FOSSANO
CUNEO CRONACA - Centrale come l’omonima piazza, fulcro della vita cittadina attorno al quale ruotano il mercato, le feste di paese, il chiacchiericcio quotidiano, la cappella di San Sebastiano da secoli osserva la sua Cervere come una custode silenziosa, sotto gli occhi di tutti ma così semplice e sobria che spesso passa inosservata. Non si conosce la data di costruzione di questa cappella campestre attorno alla quale il paese si è poi sviluppato. Le prime tracce scritte della sua presenza in Cervere risalgono alla metà del ‘600 ed è dedicata a San Sebastiano, affrescato sopra la porta di ingresso probabilmente nel 1771.
Negli anni è stata oggetto di manutenzioni saltuarie che non sono state sufficienti a scongiurarne il decadimento. La Fondazione, su richiesta della Parrocchia, ha quindi deciso di intervenire con un progetto di risanamento e restauro conservativo. Dopo una lunga fase di saggi e ricerche, nel 2023 sono stati effettuati i lavori, che hanno riguardato tutti gli elementi esterni compresi gli affreschi, il campanile e le coperture, per una spesa complessiva di oltre 37.000 euro. All’interno è ancora oggi conservata una pala d’altare risalente alla seconda metà del XVII secolo e attribuita al pittore fiammingo Carlo Francesco Muijssens, che raffigura Maria con il Bambin Gesù fra San Sebastiano e San Giovenale, sullo sfondo la città di Fossano. Ogni anno la cappella si trasforma, nel mese di dicembre, nella capanna della Natività per ospitare il presepe cittadino. Il restauro valorizza un piccolo edificio che, come le tante cappelle sparse sul nostro territorio, testimonia la fede radicata e popolare della vita semplice e contadina da cui traiamo le nostre origini.
Dichiara il parroco Don Davide Pastore: “La cappellina di San Sebastiano era un tempo il limite meridionale del centro abitato di Cervere, quando il paese era circoscritto al solo attuale centro storico. Prima che si riempisse, in parte, la riva scoscesa e molto incassata che porta alla valle della Stura di Demonte, era posizionata al punto di arrivo di un sentiero che, proprio nella valle, saliva per guadagnare la piana dove si adagia il capoluogo del comune di Cervere. Vicino c’era anche una fonte, ora interrata. La cappella è ora in posizione centrale rispetto al paese; delimita infatti una delle parti nuove sviluppatasi nella parte più storica. Per chi giunge dalla statale e dal semaforo viene verso il centro del paese, la noterà affacciarsi alla propria destra, e guardare all’ampia ed omonima piazza prospiciente. Il progetto di restauro degli esterni ha voluto essere un significativo elemento di cura del paesaggio per chi frequenta il paese, un suggestivo biglietto da visita tramite la guida curata dall’Associazione dei volontari per l’arte della provincia di Cuneo. La cappella è anche utilizzata per le celebrazioni in occasione della festa del santo e nel mese di maggio. Si ringrazia vivamente la Fondazione CRF per aver supportato economicamente tutto il restauro degli esterni. Ora non rimane che mettere mano alla parte interna, anch’essa bisognosa di intervento”.
“Sono lavori importanti: una chiesa, una cappella, un monumento sono costruzioni che trasudano storia, luoghi e simboli del nostro passato, delle nostre tradizioni e delle nostre affezioni e quindi simboli che devono rimanere belli colorati e spendenti nelle nostre vite” dichiara il sindaco di Cervere Corrado Marchisio. “Ringrazio il nostro parroco don Davide Pastore per l’impegno giornaliero che mette a disposizione per la sua comunità, lo ringrazio per questo impegno che si va a concludere e per tutti gli interventi che insieme vogliamo raggiungere. Ringrazio per la sensibilità, per la lungimiranza e per gli aiuti concreti che la Fondazione CRF, rappresentata dal dott. Mondino, da sempre riserva alla comunità cerverese”.