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Romina Trova, infermiera al S. Croce di Cuneo, volontaria in Nepal

CUNEO

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Mercoledì 7 ottobre partiranno per Katmandu, in Nepal, nazione colpita da un tragico terremoto il 25 aprile scorso, i primi 4 infermieri e volontari delle Aziende Sanitarie della Regione Piemonte che prendono parte al progetto Emergenza terremoto Nepal presentato da Madian Orizzonti, la Onlus dei padri camilliani di Torino, in risposta al Bando per il personale sanitario dipendente dalle strutture sanitarie pubbliche del Piemonte disponibile a svolgere attività di volontariato all’estero.

Con il progetto - che vede coinvolti fino al prossimo dicembre 10 tra medici e infermieri dipendenti delle Aziende sanitarie piemontesi - si vuole rispondere alla fase post emergenza del terremoto che ha colpito il Nepal mettendo in atto una serie di azioni che, sotto la supervisione della Caritas India e il coordinamento locale della Camillian Task Force (CTF), possano incrementare l’accesso ai servizi medico sanitari da parte della popolazione locale e supportare medici e infermieri nepalesi nelle azioni di diagnosi, cura, formazione e prevenzione.

Come per l'emergenza post terremoto ad Haiti del gennaio 2010 anche per il Nepal Madian Orizzonti si candida ad assistere la popolazione locale colpita dall'evento sismico dell’ aprile 2015.

Ad Haiti gli interventi di medici, infermieri, fisioterapisti hanno permesso non solo di salvare molte vite ma anche di intraprendere iniziative di educazione in ambito sanitario. Le iniziative di sensibilizzazione della popolazione piemontese verso uno dei paesi più poveri al mondo hanno permesso di raccogliere direttamente e indirettamente fondi per il miglioramento di strutture ospedaliere esistenti e di costruirne di nuove.

Madian Orizzonti si propone di continuare quanto intrapreso nel 2010 mettendo a frutto l'esperienza realizzata in un contesto geograficamente diverso ma socialmente molto simile come il Nepal (l’indice di sviluppo umano vede il Nepal al 145 posto su 187 Paesi censiti, il Pil Procapite è di 1.500 dollari all’anno mentre Haiti si trova al 168 posto con un Pil pro capite di 1.300 dollari all’anno), di elevata frammentazione territoriale e con servizi sanitari insufficienti e inadeguati, che riflettono le più basse condizioni di salute fisica rispetto ad altri paesi più avanzati della stessa regione e del Sudest asiatico.

I primi quattro infermieri che partiranno e che si fermeranno in Nepal per un mese sono: Elisa Bizzi delle Molinette, Romina Trova del Santa Croce di Cuneo, Michele D’Armiento del Mauriziano e Giorgio Sessa, infermiere domiciliare dell’ASL 3.

I quattro faranno base a Katmandu ma si sposteranno nelle mobile clinic approntate nel distretto di Gorkha e di altri distretti colpiti dal terremoto. L’obiettivo generale è di migliorare le condizioni sanitarie e facilitare l'accesso alla prevenzione e all'educazione sanitaria in un territorio devastato dal terremoto.

Attraverso le mobile clinic si effettuerà 3 volte al mese una missione di 2 giorni per ognuno dei distretti coinvolti nel progetto raggiungendo le zone più remote del paese dove l’accesso alle cure ed ai farmaci è inesistente. Nell’ambito di tali missioni si prevede di realizzare contestualmente un’attività di formazione volta a sensibilizzare la popolazione locale su norme igieniche, sulle principali cause e relative cure di malattie maggiormente ricorrenti.

Il progetto è finanziato con risorse della Onlus Madian Orizzonti e della Camillian Task Force (India e Italia), la Regione Piemonte garantisce l’aspettativa retribuita al personale delle aziende Sanitarie Piemontesi e la Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi la copertura del costo dei voli aerei.

Madian Orizzonti opera in Georgia, a Tbilisi con il centro per i Disabili “Lasha” San Camillo, inaugurato il 21 luglio 2012, che ospita 50 ragazzi nel reparto di terapia occupazionale, 100 in quello di fisioterapia e dove saranno assistiti permanentemente 40 ragazzi e con un poliambulatorio, il Redemptor Hominis che offre cure e assistenza medica a 400 persone. A Khisabavra con una scuola materna e con una fattoria che produce latte a carne e a Shavshvebi con la Casa della Nonna che assiste i minori profughi della guerra del 2008 tra Georgia e Ossezia del Sud.

In Armenia, a Ashotsk con un ospedale, il Redemptoris Mater costruito dopo il terremoto del 1988, che con 110 posti letto offre cure e assistenza medica agli abitanti di 25 villaggi e con 21 ambulatori medici sparsi nelle zone montane dell’omonimo altopiano per offrire medicina di base a più di 25 mila persone. In Argentina a Cordoba con una scuola materna ed elementare, un doposcuola per adulti, un laboratorio di cucito e una scuola calcio.

Infine ad Haiti dove è presente sin dal 1994 sia a Port au Prince – con il presidio socio sanitario Foyer Saint Camille e con la scuola primaria e secondaria Saint Camille che a Jérémie con l’Ospedale per la cura delle lesioni cutanee Saint Camille.

A questi Paesi dal 2013 si sono aggiunti: l’India nello stato di Andhra Pradesh, dove una piccola comunità di Suore di San Luigi offre protezione, cibo e istruzione a ragazze orfane; l’Indonesia a Maumere, nell’isola di Flores, dove si sta costruendo un centro di accoglienza e di assistenza medica e ambulatoriale per studenti; il Kenia a Karungu dove a fianco del Saint Camillus Mission Hospital, il centro nutrizionale per orfani Dala Kiye, una scuola primaria e secondaria per 500 bambini, si stanno realizzando delle case Famiglia per bambini orfani malati di AIDS; le Filippine nei villaggi di Osmena, Marabut e Samar dove grazie alla Fondazione La Stampa - Specchio dei Tempi si sono costruite e restituite alla comunità locale le barche da pesca che il tifone Yolanda ha portato via all’inizio di novembre 2013.

Info Alessandro Battaglino info@madian-orizzonti.it 011539045.

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