MONTAGNA
CUNEO CRONACA - "Il Piano europeo noto come Next Generation Eu è quello deputato a disegnare il futuro della società europea post pandemia e sul quale servirebbe un attento ascolto dei territori coinvolti, a partire dalle regioni e dai comuni, i veri attori in prima fila nell’ascoltare i bisogni dei cittadini laddove spesso la politica romana non arriva.
Sfortunatamente, nella bozza del Recovery Plan italiano, sembrerebbero esserci pochi argomenti di interesse ed a favore della provincia di Cuneo. Come è possibile, infatti, non aver previsto nel piano di rilancio una sezione speciale per i luoghi montani, in una provincia come la nostra essenziali per il mantenimento del territorio e per lo sviluppo ambientale e turistico?
Il territorio cuneese ha una varietà eccezionale di ambienti naturali i quali avrebbero bisogno più che mai dei fondi del Recovery Plan per poter progredire nel loro ruolo di custodi della storia naturalistica; ma allora perché negli investimenti verdi non vengono citati i parchi naturali e le aree protette?
Per quale motivo, nonostante il nostro territorio sia cerniera tra due mondi, le Alpi ed il Mediterraneo, non sembra esserci neanche un euro per le infrastrutture ferroviarie, quando sia la linea Torino-Fossano-Savona che la Cuneo-Ventimiglia-Nizza avrebbero quelle caratteristiche rispondenti a mobilità sostenibile e carattere transregionale che ne farebbero investimenti ideali per i criteri comunitari?
Come mai nel Recovery Plan non è presente una sola riga sul ruolo dell’artigianato e delle micro imprese, fondamentali motori economici per la nostra provincia fatta, sì di alcune grandi realtà, ma anche di decine di migliaia di micro imprese artigiane le quali sono tra le aziende più colpite dagli effetti derivanti dalla pandemia di Covid-19?
La mancanza di questi elementi nel piano di resilienza italiano mostra ancora una volta la distanza tra le idee del governo centrale e le esigenze dei territori più periferici del paese e, a farne le spese, ancora una volta, sono i luoghi più lontani come la provincia di Cuneo, che invece, proprio per la sua natura transfrontaliera, dovrebbe essere messa molto più al centro delle attenzioni del governo centrale nella programmazione del Next Generation EU italiano".
Lorenzo Pallavicini, Cuneo