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Rifiuti: passare o no al porta a porta?

MONTAGNA

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ELISA AUDINO - Envie, Consiglio comunale: sedici punti all'ordine del giorno discussi in esattamente trentun minuti. Il tema, ancora una volta trattandosi di fine aprile, è prevalentemente il Bilancio e, quindi, anche l'approvazione delle tariffe IMU, TASI e TARI.

Un Consiglio quasi da annuncio preserale, se non fosse per gli interventi della minoranza e, in particolare, di Andrea Ribotta che, di fronte alla conferma delle percentuali IMU, TASI e TARI, si domanda: 'Non sono cambiate perché avevamo già il massimo delle percentuali previste. Perché non possiamo diminuirle?'

Sulle prime il vice-sindaco Aimar risponde che il mantenimento delle quote è dettato dalle necessità finanziarie: gli stessi contributi regionali a fondo perduto non riguardano più il 100% delle spese, ma vanno sempre integrati. La Tari, dice, è diminuita, anche se meno dell'1%, tariffa peraltro anche questa superiore a quelle di altri Comuni limitrofi, come Revello o Paesana - quest'ultima applica il minimo, ad esempio.

Ma Ribotta incalza, riportando la questione proprio sulla Tari: perché non passare al porta a porta? Qui la maggioranza è in disaccordo. Aimar sostiene che il costo, data la particolare distribuzione geografica del territorio, non farebbe che aumentare la tariffa e che l'unica soluzione per aumentare la differenziata - diminuendo, così, la tariffa - potrebbe essere la videosorveglianza delle aree di raccolta. Altro costo, però, e, pertanto, scartato.

Interviene Balangero, maggioranza, a sostenere il porta a porta, questa volta per una questione di servizio che, dice, al  momento non c'è: i cassonetti sono sempre pieni, a volte svuotati dopo due settimane. Ma niente da fare, anche per Mellano è una questione da prendere così com'è: sia l'impossibilità di diminuire le tariffe sia quelle di sensibilizzare maggiormente la popolazione alla differenziata.

Entrambi, maggioranza e minoranza, sembrano ignorare due punti fondamentali: la possibilità di avviare un discorso di carattere educativo, con serate e incontri ad hoc con la popolazione, e il fatto che Envie, come anche Paesana, a breve sarà comunque obbligata a passare al porta a porta per effetto di una legge regionale.

Sulle addizionali IRPEF - anche qui Envie è uno dei Comuni più onerosi - volano le accuse di Mellano: è 'la cattiva amministrazione' di Ribotta, Sindaco precedente, ad averli messi in condizione di dover affrontare spese non previste, come quelle per la Casa di Riposo.

A chiusura, Mellano esprime soddisfazione per il risultato positivo dell'esercizio, che si porta a casa circa 282 mila euro (530mila è, invece, l'avanzo totale), di cui, però, solo una parte utilizzabile per la solita legge di stabilità. E, a questo punto, ci si chiede se non possano assorbire in parte un alleggerimento delle tariffe delle imposte comunali.

Elisa Audino

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