ADRIANO TOSELLI - I tempi che ci erano stati annunciati sembravano più lunghi, ma già ieri (giovedì 11 aprile) un nuovo albero ha sostituito, nel pomeriggio, il carpino bianco estirpato una settimana fa in piazza dell’Olmo a Boves, in provincia di Cuneo. Non ci vorremmo sbilanciare, ma a occhio, anche sentendo i presenti, dovrebbe essere proprio un faggio (ignoriamo se rosso, verde o di altro colore, ce lo diranno le foglie che spunteranno nei prossimi giorni e che già premono dentro le gemme), come anticipavano voci smentite.

Si tratta di una pianta robusta, alta già cinque o sei metri, e snella con la tipica silhouette di tali alberi. È stato interrato nell'aiuola con la sua zolla. E un omaggio della Cassa Rurale di Boves per festeggiare i suoi 130 anni. Ora si attendono gli annunciati gelsi in piazza Italia, omaggio al passato di diffusa bachicoltura locale. Sull’albero torneranno le battute dei bovesani degli anni scorsi, quando tanti proponevano di ribattezzare lo spazio «piazza del Carpino» (dimenticando la memoria ancora viva dell’albero vissuto sei secoli, sino al 1938). Ora si vorrà una «piazza del Faggio»...

Già nel mercato scorso, di fronte all'aiuola vuota, vari residenti si divertivano: «Visto che siamo città di pace, perché non metterci un ulivo?», «A me come pianta piace la quercia...», «Sono piante troppo politicizzate negli ultimi anni... Per rappresentare Boves e la sua solidità ci andrebbe una sequoia...», «E perché non un baobab, che può simboleggiare anche la voglia di ospitare, di aprirsi all’esterno?», «Io ci metterei un eucalipto, col suo bel tronco bianco, uno dei “calipti” di cui parla Pennacchi raccontando le bonifiche delle Paludi Pontine...».

Adriano Toselli

(Foto di Ettore Ramero)