante, un pellegrino. Nessuna pomposità, regalare però due parole, un racconto ed un buonissimo menù famigliare. Ecco, di fatto è questo l’obiettivo della GranTanaRando e del programma turistico del progetto Tanaria: bellezze naturali, profumi e gusti inconfondibili, sorrisi ospitali e condivisioni di tradizioni. Il resto lo fanno i nostri coraggiosi “randagi” che, senza pensare ad una classifica o ambire ad un premio, affrontano con spirito serio, ma pronto ad aprirsi ad un sorriso, il bellissimo percorso".

Si parte, dunque, dal Monferrato, nella splendida cornice della Cittadella di Alessandria e, seguendo sempre il Tanaro, si passa ad Asti e poi, dopo le splendide colline del Roero, si entra in Langa passando dinanzi al Duomo di Alba, poi Castiglione Falletto, giù verso Barolo e Monforte. Si arriva in Alta Langa attraversando Roddino, Murazzano e Bossolasco fino a Paroldo per poi scendere a Ceva, dove quest'anno sarà organizzato il ristoro. Da qui inizia l'ingresso nella Val Tanaro pedalando a destra ed a sinistra del fiume fino ad Ormea per poi salire, da Ponte di Nava, alle origini del Tanaro verso Viozene fino a Upega. Giro di boa e ritorno di nuovo in Val Tanaro e poi, dopo Ceva, Niella Tanaro, Carrù, Bene Vagienna passando per Cherasco ed arrivando nella capitale di Slow Food, Bra. Si prosegue per Asti e si ritorna ad Alessandria per il meritato pasta party sempre organizzato all’interno della Cittadella. Tutte le “tappe ristoro” saranno una sorpresa di gusti locali ed accoglienza tipica di questi territori.

Sempre aperto ufficialmente alla partecipazione delle “hand bike” ed altre tipologie di biciclette delle specialità paraolimpiche. Quattro tappe, quindi, ma sul percorso inverso a quello tradizionale della GranTanaRando da Upega a Paroldo, poi Alba, Asti e infine Alessandria nella Cittadella. Ci sarà un mezzo di supporto specifico per questi atleti che sarà a disposizione per ogni evenienza. Una GranTanRando accessibile ed aperta a tutti, per il piacere di “percorrere e non per correre”.

Un'idea di Pietro Contegiacomo che concretizza, in questo modo, il progetto di un territorio chiamato Tanaria (www.tanaria.piemonte.it - www.grantanarando.com).

 

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