Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Rete Scuola in Presenza provincia di Cuneo: "In piazza il 10 aprile se non verremo ascoltati"

CUNEO

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - "In due decreti depositati, il Consiglio di Stato, a firma del Presidente della Terza Sezione Franco Frattini, ha respinto l’appello del Governo contro le  ordinanze cautelari emesse dal TAR del Lazio ottenute dai genitori e studenti del Comitato A scuola! di Milano e del Comitato Ri(n)corriamo la scuola di Firenze contro il DPCM 2 marzo 2021 relativamente al meccanismo di sospensione automatica della didattica in presenza, anche in zona rossa.

In entrambi i ricorsi, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio aveva ordinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 26 marzo 2021 di riesaminare, con più congrua e adeguata motivazione, le misure impugnate entro il 2 aprile 2021, decisione ribadita dal Consiglio di Stato. Dagli atti appare "una irragionevolezza della disposta istruzione a distanza senza distinzione di aree territoriali né di classificazione ai fini della diffusione del contagio".

Inoltre, dai documenti scientifici depositati dalla stessa Presidenza del Consiglio, “emergerebbe la non forte influenza delle attività di istruzione in presenza ai fini della diffusione del contagio". Per questo motivo non apparirebbe razionale la “priorità assegnata alla precauzione sanitaria, a fronte della grave compressione del diritto all’istruzione, anch’esso costituzionalmente tutelato". Il Governo dovrà quindi rivalutare e motivare le sue decisioni in materia di chiusura della scuola con adeguati e motivati dati scientifici, in modo trasparente e coerente. 

La Scuola per tutti i bambini e le bambine, le ragazze ed i ragazzi è Salute. Su questo punto tutti i comitati, le associazioni, i gruppi informali di genitori della Rete Nazionale “Scuola in Presenza” si sono uniti nelle ultime settimane per lanciare un grido d’allarme a difesa delle future generazioni. In diversi territori della Penisola il ricorso alla didattica a distanza è stato l’unico provvedimento utilizzato per arginare il contagio senza addurre studi scientifici e dati.

Di fatto in tutto il Paese gli adolescenti sono dietro ad uno schermo da più di un anno e in alcune Regioni questa sorte e’ addirittura toccata ai bambini delle classi del primo ciclo d’istruzione. La società civile esorta il Governo a tener conto delle decisioni del Consiglio di Stato per mettere un freno alla pandemia educativa attualmente in corso. Siamo pronti a scendere di nuovo in piazza in una grande manifestazione nazionale il 10 aprile se non saremo ascoltati!".

La Rete Nazionale «Scuola in Presenza», rigorosamente apartitica e trasversale, raggruppa al momento oltre 30 comitati e associazioni di genitori, insegnanti e studenti di tutta Italia che già da mesi stanno collaborando e si stanno impegnando a favore della scuola. Insieme rappresentiamo oltre 40.000 aderenti e sostenitori che hanno a cuore il futuro del Paese.

La Rete chiede alle istituzioni di riconoscere che l’istruzione è un diritto fondamentale ed essenziale che deve pertanto rimanere svincolato dall’automatismo delle “zone a colori”. Le Istituzioni si devono adoperare per mettere in atto rapidamente tutte le misure necessarie allo svolgimento delle lezioni in sicurezza e in presenza per ogni ordine e grado di istruzione. La scuola deve essere l’ultimo luogo a chiudere in caso di picco di contagi, non il primo. Non si possono avere centri commerciali aperti e scuole chiuse.

Inoltre, chiede di rigettare l’uso prolungato e indiscriminato della didattica a distanza come strumento di insegnamento in quanto inefficace, svilente per gli insegnanti, discriminatorio per gli studenti provenienti da famiglie fragili e lesivo nei confronti degli alunni con disabilità o difficoltà di apprendimento.

Ricorda, infine, che la tutela della salute della comunità non si esaurisce nella battaglia al Covid-19, ma deve necessariamente includere la difesa della salute psicofisica, oggi gravemente minacciata in bambini e adolescenti. 

(Foto d'Archivio Cuneocronaca)

VIDEO