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Il Rotary Bra dona la prima pianta del "bosco urbano" che migliorerà l'aria cittadina

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - "E' stata una cerimonia sobria - spiega la professoressa Margherita Testa, già docente e presidente del Rotary Bra - la messa a dimora della prima pianta nel bosco L'albero della vita, sponsorizzato dal Club di Bra, ed è avvenuta alla presenza di rappresentanti del Rotary e dell'Aministrazione comunale".

Qual'è l'area destinata a questo progetto?

"L'area, messa a disposizione dal Comune, si trova fra viale della Costituzione e strada Falchetto, detta zona Naviglio, ed è un progetto pluriennale di ampio respiro che già prevede in quel quartiere la creazione di un'area verde".

Le motivazioni del Club di Bra per questo progetto?

"Il Rotary Club Bra, che vuole essere un motore della vita sulla Terra, si impegna nei limiti delle sue possibilità per il cambiamento e la sostenibilità. L'emergenza climatica che già ci tocca da vicino in varie forme, insieme all'emergenza sociale dovuta alle eccessive diseguaglianze e all'aumento della povertà, è una delle più gravi del nostro tempo. Mancano solamente 12 anni al momento in cui la temperatura media a livello globale sarà di 1,5°C più alta dell'era pre-industriale e potrebbe raggiungere la soglia di +2°C: respiriamo aria inquinata, polveri sottili e siamo più deboli di fronte alle epidemie".

Come prenderà corpo questo progetto?

"Con la realizzazione di un bosco urbano, per migliorare la qualità dell'aria, abbassandone il tasso di anidride carbonica. Lo scopo è di esortare sia i soci del Club, sia la cittadinanza, ad adottare uno o più alberi. Un impegno collettivo verso la bellezza e la sostenibilità, per trasmettere a tutti un messaggio di generosità e lasciare alle generazioni future un mondo più pulito e giusto. Le piante sono tra i primi organismi viventi del pianeta, sono legate al nostro destino, ci donano nutrimento e benessere psicofisico, ispirano lo studio botanico, l'immaginario e il sogno, sono monumenti della natura, sono fonte e simbolo di vita".

Professoressa Testa, dice bene, è stata una cerimonia sobria, immagino: volti coperti dalle mascherine, occhi pieni di speranza verso il futuro, tuttavia ben rappresentata dalla presenza del piccolo Gregorio Falca, nipote del socio rotariano Andrea Gili.

"Infatti, il bosco viene idealmente dedicato a 6 bimbi, figli o nipoti di soci del Club, nati in questo anno 2019-2020".

Qual'è il significato più profondo dell'Albero della vita?

"E' un atto di speranza, un augurio e un ricordo: cresceranno insieme, neonati e alberi, e testimonieranno lo stesso legame tra fecondità e felicità, parole che hanno la stessa antica radice e lo stesso genere femminile, generoso per natura, ovvero capace di dare origine alla vita e ai suoi valori".

Una definizione della felicità?

"La felicità, come dice John S. Mill, non la troviamo se la cerchiamo solo per noi, ma se ci dedichiamo a qualcosa di utile per l'umanità possiamo trovarla lungo la strada. E impegnarsi per il bene comune, servire al di sopra dell'interesse personale, è il grande ideale rotariano".

Non smetterei mai di ascoltare Margherita Testa, è un'oratrice che incanta: come si porge verso l'interlocutore, esaustiva, suadente, accattivante, un linguaggio sciolto, armonioso e gentile, come la sua persona.

Fiorella Avalle Nemolis

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