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Russia-Ucraina: "La Commissione Verità e Riconciliazione di Mandela esempio da imitare"

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CUNEO CRONACA - "In queste settimane si è discussa la questione di portare il leader della Federazione Russa, Vladimir Putin, di fronte al tribunale internazionale di giustizia dell’Aja per crimini di guerra, sull’esempio di quanto è avvenuto in passato con altre figure, ad esempio l’ex premier serbo Milosevic per le guerre nei Balcani. E’ chiaro che la Federazione Russa abbia violato diversi trattati internazionali con l’intervento militare unilaterale sul suolo di una nazione indipendente e regolarmente riconosciuta dalla Nazioni Unite.

Tuttavia, tale questione appare assai complicata, dal momento che la giurisdizione di tale corte di giustizia vale solo per i paesi che hanno deciso di accettarla. La Federazione Russa non l’ha mai fatto e quindi, legalmente, non ha l’obbligo di cooperare con la corte o consegnarle gli indagati per sottoporli a un eventuale processo per crimini di guerra e il seggio permanente nel consiglio di sicurezza dell’Onu (e il relativo diritto di veto) garantisce ai russi una posizione di vantaggio giuridico.

Un cessate il fuoco basato su giustizia sommaria e poco ponderata sarà come avere un armistizio a tempo, col rischio che possano riprendere le ostilità militari anche in poco tempo. Serve un modello, nell’ambito dei negoziati tra Ucraina e Federazione Russa, che porti ad una “bonifica” dei rapporti tra due nazioni che hanno molte più cose in comune di quante le dividano.

Vi è stato un esempio proveniente dal Sudafrica da parte di un grande leader, Nelson Mandela, che potrebbe aiutare a avere un reale miglioramento dei rapporti tra queste due nazioni. Nonostante il regime dell’apartheid abbia rappresentato un sistema razzista e criminale, con continue violenze e soprusi contro milioni di persone, Mandela rifiutò ogni vendetta e, al contrario, promosse un organismo come la Commissione della Verità e della Riconciliazione. 

Tale ente ebbe lo scopo di far emergere in modo obiettivo e non parziale quanto era stato commesso in Sudafrica  durante l’apartheid, puntando ad un concetto di giustizia riparativa in cui si acquisisse, da parte del popolo sudafricano,  l’importanza di ricordare sì quanto era accaduto ma anche di conciliare le due anime del paese, quella bianca e quella nera, e di condannare alla fine politica ogni estremismo, sia bianco che nero. La grandezza di Mandela fu quella di costruire un vero dialogo tra carnefici ed oppressi e se in Sudafrica non si è arrivati ad una guerra civile lo si deve proprio anche ad opere come quella della Commissione verità e riconciliazione.

Se tra Ucraina e Federazione Russa si saprà fare qualcosa di similare, magari con una mediazione europea che favorisca un allentamento delle tensioni e punti a migliorare le condizioni di vita economiche e sociali dei due paesi, allora potrà, forse, esserci un reale miglioramento delle relazioni tra i due paesi.

In caso contrario, ovvero una giustizia sommaria che veda le cose in modo troppo parziale, si potrà forse ottenere un armistizio, ma la miccia del conflitto non si spegnerà e l’incendio potrebbe nuovamente divampare".

Lorenzo Pallavicini, Cuneo

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