Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

"Ritorno a Deir Mar Musa" di Ivo Saglietti: la mostra fotografica al Castello Reale

ALBA

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - ll Comune di Govone promuove la mostra fotografica Ritorno a Deir Mar Musa. L’utopia di Padre Dall’Oglio di Ivo Saglietti, allestita nella Sala Mostre del Castello Reale, in collaborazione con l’Associazione Govone Residenza Sabauda, Govone Arte e il Centro di promozione Culturale Govone e il Castello.

Si è pensato per celebrare Ivo Saglietti un grande fotoreporter di dedicargli in contemporanea due esposizioni proprio nel territorio dove ha trascorso la sua giovinezza. La mostra fotografica al castello Reale di Govone, dedicata ad un progetto e ad un libro, si inaugura con qualche giorno di anticipo rispetto alla retrospettiva di Alba Ivo Saglietti Lo Sguardo Nomade che aprirà ad una settimana di distanza.

Ivo Saglietti nasce a Tolone ma trascorre la sua adolescenza ad Alba e nel 1975 inizia ad occuparsi di fotografia fino a diventare fotoreporter. È nel 2000 che l’editore Mario Peliti gli propone di fare un reportage sul gesuita Padre Dall’Oglio che sarebbe diventato uno dei suoi più cari amici una delle persone più belle che Ivo abbia mai conosciuto e dal quale nasce il primo libro “Sotto la tenda di Abramo” (ed. Peliti).

A dieci anni di distanza, nell’anniversario della scomparsa di Padre Paolo Dall’Oglio avvenuta nel 2013, Ivo Saglietti torna simbolicamente a Mar Musa, come per riallacciare un dialogo bruscamente interrotto e rileggere quell’esperienza, insieme umana e fotografica, interrogandosi sul suo significato. Con l’editore Emuse pubblica, nel 2023, il libro Ritorno a Deir Mar Musa. L’utopia di Padre Dall’Oglio.

La mostra fotografica racconta del dialogo possibile tra le religioni nella comunità fondata da Padre Paolo Dall’Oglio nell’antico monastero Deir Mar Musa el-Habasci (San Mosè l’Abissino) in Siria. Luogo di ospitalità e di scambio interreligioso cattolico e musulmano abbarbicato sulle montagne della Siria. I monaci fotografati da Ivo Saglietti sono uomini e donne di diverse chiese e di diversi Paesi, che sperimentano quotidianamente le difficoltà e la ricchezza della diversità, dimostrando che Dio è uno e si può vivere insieme nella sua fede, indipendentemente dalla religione che si professa. Il bianco e nero intenso di questo lavoro, che documenta dall’interno la vita della comunità nel suo quotidiano, ben rappresenta il contrasto di luci e ombre di due mondi in perenne conflitto ideologico, che nell’enclave di Deir Mar Musa el-Habasci trovano invece un luogo di dialogo e di costruttivo confronto.

La mostra mette in evidenza la conversazione tra Ivo Saglietti e abuna Paolo che nasce dal comune sentimento di appartenenza al viaggio, dall’attrazione per il Medio Oriente, dal disarmante mistero della tenerezza di un dialogo davanti a una tazza di caffè. La fotografia sappiamo bene che è memoria e la mostra conferma l’intenzione di ricordare e di far sapere chi erano Padre Dall’Oglio e Ivo Saglietti. Un incontro e un confronto tra due uomini diversi per origine, formazione ed esperienze, ma animati da un comune sentire e da un’amicizia tanto inaspettata quanto profonda che non smette di emozionarci. Ivo ha sempre dichiarato: “L’amicizia ti cambia dentro: ti rimpasta nella relazione sociale, culturale e spirituale. Si tratta, per dirla con Massignon, d’inserirsi nella linea di destino dell’amico".

La curatrice Tiziana Bonomo ha selezionato insieme a Federico Montaldo dell’Archivio Saglietti e Grazia Dell’Oro della casa editrice Emuse le circa 30 immagini in b/n dell’esposizione ricordando il collegamento con la mostra di Alba che verrà inaugurata il 24 aprile nella Chiesa di San Domenico. Le due mostre saranno visitabili nel periodo tra aprile e maggio. L’organizzazione ringrazia sentitamente il Comune di Govone per l’opportunità e l’ospitalità in uno dei castelli reali più belli del Piemonte.

VIDEO